Exodus: Dei e Re, abbiamo visto 40 minuti in anteprima dal kolossal di Ridley Scott

Ecco il nostro resoconto dopo la presentazione di 40 minuti in anteprima di Exodus: Dei e Re

Redattore per badtaste.


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Si è tenuta poche ore fa, a Roma, una presentazione in anteprima assoluta (a cui BadTaste ha avuto il piacere di partecipare) di Exodus: Dei e Re, il kolossal biblico di Ridley Scott in arrivo il 15 gennaio in Italia grazie alla 20th Century Fox.

Le clip, tratte da diversi punti del film, sono state precedute da un'introduzione di Ridley Scott in persona che ci ha tenuto a sottolineare la provvisorietà del missaggio audio e degli effetti visivi, nonostante le sequenze sullo schermo sembrassero tutt'altro che "grezze".

"Quello che vedrete è un assaggio del viaggio che racconterò nel film. Un viaggio fatto di trionfo e desiderio di libertà".

Come già abbiamo avuto modo di sottolineare nei nostri report dal set, la pellicola di Ridley Scott è un kolossal a tutti gli effetti e si vede: gran parte delle sequenze mostrate trasuda spettacolo e maestosità da tutti i pori.

Quello che più salta all'occhio è la cura che Scott ha per la composizione dell'inquadratura (grande merito va anche al DOP Dariusz Wolski). E' il caso, ad esempio, delle spettacolari sequenze ambientate sulla lunghissime spiagge di Fuerteventura durante l'Esodo. Grazie a degli splendidi matte [digital] painting (che ci ricordano un po' Le Crociate, anche se decisamente più curati), la carica di suggestione spicca alle stelle, e non si può fare a meno di sentirsi trascinati dalla violenza e dalla perturbanza dell'evento di cui siamo testimoni.

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Mosè appare invece una figura molto distante da quella canonica. Lo capiamo fin dall'inizio, quando lo vediamo combattere con violenza accanto al fratello contro gli Ittiti nella battaglia di Qadeš. Con la volontà forse di dipingere un eroe più moderno (la tendenza del marketing a sottolineare la componente guerresca la dice lunga), Ridley Scott dipinge Mosè come un guerriero mosso da un diverso tipo di furore, prima come soldato e poi come condottiero. Decisamente intrigante, poi, la volontà della produzione di calare la pellicola in una dimensione più storica, diametralmente opposta a quella proposta da Darren Aronofski in Noah.

Menzione speciale va fatta anche per i grossi set messi in evidenza da angolazioni intelligenti di ripresa assieme a ottime e più che credibili estensioni digitali. Se a questo aggiungiamo una componente drammatica di tutto rispetto (sostenuta da attori del calibro di Christian Bale, Sigourney Weaver e Ben Kingsley), allora si può dire che, a giudicare dal materiale visionato, il kolossal di Ridley Scott ha tutte le carte in regole per lasciare il segno.

A seguire vi proponiamo una descrizione del footage mostrato scena dopo scena. Ometteremo qualche particolare di proposito per preservare l'effetto sorpresa di alcune sequenze.

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Nella prima clip assistiamo a un esempio di Aruspicina da parte di una sarcedotessa interpretata da Indira Warma (Ellaria nel Trono di Spade). Come vedremo nelle clip successive si tratta di un personaggio secondario ma dotato di grande carisma e un pizzico di ironia (che nel film non troverà troppo spazio). Scrutando le interiora degli animali, la sarcedotessa appare confusa: "Il futuro non mi è chiaro". Mosè si prende gioco di lei, non crede nei profeti. A un tratto la tensione cresce. "C'è dell'altro" dice lei, e poi profetizza che la battaglia imminente deciderà le sorti dell'Egitto in quanto ci sarà un leader che primeggerà su tutti uscendo inerme dal conflitto.

Mosè continua a deriderla, ma Ramses non troppo. Segue un momento in cui il faraone Seti (John Turturro) chiede a Ramses e Mosè di proteggersi a vicenda perchè sono fratelli. Scambia infatti le loro spade affinchè simbolicamente l'uno vegli sull'altro. Si dirigono poi sulle loro bighe e marciano con fierezza davanti al popolo. La colonna sonora qui si fa roboante con toni epici e cori molto suggestivi.

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Entriamo poi nel vivo del conflitto con Mosè e Ramses pronti a sferrare l'attacco (abbiamo visto un momento di tensione già nella prima clip). I nemici sono gli Ittiti, ma Ridley Scott ci mostra anche l'altra faccia della medaglia offrendoci anche il loro punto di vista: donne e bambini che vivono nell'ignoranza di quanto sta per accadere.

L'attacco ha inizio e qui c'è più nuova che vecchia Hollywood (a differenza di come si nota nel resto nel film). Mosè sferra colpi a destra e a manca, è violentissimo. Ramses appare in seria difficoltà quando la sua biga si scontra con quella di un nemico, e Mosè lo salva. Splendido il dettaglio degli occhi di Joel Edgerton mentre realizza che la profezia si riferiva a lui, mentre una freccia lo sfiora senza che questi se ne accorga.

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Nella seconda clip ci viene presentato il personaggio interpretato da Ben Kingsley (Nun), capo della comunità ebrea. Tra lui e Mosè nasce un dibattito sulle divinità. "Noi stiamo ancora aspettando" dice Nun. "Tu credi?" ribatte Mosè. "E' quello che ci dice Dio" risponde lui. "Il tuo Dio ha torto".

