Dove eravamo rimasti con gli show dell'Arrowverse: Supergirl e The Flash
Supergirl e The Flash tornano a breve dopo la lunga pausa estiva, ricapitoliamo gli eventi degli episodi finali delle stagioni delle due serie
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Spoiler Alert
SUPERGIRLIl finale di stagione di Supergirl riprendeva esattamente da dove si era interrotto il penultimo episodio, con una scioccata Supergirl/Kara Danvers (Melissa Benoist) costretta a difendersi dall'attacco di suo cugino Clark Kent/Superman (Tyler Hoechlin) dopo che la combattiva madre di Mon-El (Chris Wood), Rhea (Teri Hatcher) le confessava di essersi servita della kryptonite d’argento per piegarne la volontà, facendogli così credere di stare affrontando il suo più acerrimo nemico, cioè il generale Zod interpretato, nelle apparizioni allucinatorie di Superman, da Mark Gibbon. L'epico scontro tra i due, come era prevedibile - dopotutto ci troviamo nella serie Supergirl - si conclude con la vittoria di Kara, una conclusione che ha fatto storcere il naso a non pochi fan dell'uomo d'acciaio, convinti che un faccia a faccia tra i due dovesse concludersi con la vittoria di Kal-El e soprattutto infastiditi da come gli autori, in tutto il corso dell'episodio, abbiano continuato a far ribadire a Clark come la cugina fosse la vera "la campionessa della Terra" e lo avesse sconfitto quando era al massimo della sua forza dimostrando una superiorità fisica indiscutibile. Al di là delle reazioni, lo scontro tra i due personaggi non è in realtà nemmeno il vero punto focale dell'episodio che si sposta invece sulla relazione amorosa tra la protagonista e Mon-El. Per cercare di fermare l’avanzata dei Daxamiti, infatti, Supergirl decide di sfruttare a suo vantaggio un’antica tradizione del loro pianeta e sfidare la regina a duello, nel caso di vittoria Rhea sarebbe infatti costretta ad arrendersi e lasciare la Terra. Nonostante Kara, reduce dallo scontro vittorioso con il cugino, sia certa di poter battere la sua contendente, Lena e Lillian Luthor le garantiscono un piano alternativo in caso di sconfitta. Qualora Supergirl non riuscisse ad avere la meglio su Rhea, potrà usare gli effetti di uno strumento ideato originariamente da Lex, e appositamente modificato dalle donne della famiglia Luthor, per eliminare i Daxamiti attraverso il rilascio nell'atmosfera di piombo, sostanza dagli effetti per loro mortali. L'uso di questo strumento, tuttavia, costringerebbe anche l'innocente Mon-El ad essere bandito, suo malgrado, dalla Terra, costringendolo a lasciare il pianeta con i suoi simili e soprattutto la donna che ama.
Il duello tra le due contendenti prenderà tuttavia una brutta piega quando Rhea, infrangendo le sue stesse leggi e rischiando di essere sconfitta, a scontro non ancora concluso, ordinerà alle astronavi che stazionano sopra Nationl City di attaccarne gli abitanti per poter così distrarre Supergirl e sconfiggerla. Trovandosi con le spalle al muro Kara non avrà altra scelta che usare il congegno dei Luthor, condannando se stessa a separarsi dall'uomo che ama. Con Mon-El sul punto di cedere al piombo rilasciato nell'atmosfera, i due giovani si diranno addio confessandosi il reciproco amore poco prima che il principe dei daxamiti abbia salva la vita salendo sulla propria astronave e lasciando la Terra. poco dopo aver lasciato l'atmosfera terrestre, tuttavia, la sua nave spaziale viene misteriosamente dirottata e risucchiata in una sorta di buco nero. L'episodio si conclude infine con un flashback in cui vediamo che ci riporta ai momenti precedenti la distruzione di Krypton e grazie al quale apprendiamo che oltre a Kal-El e Kara anche un altro bambino è stato salvato dalla distruzione del pianeta e inviato sulla Terra, una creatura che, sia in senso figurato che letterale, dimostrerà di apprezzare il sapore del sangue.
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La terza stagione di Supergirl debutterà negli Stati Uniti lunedì 9 ottobre su The CW.
