[E3 2013] Provato - Mario Kart 8

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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A Los Angeles la storica serie Nintendo torna a sfrecciare, su Wii U

Se c'è una serie il cui arrivo è praticamente scontato su ogni console che Nintendo rilascia, questa è Mario Kart. Un fatto, questo, che alla saga ha riservato negli anni fiumi di critiche, per la sua incapacità di cambiare, per la presunta uguaglianza tra tutti i suoi titoli, per la presunta tendenza da parte della casa di Kyoto a mungere i suoi brand fino allo sfinimento. Bene, nessuna di queste critiche è fondata, perché negli anni Mario Kart s'è sempre rinnovato, ogni episodio ha avuto delle proprie dinamiche e delle proprie particolarità, ed anche nei titoli non particolarmente riusciti, come per esempio quello 3DS, si è sempre tenuto un livello qualitativo mediamente alto. Ragion per cui eravamo molto curiosi di provare Mario Kart 8, dopo averne visto il trailer, e possiamo ora dire che davvero ne siamo rimasti impressionati.

La prima impressione che abbiamo avuto, pad alla mano, nel momento in cui abbiamo schiacciato sull'acceleratore e dato il via alla festa corsaiola con protagonisti tutti i soliti personaggi del Regno dei Funghi, è stata quella di una maggiore pesantezza dei mezzi, di una fisica più accentuata, niente affatto simulativa, ma comunque migliore del tradizionale e forse eccessivo slittamento dei veicoli in alcuni precedenti episodi. Torna la possibilità di utilizzare i sensori di movimento del pad per guidare il mezzo, che pare più precisa rispetto all'analoga su Wii, per il resto l'impianto di gioco è rimasto totalmente fedele alla tradizione: la sua chiave è, come sempre, la derapata, che consente di prendere in velocità anche le curve più strette e restituisce un sostanzioso boost alla loro uscita. Nel mezzo, il solito repertorio di oggetti più o meno letali, raccoglibili dalle casse col punto interrogativo (delle quali la pista è disseminata), che compongono l'altra parte sostanziosa della struttura di gioco, quella più folle e divertente, e nella quale non abbiamo notato l'introduzione di nuovi espedienti, ma non è detto che questi non vengano aggiunti più in là.

Un primo assaggio delle piste del gioco ci ha trasmesso impressioni molto positive riguardo la loro potenziale qualità e varietà. I tracciati appaiono abbastanza ampi, proprio come avveniva in Mario Kart su Wii, ma non per questo banali. Si fanno anzi notare subito due elementi interessanti. Il primo è la presenza di vari percorsi alternativi alla linea più evidente del circuito, utilizzabili anche grazie al ritorno, da Mario Kart 7, delle propaggini alari, con le quali planare e raggiungere quindi punti distanti e situati in alto; il secondo, quella che sarà forse la novità più rilevante del titolo tutto, e che promette di stravolgere il disegno dei tracciati più complessi, è la possibilità, in particolari aree, di guidare anche sulle pareti, nell'esaltazione di un verticalismo che sembra essere la chiave di volta della costruzione ludica.

Il feeling restituito da Mario Kart 8 è sempre lo stesso, e questo non è affatto un male. Il titolo pare divertire, con le sue nuove trovate, e con la sua solita dose di sorpassi in curva, boost da prendere a tutta birra ed oggetti lanciati come se non ci fosse un domani, in un caos che ovviamente sarà sublime nella modalità multigiocatore, che purtroppo non abbiamo potuto provare in quel di Los Angeles. Ma il nuovo episodio piace anche per una cosmetica davvero notevole, con un utilizzo intenso degli effetti di luce e delle ombre che dona morbidezza ai modelli poligonali, dettagliati quanto basta. Ovviamente, il gioco procede spedito sui 60 fps fissi, per un'esperienza fluida e veloce, ovvero quanto di meglio un fan di Mario Kart potrebbe desiderare. Non vediamo davvero l'ora di provare con mano l'esperienza, perché, tra la vasta schiera dei titoli mostrati da Nintendo, l'ottavo episodio della serie corsistica è assolutamente quello che c'ha convinto di più, senza riserva alcuna.

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