E3 2019, per FIFA 20 la sVolta arriva dal passato
Electronic Arts ha alzato il sipario su FIFA 20, puntando forte sul calcio da strada: le nostre prime impressioni
Alla fine di The Journey, in FIFA 19, un primo approccio c'era già stato: Alex Hunter si ritrovava a Venice Beach a sfidare sua sorella in una partita tre contro tre, con non solo porte da calcetto, ma anche dei canestri da basket all'interno dei quali provare a infilare la palla, una sfida per niente facile. Un antipasto di quello che sarà FIFA 20, che durante EA PLAY 2019 ha mostrato Volta. Campetti improvvisati e cortili di città, quasi come accaduto in NBA2K19 con la modalità Quartiere, che aveva mire molto più alte, però, nello sviluppo anche solo dell'avatar. Non sappiamo ancora se ci saranno risvolti di questo tipo, ma per adesso abbiamo avuto modo di notare come le intenzioni di Electronic Arts siano davvero quelle di tornare al passato, al calcio di una volta, al quale il nonno di Alex Hunter diverse volte anelava.
Sarà possibile impersonare un avatar maschile o femminile, interamente personalizzabile, così da poter essere effettivamente parte del gioco. Ogni arena dà l'impressione di avere determinate caratteristiche, così da creare una varietà che il simulatore sportivo ha sempre inseguito, proponendo numerosi diversi stadi reali che però nella sostanza non hanno mai effettivamente influito sull'esperienza ludica: stavolta potremo scegliere se giocare in un campo senza ostacoli o se invece lanciarci in una sfida che possa fare affidamento sulla presenza dei muri, utili per far rimbalzare la palla e dare vita a numerosi trick per superare l'avversario.
[caption id="attachment_196392" align="aligncenter" width="1400"] Gli elementi atrchitettonici dei campetti potranno influire sulle partite[/caption]
Per quanto riguarda il resto, stando a quanto raccontato e mostrato a Los Angeles, FIFA 20 promette una nuova fisica della palla, ma è presto per lanciarsi in analisi approfondite e valutazioni sul cambiamento dal precedente capitolo al prossimo, che arriverà il 27 settembre prossimo, a un mese dall'inizio del campionato italiano. La grande novità è sicuramente rappresentata dalla meccanica dei tiri piazzati, vera croce dell'ultima edizione, che ha praticamente spinto i giocatori a sfruttare schemi pre-impostati a discapito di una conclusione forte o precisa nel sette avversario. Ci sarà da regolare la direzione del tiro, proprio per sfruttare quella fisica della palla che si prepara a ricevere un miglioramento significativo. Per ora parliamo solo di teoria e la pratica non ci viene ancora incontro, ma tra non molto avremo modo di tastare con mano le migliorie che EA Sports ha sbandierato durante EA Play, tra le quali anche la promessa di aver depotenziato il time finishing, un altro dei peggiori difetti del capitolo scorso.
È indubbio, infine, che ci si aspetta migliorìe nella grafica, soprattutto nella resa dei volti, così come nel gameplay : l'intelligenza artificiale dei giocatori è migliorata in maniera visibile da FIFA18 a FIFA 19, soprattutto di quella difesa che due anni fa aveva rappresentato uno dei crucci principali dei giocatori. Lo scorso anno, soprattutto in FUT, sfruttando le tattiche personalizzate e i movimenti suggeriti dalla IA, la situazione è migliorata, per questo ci aspettiamo un passo in avanti anche in FIFA 20. Così come ce lo aspettiamo nei contrasti dinamici, perché se da un lato la fisica della sfera è andata migliorando ora sarebbe il caso che lo facesse anche la fisicità degli scontri sul campo.