E3 2018, Resident Evil 2: un remake che potrebbe accontentare tutti
Il gameplay del quarto capitolo della serie, un restyling grafico all’altezza delle aspettative: Capcom potrebbe rendere felici tutti i fan di Resident Evil 2.
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Capcom, con una sola mossa, accontenta la quasi totalità dei fan, accogliendo le loro richieste, senza dimenticare il concept, le basi ludiche, il feeling che seppe trasmettere l’avventura di Leon e Claire pubblicata vent’anni fa sulla prima PlayStation.
[caption id="attachment_186439" align="aligncenter" width="1000"] Avere una mira precisa sarà fondamentale per risparmiare preziosi proiettili.[/caption]
La scelta dell’inquadratura, in questo senso, rappresenta e riassume perfettamente il concetto. Ingolositi dal successo di Resident Evil 7 biohazard, gli sviluppatori avrebbero potuto optare per la prima persona, inglobando così anche il piccolo mercato della realtà virtuale. Scelta certamente condivisibili per una miriade di motivi diversi, ma che avrebbe intaccato eccessivamente sul tipo di esperienza veicolato, così distante dall’originario. Allo stesso tempo, riproporre in pieno 2018 le inquadrature fisse avrebbe infiammato i nostalgici, ma avrebbe attenuato ed attutito il pathos e il grado di immersione garantito invece da una telecamera in terza persona, posta direttamente alle spalle dei protagonisti.
Sempre grazie alla demo, scopriamo che questo remake si discosterà sensibilmente da Resident Evil 4, ricongiungendosi invece al settimo capitolo e alla vecchia tradizione della saga, per quanto concerne le meccaniche sottese al combattimento. Laddove nel tentativo di trarre in salvo la figlia del presidente potevamo contare su numerose bocche di fuoco, saziate a dovere da piombo a volontà, in questo caso le ambizioni survival saranno preponderanti, costringendo il videogiocatore alla fuga proprio per una cronica carenza di proiettili che influenzerà pesantemente l’approccio all’avventura.
Come vent’anni fa, saremo costretti a dribblare gli zombie, piuttosto che ad affrontarli a viso aperto, accumulando e conservando munizioni in vista degli scontri imprescindibili, vuoi perché messi con le spalle al muro, vuoi perché qualche boss fight, primo o poi, ci toccherà per forza.
In tutto questo non bisogna naturalmente dimenticare i puzzle ambientali, pronti a rendere la nostra fuga verso la salvezza ancora più complessa e complicata, oltre al nuovo motore grafico che dona un sapore ed un aspetto completamente inedito alle ambientazioni che abbiamo già visitato ed esplorato tempo addietro.
Mandati in pensione i fondali prerenderizzati, la stazione di polizia si mostra interamente in 3D, ricca come non mai di dettagli che raccontano e mostrano gli orrori che stanno sconvolgendo Raccon City e che cambieranno per sempre le vite di Leon e Claire.
[caption id="attachment_186440" align="aligncenter" width="1000"] Ogni volta che cadrete tra le braccia di uno zombie, sarete passivi spettatori del ferimento del prode Leon. Preparatevi a consumare chili di piantine verdi.[/caption]
Nonostante qualche texture lievemente sgranata qui e lì, i modelli poligonali sono ben realizzati e ottimamente animati, mentre gli effetti luce in tempo reale proiettano inquietanti ombre un po’ ovunque. Buone, ma non eccelse, le espressioni facciali dei personaggi, apprezzabili nelle cut-scene mostrate nella demo.
Resident Evil 2 si appresta a tornare in una forma a dir poco smagliante. Quanto mostrato in questo E3 promette di fare la felicità della totalità dei fan della saga di Capcom, risultato ottenibile a patto che anche il resto del gameplay si dimostri quella commistione tra passato e presente, intravisto nella demo, che ha saputo assicurarsi le simpatie di tutti. Le premesse per uno strabiliante remake sembrano esserci tutte. Non ci resta che sperare e aspettare.