E3 2021, ultima chiamata per la next-gen | Speciale
Aspettative, speranze, timori dell'ormai prossimo E3 2021, evento topico dell'industria videoludica con tanto da dimostrare
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Ora che l'E3 2021 è alle porte, pur nella sua (odiata da molti, ma necessaria) forma only digital, è assolutamente lecito farsi cogliere da una smodata impazienza. Del resto, da videogiocatori, oltre che da esseri umani, abbiamo sopportato e patito un 2020 avaro di gioie, per usare un eufemismo, un'avarizia di good vibes che ha finito per coinvolgere anche il nostro passatempo preferito, ovviamente. Non solo le nuove uscite sono state poche e martoriate da prevedibili ritardi e imprevisti dell'ultimo secondo; persino la gioia per il debutto della next-gen è stata smorzata dalla difficoltà di approvvigionamento di nuove console e da un rodaggio piuttosto lungo, interrotto solo recentemente dalla pubblicazione, su PlayStation 5, di Returnal e Ratchet & Clank: Rift Apart.
Sony, senza alcun dubbio, è il competitor che ha più da perdere, campione della scorsa generazione di console, vagamente in affanno negli ultimi mesi a causa di una politica non proprio cristallina nei confronti del proprio pubblico. Di God of War: Ragnarok anche su PlayStation 4 ne abbiamo parlato qualche giorno fa, ma si tratta solo dell'ultimo inciampo in ordine di tempo. Non che il colosso nipponico abbia troppo di cui preoccuparsi, forte degli oltre 8 milioni di PlayStation 5 già piazzate, nonostante le poche scorte finora distribuite, e di una line-up che si arricchirà, presto o tardi, di sicure killer application (Horizon Forbidden West, solo per citarne una).
Chi ha molto da dimostrare, invece, è sicuramente Microsoft, finalmente nella condizione di stupire i tanti che gli stanno dando fiducia, sull'onda dell'entusiasmo che si è creato attorno a Xbox Game Pass, attualmente, diciamocelo, l'unico buon motivo per accedere Xbox Series X e S.
Dopo una campagna acquisti di tutto rispetto, culminata nella rocambolesca e insospettabile annessione di Bethesda, oltre ai (pochi) giochi già annunciati, tra cui spiccano Senua's Saga: Hellblade II e il nuovo Fable, è arrivato il momento di vedere cosa bolla nella pentola dei tanti studi che si raggruppano sotto l'ala degli Xbox Game Studios.
Sarà la volta di un nuovo The Elder Scrolls? Ci saranno notizie sul ritorno di Gears of War, del vero Gears of War, magari? Di certo vedremo all'opera Halo Infinite, reduce da un pesante restyling dopo la figuraccia rimediata qualche mese addietro.
Infine abbiamo Nintendo che potrebbe riservare fuochi d'artificio in questo E3 2021 per i tanti fan che hanno dovuto patire un 2020 particolarmente privo di uscite di rilievo. Con un Metroid Prime 4 ancora avvolto nel mistero, un Bayonetta 3sparito dai radar ormai da tempo immemore e la promessa di un The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2 in tempi ragionevoli, tutti gli indizi portano solo ed esclusivamente al vociferatissimo b>Nintendo Switch Pro. La sorpresa, in questo caso, sarebbe attutita dai numerosi rumor che si sono rincorsi negli ultimi giorni, ma dovesse materializzarsi sul serio, questa console più potente, di sicuro non ce ne lamenteremmo, apprezzando, semmai, l'accortezza della Grande N di preoccuparsi, ogni tanto, di restare al passo con i tempi anche sul fronte grafico (perché su quello prettamente ludico, è bene specificarlo, vive costantemente nel futuro).
Per quanto riguarda gli altri grandi publisher, infine, le attese sono in ogni caso piuttosto alte, visto che hanno avuto ormai diverso tempo per prendere dimestichezza con la next-gen. Square Enix speriamo mostri qualcos'altro del già attesissimo Forspoken e che magari si decida a raccontarci come sarà il prossimo Final Fantasy. Ubisoft, che ha già ben pensato di esonerare il Principe di Persia dall'evento, potrebbe giocarsi le sue carte con qualche progetto ancora avvolto nel mistero, anche se la nostra personalissima speranza ha il nome e cognome di Beyond Good & Evil 2, progetto che tuttavia temiamo non vedrà mai la luce dopo l'abbandono dell'industria di Michel Ancel, che immaginiamo su un'isola tropicale a sorseggiare un drink. Electronic Arts, dal canto suo, ha già iniziato a sparare le sue cartucce con un Battlefield 2042 che sembra molto promettente.
L'E3 2021, insomma, ha molto da dimostrare e molto da perdere. Dovrà essere per forza di cose un evento spettacolare e ricco di sorprese. C'è un anno intero da recuperare e noi videogiocatori abbiamo un gran bisogno di iniziare a esaltarci per questa next-gen.