Eternals: quali i miti antichi hanno dato il nome ai personaggi?

I personaggi di Eternals fanno riferimento a Dei e miti antichi. Dall'ovvio Gilgamesh a Phastos\Efesto. Ma chi sono Druig, Kingo e Ajak?

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Per i neofiti in Eternals (LEGGI LA RECENSIONE) c’è molto da processare. Una cosmogonia Marvel lunga migliaia di anni, dieci nuovi personaggi a cui affezionarsi, una branco di Devianti (assai meno caratterizzati e memorabili) a cui si aggiungono i Celestiali. Non è semplice orientarsi e quando inizia il film ci sentiamo un po’ come i ricercatori accompagnati da Ikaris nel fumetto di Jack Kirby. Siamo a bocca aperta a reagire alla quantità di informazioni che ci viene data.

La grandissima intuizione narrativa delle prime storie, poi ampliata da Neil Gaiman, fu di non basare gli Eterni sui miti antichi come accaduto per Thor ad esempio. Bensì di giustificare l’esistenza delle antiche religioni politeiste proprio per via del passaggio di questi esseri alieni sulla terra. Il rapporto è invertito quindi: Eternals non è basato su miti esistenti, o meglio, finge che siano stati proprio i suoi personaggi a ispirarli.

La bravura di Jack Kirby fu proprio quella di fare un gigantesco crossover di culture, mescolando tutto insieme per sperimentare con il tratto grafico il concetto stesso di “contaminazione”. Demoni, diavoli, dei, grandi ciminiere creatrici di mondi (il design “industriale” di Arishem) e piccoli uomini riempiono le tavole del “Re”. Ma quali sono dunque le influenze della mitologia antica che hanno guidato la sua penna? Scopriamolo di seguito.

Eternals Ikaris

Ikaris - Icaro

Il riferimento è molto chiaro anche nel film, dove viene esplicitato in un dialogo. Ikaris è stato raccontato dagli antichi che l’hanno incrociato come Icaro, colui che osò troppo e rimase scottato. Il finale di Eternals riprende proprio il mito. Il personaggio trova la fine dirigendosi verso il sole. La sua fede incrollabile in Arishem è simboleggiata dal desiderio di raggiungere la stella che dà vita. Due aspetti del concetto di Dio a cui il suo combattuto personaggio tende costantemente, arrivando alla follia. O comunque a una credenza così forte da annebbiare i sentimenti e la razionalità. 

Sersi - Circe

Sersi è plasmata a partire dal nome di Circe. Colei che trasformò i compagni di Ulisse in porci. Dane Whitman vuole invece diventare una giraffa e continua a chiederglielo. I punti in comune con il mito si limitano ai poteri di trasformazione della realtà. Per il resto i due personaggi viaggiano su binari opposti. Nei fumetti Sersi incontrò Ulisse, Attila e Merlino (si fa un riferimento nel film). Si tranquillizzò nell’era moderna dove visse da civile fino all’arrivo dei Celestiali. 

Thena - Atena

Pallade Atena, la Dea greca della sapienza, delle arti e della guerra resta nell’interpretazione di Angelina Jolie. Atena è nata ad Olimpia (come crede anche l’Eterna) e nel mondo romano è chiamata Minerva. In Eternals soffre del Mahd Wy’ry, una condizione di perdita della memoria e confusione originatasi dall’accumulo di ricordi lungo il corso dei secoli. La sua malattia, cruciale per il colpo di scena principale, è anche un simbolo della guerra. Il conflitto è costretto a convivere con i suoi ricordi, ma anche con la follia che essi generano. Nei fumetti è la figlia di Zuras, lo zio di Thanos. È lui il primo Eterno ad avere creato una Uni-Mente. Il suo nome, non a caso, richiama quello di Zeus (che l’ha generata dalla sua mente nel mito). 

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Makkari - Mercurio

Con una contrazione nel nome, Makkari è chiaramente basata su Mercurio, Dio protettore dei viaggi e messaggero degli Dei. Oltre che custode della comunicazione e, per esteso, anche dell’inganno. In Eternals il personaggio non possiede voce, ma comunica con i gesti. Non è un caso: la sua “disabilità” non è mai un limite, ma un tratto distintivo e un dato di fatto che non limita mai la comunicazione. Anzi, è sempre precisa, non ci sono mai interferenze nel messaggio chi vuole dire. Pensa velocemente e si muove ancora più rapida. E se tutto intorno a lei fosse così lento da non poter ascoltare la sua voce?

Ajak - Aiace - Quetzalcoatl

Nei fumetti Ajak è un uomo, in Eternals ha le sembianze di Salma Hayek ed è la leader del gruppo. Il suo personaggio è basato sull’umanissimo Aiace Telamonio. Alto, robusto, forte, è secondo solo al cugino Achille. Nell’Iliade si scontra con Ettore in un duello all’ultimo sangue che finisce però in pareggio. È un eroe tragico, muore suicida dopo un’incantesimo di Atena che l’ha portato alla follia. Nei fumetti il personaggio passa del tempo con gli Inca, che gli danno il nome di Tecumotzin. Il Dio di riferimento esteticamente sembra però essere il serpente piumato Quetzalcoatl della cultura azteca. Non è un caso quindi se un’importante scena si svolge proprio a Tenochtitlan, capitale dell’impero Azteco. 