In un altro momento, Mosè fa visita alla comunità perchè Nun vuole rivelargi un segreto. "Sei nato da una schiava". Nun passa a raccontargli la sua vera storia, la profezia che spinse il faraone a uccidere i primo geniti e il modo in cui lui arrivò a corte egizia (grazie alla figlia del faraone Bithiah e alla di lui sorella Miriam). "Sei un israelita". In cuor suo Mosè sa che è così, ma non è pronto ad accettarlo. "E' la verità" gli dice Nun. "La verità non è mai stata una bella storia" ribatte Mosè. "E voi ebrei non siete bravi a raccontarle".

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Nella scena successiva, Ramses parla a Mosè di alcune voci che avrebbe sentito sul suo conto. Mosè nega che a corte ci sia sua sorella, e il faraone la fa chiamare. Invita Miriam, interpretata da Tara Fitzgerald, a sedersi. "Sei la sorella di Mosè?" chiede lui. "No" risponde lei impassibile. "Sei ebrea?", "no" ribatte lei. Ramses la invita a mettere una mano sul tavolo. "Ora proverò a chiedertelo di nuovo". Il suo tono si fa più minaccioso e mette mano alla spada. "Sei sua sorella? Sei ebrea?". Lei continua a negare, Ramses prende un respiro, con lo sguardo che comincia a caricarsi di furore, alza la spada, pronto a tagliarle la mano, ma Mosè interviene per bloccare il fendente. "Sì!" gli dice. "E' COSI'". In scena c'è anche Sigourney Weaver, che interpreta Tuya, oltre Hiam Abbass che interpreta Bithiah. Dopo la rivelazione, Mosè, sua sorella e Bithia vengono banditi.

Nella terza clip scopriamo che Mosè ha viaggiato per tutto il deserto e in diverse tribù. La scena che ci viene mostrata è quella del suo matrimonio con Maria Valverde. Segue un momento intimo tra i due come già visto in una clip.

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Nella sesta clip, Mosè sa già che sull'Egitto si abbatteranno 10 piaghe. Ridley Scott ci dice che assisteremo solamente a quattro delle piaghe (nel materiale mostratoci) e che gli effetti visivi sono ancora da rifinire (e nonostante ciò, decisamente impressionanti per fotorealismo).

Mosè decide di andare a parlamentare con Ramses per chiedergli di liberare il popolo dalla schiavitù. Il condottiero ebreo appare molto pacato nei modi, ma è interessante notare come alcune parole del fratello lo conducano a scatti d'ira.

"Mi è stato detto che l'Egitto non se la sta passando bene". Ramses nega: "Non siamo mai stati meglio". Mosè gli fa notare che le sommosse sono soltanto l'inizio di un cataclisma che si abbatterà sull'Egitto. Gli propone di liberare gli egiziani ebrei per porre fine alla sfortuna. "Ma quelli non sono egiziani" ribatte Ramses. "Sono schiavi, sono come animali". A questo punto Mosè gli grida contro di non chiamarli animali. Poi si calma e gli dice una frase di grande effetto. "Sono venuto qui aspettandomi un semplice sì, non mi starai facendo intendere che me andrò con un semplice no?". Nonostante la sua autorità, Ramses avverte la sferzata della minaccia: "Mi serve soltanto tempo". La sequenza si conclude con Ramses che chiede a Mosè: "Chi ti dice queste cose? Con chi parli?" e Mosè: "Dio".

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Come anticipato da Scott, seguono alcune delle piaghe d'Egitto. L'impatto visivo degli eventi soprannaturali è ulteriormente rinvigorito dal suggestivo raccordo tra le diverse calamità. L'acqua si tinge di sangue, e dal sangue emergono le rane; le rane poi uccise vengono rosicchiate dalle mosche; le mosche inghiottite dalle nuvole di cavallette; gli uomini attaccati dagli insetti.

Mosè va da Ramses non per negoziare ma solo per avvisarlo che "è in arrivo qualcosa su cui non ho controllo che metterà a repentaglio la sopravvivenza dell'Egitto". Il faraone si volta, è scosso dalle piaghe e non vuole più ascoltarlo. "Non osare voltarmi le spalle" gli dice Mosè colmo d'ira. E poi se ne va dandogli un ultimo consiglio: "Pensa a tuo figlio. Proteggilo". Ramses è accecato dall'odio: "E' una minaccia? E' una minaccia?". Mosè esce di scena voltandogli le spalle.

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Nella sequenza finale mostrataci la dose di spettacolo raggiunge, almeno per il momento, il suo picco. Siamo nella spiaggia di Fuerteventura, con Mosè e il popolo di Israele in esodo, dopo l'apertura delle acque del Mar Rosso. Ramses e il suo esercito (alcuni su bighe, altri a cavallo) si sono messi sulle loro tracce e per raggiungerli devono attraversare un passo roccioso molto pericoloso.

Mosè li vede arrivare e dice al popolo di correre per la salvezza, mentre lui e una delegazione di uomini a cavallo si ergono per fronteggiare e frenare l'avanzata dei nemici.

Gli uomini cadono dalle rocce uno dopo l'altro, fin quando una grossa porzione di parete non cede provocando la morte di molti di loro. Ramses guarda la scene esterrefatto, ma oramai è deciso: vuole vendetta. "Procedete" ordina ai suoi uomini.

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BadTaste.it visita il set di Exodus: Dei e Re in esclusiva italiana.

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Exodus: Dei e Re sarà nei cinema statunitensi il 12 dicembre 2014. In Italia arriverà il 15 gennaio. Nel cast: Christian Bale, Ben Kingsley, Joel Edgeron, Sigourney Weaver e Aaron Paul.

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