[E3 2014] Anteprima - Batman: Arkham Knight

Abbiamo visto Batman: Arkham Knight all'E3 di Los Angeles

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Jonathan Crane, meglio noto come lo Spaventapasseri, e Batman, il Cavaliere Oscuro, hanno una cosa in comune: si nutrono di paura. Crane gode nel vedere gli altri terrorizzarsi, a causa delle tossine che è in grado di produrre e che puntualmente punta a rilasciare su Gotham; il Crociato Incappucciato ha fatto della paura instillata nei suoi nemici il suo punto di vantaggio: perché Batman non è solo un eroe, ma è la personificazione dell'inquietudine per i malvagi.

Nel rapporto tra i due esponenti del bene e del male s'inserisce, in Batman: Arkham Knight, un nuovo personaggio, proprio quello dal quale prende il suo sottotitolo il gioco. Una fabbrica di composti chimici è il luogo perfetto dal quale lo Spaventapasseri può recuperare ciò che gli serve per confezionare una bomba in grado di diffondere la sua terrorizzante tossina su tutta la costa est degli Stati Uniti, ed è in questo contesto che si svolge la demo che abbiamo avuto modo di vedere all'E3 2014, realizzata su PlayStation 4.

"Se il rinvio può servire davvero a migliorare quanto di buono si è già visto, allora c'è da dormire sereni"

Ci teniamo ad indicare subito la piattaforma per un motivo: Batman: Arkham Knight sembra essere bellissimo dal punto di vista estetico, ricchissimo di dettagli, strabiliante nella sua alternanza tra luci ed ombre, possente nella mole poligonale e preciso nel disegno delle texture. Ma soprattutto ci ha fatto impressione l'intrico delle ambientazioni, sfruttabile sia controllando direttamente il Cavaliere Oscuro, sia mettendolo alla guida, o al controllo, della Batmobile. Per la prima volta in un gioco della serie Arkham è infatti possibile utilizzare l'iconico mezzo, che non è, almeno stando a quanto visto, accessorio, ma costituisce una parte fondamentale del gameplay del nuovo titolo. L'auto può essere utilizzata per superare ostacoli, aprire nuove strade o, più semplicemente, combattere, visto che può passare in un attimo ad una modalità da battaglia che la rende molto simile ad un carro armato.

E così, nei larghi spazi antecedenti le strutture della fabbrica, ha luogo un esplosivo combattimento, nel quale i mezzi concentrati nel luogo dallo Spaventapasseri e dall'Arkham Knight vengono fatti saltare per aria dalla potenza di fuoco della Batmobile. Non che Batman, fuori dal suo mezzo, sia impotente. Tutt'altro. Rocksteady sembra avere ulteriormente affinato il già fluidissimo sistema di combattimento dei titoli precedenti, donandogli ulteriore dinamismo. E' possibile rispondere ad ogni attacco, da ogni angolazione ed in ogni situazione, il che significa che è stato fatto un lavoro enorme in ambito di gameplay così come di animazione, perché mai si ha l'impressione di un movimento o di un attacco innaturale o fuori posto. E' il dannato Batman, per recuperare una citazione da All-Star Batman & Robin, mai così in forma forse, mai così forte della sua identità, perché ben inserito in un'ambientazione, quella di Gotham City, che dovrebbe essere esporabile su una nuova dimensione, facendo affidamento su un level design complesso.

Certamente non si è vista stravolgere la formula di gioco che ha caratterizzato i titoli precedenti, ma non per questo Batman: Arkham Knight dovrà per forza soffrire di una mancanza di attrattiva. Si è visto poco per esprimere un giudizio netto in tal senso, ma se è vero che la sensazione principale è quella di una massima raffinatura degli elementi di gioco dei titoli precedenti, probabilmente sviluppata da Rocksteady mentre Warner Bros. Entertainment Interactive affidava al suo studio di Montreal l'interlocutorio Batman: Arkham Origins, la è altrettanto l'attenzione particolare che il titolo sembra star ricevendo, e che non può non lasciare fiduciosi riguardo il suo futuro.

Certo, avremmo preferito vederlo ad ottobre, come inizialmente previsto, e non nel 2015, ma se il rinvio può servire davvero a migliorare quanto di buono si è già visto, allora c'è da dormire sereni, aspettando l'arrivo di un gioco che promette di essere, in ogni suo aspetto, spettacolare.

Un ulteriore commento nel nostro videoblog:

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