Il finale di stagione di The Flash, dal titolo Finish Line, è stato caratterizzato dalla corsa contro il tempo per salvare la vita di Iris West (Candice Patton) minacciata da Savitar (Grant Gustin). La critiche che sono state rivolte all'episodio riguardavano per lo più proprio la tensione emotiva creata dal pericolo corso dalla fidanzata di Barry Allen (Grant Gustin) per quasi tutto il corso della stagione. Chiunque conosca i meccanismi di uno show televisivo sa che, al di là di qualche rara eccezione, come per esempio Game of Thrones, ci sono alcuni personaggi che, per quanto possano essere minacciati, difficilmente verranno eliminati, l’idea che Iris potesse quindi effettivamente morire, per quanto affascinante, ha sempre avuto una relativa presa sul pubblico, perché in pochi credevano davvero che la protagonista femminile della serie potesse essere sacrificata sull'altare del Dio della Velocità. Dopo il finale del penultimo episodio della serie, inoltre, in molti avevano intuito che proprio il macchiettistico personaggio di H.R. (Thomas Cavanagh) sarebbe stato colui che avrebbe salvato la situazione, sostituendosi ad Iris e salvandole la vita, contribuendo quindi a diminuire ulteriormente le aspettative in vista del finale. Risolta la questione Iris il paradosso che ha contribuito a creare Savitar è stato cancellato, cosa che avrebbe teoricamente dovuto automaticamente eliminare l'antagonista di Barry seduta stante, ciò nonostante gli autori giustificano la cosa asserendo che per la sua dipartita sarebbero occorse alcune ore, tempo che - ovviamente - la versione cattiva di Barry usa per rapire Cisco. Sotto la minaccia di uccidere Caitlin, alias Killer Frost (Danielle Panabaker), Savitar obbliga Cisco a trasformare la stessa arma che aveva costruito per eliminarlo in un congegno atto a disperderlo nel tempo, rendendolo così immortale. Invece di approfittare della confusione del suo nemico per il fallimento del proprio piano, Barry - convinto di condividere gli stessi ricordi e gli stessi sentimenti con questa parte perduta di se stesso - grazie all'intervento di Iris, organizza un incontro con Savitar agli S.T.A.R. Lab attirandolo con la promessa di trovare assieme una soluzione per impedirne la morte. Il faccia a faccia tra i due personaggi, interpretati sempre da Gustin, diventa quindi la punta di diamante dell'episodio, nonché pericolosa arma a doppio taglio. Il dialogo tra i due risulta infatti così intenso e ben strutturato da far rimpiangere di non avervi potuto assistere prima. Se l'identità di Savitar fosse stata rivelata meno tardivamente (un mistero che ha comunque tenuto banco per tutta la seconda stagione), gli autori avrebbero avuto probabilmente più spazio per giocare con la duplicità di questo personaggio, la difficoltà del protagonista di dover affrontare un nemico che altri non era se non la personificazione della parte più oscura di se stesso, la devastante solitudine di Savitar ed il senso di colpa di Barry per averlo creato con il Flashpoint.
Durante l'incontro Savitar finge di accettare la proposta di Barry, ma in realtà si prepara a sferrare il suo attacco finale ignaro del fatto che anche Cisco ha preso i sui provvedimenti, il ragazzo infatti ha sì modificato il bazooka, ma lo ha fatto in modo tale da trasformarlo in un congegno atto a liberare Jay Garrick (John Wesley Shipp) dalla Forza della Velcità per potervi rispedire lo stesso Savitar. Nella battaglia finale ad avere la peggio sarà proprio l'autoproclamatosi Dio della velocità che morirà a causa di una pallottola sparata da Iris un attimo prima di dissolversi per sempre.
Quando tutto sembra ormai risolto, una tempesta causata dalla Forza della Velocità, privata del suo velocista a darle equilibrio, si abbatte su Central City mettendo a repentaglio la vita di tutti. Barry comprende così che è arrivato il momento di pagare il debito per i danni causati con il Flashpoint e di sacrificarsi per salvare le persone che ama, anche se questo significa perderle, proprio come aveva temuto per tutto il corso della stagione ed entra così nella Forza della Velocità dopo un ultimo struggente saluto ad Iris. La scelta di Barry, così come gli spoiler in nostro possesso per la quarta stagione, assumono in un certo senso il sapore, se non proprio di un’ammissione di colpa da parte degli autori, quanto meno di una sostanziale virata narrativa. Tutti i guai creati dal Flashpoint avevano infatti trasformato il protagonista della serie in un personaggio molto diverso da quello ottimista e positivo degli esordi, era quindi giunto il tempo di ristabilire lo status quo, d’altra parte – nell’Arrowverse – c’è posto per un solo eroe schivo ed ombroso e quel ruolo spetta ormai di diritto ad Oliver Queen.
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https://www.youtube.com/watch?v=lCEoQQXZGZI
La quarta stagione di The Flash debutterà negli Stati Uniti martedì 10 ottobre su The CW