Phastos - Efesto

Dio del fuoco nella mitologia greca è strettamente legato all’ingegno e alla creazione. Così anche il personaggio interpretato da Brian Tyree Henry. Efesto ha forgiato lo scudo e le armi di Achille oltre alla maggior parte degli strumenti di cui si servono le divinità. Anche nel film Phastos si vanta di aver creato la Domo, l’astronave degli Eterni in cui hanno passato gran parte della loro esistenza. Non a caso il nome richiama il termine latino per “casa”

Gilgamesh - Gilgamesh

Protagonista dell’Epopea di Gilgameš, il primo poema epico della storia dell’umanità è una divinità sumerica. Un re dispotico di Uruk che si dedica alla sfrenata lussuria. Parte alla ricerca dell’immortalità fino ad arrivare ai confini del mondo. La trova e la perde a causa delle macchinazioni di un serpente. Si convince che la vita eterna appartenga solamente agli Dei. Forse non è un caso che sia proprio lui a trovare la morte in Eternals. È inoltre associato all’idea di forza, che tiene a bada Atena, la guerra. Un equilibrio necessario per la conservazione della pace.

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Kingo - Kingu

Kingo, il personaggio interpretato da Kumail Nanjiani, potrebbe essere lontanamente ispirato a Kingu, personaggio della mitologia babilonese che guidò una rivolta e venne giustiziato. Dal suo sangue, mischiato con l’argilla, viene creato l’uomo. La somiglianza è solo nel nome. 

Sprite - Folletto

Il più complesso e ricco di riferimenti. “La fatina Trilli” è un’analogia che gli viene fatta nel film. Ma questa è solo una delle tante immagini richiamate dal personaggio. Incarna infatti il tropo dell’elfo e della creatura magica. Deriva dal folklore europeo degli spiritelli e dei folletti e si trova declinato in varie tradizioni mantenendo sempre lo spirito giocoso e un po’ insolente. In Eternals il personaggio è legato alla fantasia e alla luce, proprio come nella tradizione dei racconti intorno al fuoco.

Kro - Crono

Il deviante Kro prende il nome da Crono. È una divinità pre olimpica, figlio di Urano e Gea. Nel film vediamo lo stretto rapporto quasi simbiotico che ha nei confronti dei suoi figli. Il mito di Crono racconta di un oracolo che aveva predetto che uno dei suoi figli l’avrebbe spodestato. Allora il Dio decise di ingoiarli appena nati. In Eternals il processo è al contrario: Kro non mangia i suoi figli, ma li nutre di poteri. Nell’immaginario di Jack Kirby Kro si è trasformato assumendo le sembianze di diavolo per spaventare i terrestri e incutere timore prima dell’arrivo dei Celestiali. 

Barry Keoghan Eternals

Druig - Druidi

È in grado di manipolare le menti, meno propenso all’azione e più alla pianificazione, Druig non sembra avere riferimenti diretti. Il suo nome suggerisce la vicinanza con i druidi: figure sacerdotali sviluppatesi tra i Celti della Gallia. Amministravano piccole tribù e trasmettevano i saperi. Nei testi latini queste figure venivano identificate con i filosofi pitagorici credenti nella metempsicosi, ovvero una sorta di reincarnazione in cui l’anima trasmigra in un altro corpo, sia umano che animale. Nell’origine del nome vi è la radice che indica la saggezza e il sapere. Nei fumetti Druig proviene dalle regioni slave da cui non sembra aver tratto alcuna influenza nelle credenze religiose. 

Arishem - Hashem

Il Celestiale giudice suona molto simile ad Hashem (“il nome”). È il termine ebraico usato per evitare di nominare Dio invano. Ha quindi il significato di creatore. Secondo un'altra interpretazione il termine assume la sfumatura di “io sono”, come la parola pronunciata da Dio di fronte a Mosè quando gli chiese il nome. 

Tiamut - Tiamat

Il celestiale che vediamo parzialmente nel terzo atto prende il suo nome dalla divinità femminile babilonese Tiamat. Il suo nome significa “mare”, di cui ne condivide la natura. Da dove emerge Tiamut? Esatto, dall’oceano, coerentemente con la sua natura.

In Eternals Chloé Zhao ha lavorato per riproporre il proposito che ha guidato Kirby nell’ideazione della storia, ovvero di unire la tradizione con una rilettura moderna e “pop” delle tradizioni antiche. La cura con cui ha costruito gli archi dei personaggi per rispettare la loro natura leggendaria dimostra indubbiamente una grande studio nelle fonti. La cosmogonia Marvel è fatta da molte altre nascite di universi narrativi e religiosi che si sono sviluppati nel corso della storia umana. Il cinema e i fumetti riscoprono il loro ruolo di poemi epici e saghe contemporanee. Un sapore antico, nei racconti più all’avanguardia.

Fonte: Nerdist

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