Esiste un trailer di Freaks Out: ecco la descrizione completa!

Durante la presentazione alla stampa del listino 01 è stato mostrato un primo trailer di Freaks Out di Gabriele Mainetti

Critico e giornalista cinematografico


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È stato mostrato durante la presentazione alla stampa del listino 01 un primissimo trailer di Freaks Out di Gabriele Mainetti, preceduto da un video dello stesso Mainetti che si dice contento del fatto che il film uscirà al cinema e verrà visto al cinema. Il trailer contiene ancora effetti speciali provvisori, quindi non sarà esattamente quello definitivo né può essere ancora realmente diffuso, ma appare a tutti gli effetti come la "penultima bozza" di un trailer definitivo ed è bello lungo (più di due minuti). Vedendolo è possibile capire look, qualità delle immagini e anche un po’ di trama e di riferimenti.

Da che era prevista un’uscita autunnale, il film sarà invece in sala il 16 dicembre.

Di seguito vi descriviamo cosa si vede nel trailer e cosa si capisce.

Inizialmente i personaggi principali sono introdotti nella loro professione uno a uno: come sappiamo lavorano nel circo, li vediamo durante le loro performance sulla pista con il pubblico.

Come sappiamo però il film è ambientato durante la seconda guerra mondiale a Roma, quindi c'è anche la guerra, filmata benissimo, da vero cinema di guerra. Questo contrasto fa il suo effetto e un po’ ricorda l’inizio di La ballata dell'odio e dell'amore di Alex de la Iglesia.

Lungo il trailer ci sono moltissime immagini di Roma distrutta, palazzi a metà, macerie ovunque, i personaggi che girano con un carrozzone o dormono intorno a falò improvvisati. Insomma scappano anche se hanno il problema che per loro non c'è vita vera fuori dal circo perché sono freak.

Nel trailer non c’è, ma sappiamo dalla sinossi che la loro guida (sempre Giorgio Tirabassi) a un certo punto scompare e loro rimangono da soli a vagare per la Roma occupata.

Freaks Out - © Antonello e Montesi

E per l’appunto vediamo subito dopo Roma che è comandata dai nazisti. Li vediamo nelle strade, li vediamo che organizzano i flussi di persone, transennano passaggi e fanno cose da nazisti (tipo sparare in testa alla povera gente davanti a tutti).

Capiamo inoltre che il personaggio di Pietro Castellitto è il più leggero e, come già capitava in Lo Chiamavano Jeeg Robot, la maniera in cui l’ironia è inserita nell’azione sembra molto centrata e forte.

Fino a questo punto del trailer, il ritmo è molto quieto, sembra una storia di esuli e mira a illustrare lo scenario più che altro. Quando però viene introdotto il fatto che la più giovane dei freak ha un “potere” vero e proprio (a questo punto si può intuire li abbiano tutti). C'è un bel mistero intorno a questa storia del potere, appositamente è vago e funziona.

Il trailer qui cambia passo e comincia a correre, con molta azione e molti nazisti a fianco, ovviamente alla resistenza, ci sono i partigiani nei boschi come in Il Labirinto del Fauno, e poi sparatorie. I freak, non è difficile immaginarlo a questo punto, possono essere l'ago della bilancia a seconda di come si schierino.

Andando avanti tutto l'apparato slitta dallo storico al fumettistico in maniera impeccabile, cioè diventa più esagerato, espressionista e caricato. Che è bene.

Freaks Out - © Antonello e Montesi

A questo punto il trailer è ormai nel vivo con un montaggio d’azione serratissimo: esplosioni, vento, assalti ai treni, luci fortissime che seguono strani fenomeni, tutto il repertorio classico fatto come si deve. Come detto all’inizio, gli effetti speciali non sono definitivi ma a una prima occhiata non si direbbe, o quantomeno non si notano parti che appaiano evidentemente “provvisorie”. Visto il genere del film questa è la notizia migliore: non c’è nemmeno un'immagine che sia meno che “appropriata” alle grandi ambizioni e all’hype che si è creato nel tempo.

Come si conviene ai trailer seri, dopo il montaggio d’azione c’è una scena con una battuta d’umorismo (inutile riassumerla, non farebbe mai ridere se scritta), compare il titolo su schermo nero, e poi un’altra scena di chiusa, una che sembra far capire (come del resto già sapevamo) che la storia dei freak è proprio incastrata in quella della vera storia dell'occupazione nazista di Roma. Che, di nuovo, non è niente male e richiama (alla lontana) quel meccanismo da Del Toro di inserire una storia fantastica dentro la Storia reale.

Freaks Out è scritto dallo stesso Mainetti e da Nicola Guaglianone. Michele Braga e lo stesso Mainetti hanno firmato le musiche.

Il cast comprende Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto e Giancarlo Martini nella parte dei 4 protagonisti e Max Mazzotta, Giorgio Tirabassi e Franz Rogowski come co-protagonisti. Nel cast anche Francesca Anna Bellucci, Michelangelo Dalisi, Eric Godon, Emilio De Marchi, Anna Tenta, Astrid Meloni, Olivier Bony.

Il film è co-prodotto da Goon Films, Lucky Red con Rai Cinema e la belga Gapfinders.

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