E3 2021, Microsoft finalmente c’è | Speciale

Dopo tanti eventi deludenti, finalmente Microsoft ha illuminato il palco dell’E3 2021 con uno show convincente e ricco di sorprese

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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A dirla tutta, l’E3 2021 lo avevamo cerchiato di rosso già tempo addietro, quando Microsoft iniziò la sua (spietata) campagna acquisti, culminata con l’annessione di Bethesda, impronosticabile movimento di mercato che ha certamente messo in discussione innumerevoli equilibri all’interno dell’industria videoludica.

Che fosse in atto un cambio di passo, del resto, lo si era intuito e visto già da un paio d’anni, con la presentazione di Xbox One X e il lento, ma inesorabile, consolidarsi di Xbox Game Pass, nuova, e forse unica, “console” che va progressivamente materializzandosi non solo nelle mani dei possessori effettivi di una piattaforma Microsoft, ma anche tra quelle degli utenti PC e, chissà, un domani di quanti altri.

Se l’E3 2021 potrà mai avere un vincitore, Nintendo permettendo beninteso, non potrà infatti che essere il servizio della casa di Redmond, ancor prima che di Microsoft stessa, a modo suo deficitaria e visibilmente in difficoltà proprio dove sembrava non potesse (più) sbagliare, ovvero in quell’Halo Infinite che ha nuovamente deluso le attese, stritolato tra un multiplayer sì gratuito, ma molto poco a fuoco in questo primo trailer cacofonico, e l’ennesima anticipazione sul single player che batte sempre sullo stesso tasto, ovvero il pur intrigante rapporto tra Master Chief e la scomparsa Cortana.

Paradossale, insomma, che il publisher americano abbia tanto sbalordito senza un Halo all’altezza della situazione, in assenza di Gears of War, privo di Fable, orfano di Perfect Dark, potendo contare unicamente ed esclusivamente su un pur stupefacente Forza Mortorsport, se consideriamo le IP storiche che, nelle scorse generazioni di console, hanno tanto contribuito a fare la fortuna del marchio Xbox.

La vera dimostrazione di forza, insomma, è stata proprio questa: convincere, senza fare affidamento ai soliti noti, ma anzi, puntando su prodotti per lo più freschi, inaspettati, originali.

Parliamo, per esempio, dell’affascinante Replaced, un perfetto mix tra Blade Runner e Cyberpunk 2077, del coloratissimo e folle Psychonauts 2, ma anche di S.T.A.L.K.E.R. 2 che sembra già ciò che Metro Exodus è stato solo nei suoi momenti più ispirati; del bizzarro Atomic Heart, un mix tra Bioshock e un trip causato da funghi allucinogeni; di Back 4 Blood, che ci auguriamo possa essere il successo in formato multiplayer che Turtle Rock insegue dai tempi dello sfortunato Evolve.

Anche Bethesda, dal canto suo, non si è fatta ingolosire, tentando inelegantemente di ammaliare la folla sfoggiando improbabili teaser trailer di The Elder Scrolls VI o Fallout V. Tutt’altro. Ha puntato fortissimo su Starfield, pur non mostrandone praticamente nulla, e su una IP nuova made in Arkane, quel Redfall che chissà perché ci ha ricordato la primissima, e dimenticata, forma di Fortnite, quando era ancora solo un tower defense.

Starfield Bethesda

L’aplomb con cui Microsoft ha approcciato l’evento è tanto più evidente considerando il suo modo di comunicare, finalmente al passo con i tempi, con cui ha dato vita ad una conferenza dell’E3 2021 priva di momenti morti, ben ritmata, persino spassosa. Del resto, quando hai una tale potenza di fuoco, puoi addirittura permetterti un po’ di auto-ironia sotto forma di mini frigo dalle fattezze di Xbox Series X, finalmente oggetto del desiderio presto acquistabile da tutti, dopo aver ammirato le versioni “ad altezza naturale”, sfoggiate un anno addietro da star del calibro di Snoop Dogg per gentile concessione della stessa casa di Redmond.

L’E3 2021, insomma, ha sicuramente espresso un verdetto chiaro e lampante: Microsoft c’è e ci sarà.

Al di là dei giochi, Xbox Game Pass è la vera console-non-console del domani. Il suo catalogo non solo è sempre più sterminato, ma si arricchirà presto o tardi di quasi tutti i giochi mostrati nella conferenza andata in scena domenica 13 giugno.

Ora come non mai Sony, che pur continua a dominare i dati vendita in ambito console, deve guardarsi le spalle. Dopo un lungo letargo Microsoft è tornata, più agguerrita che mai.

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