[E3 2013] Provato - DuckTales Remastered

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Un grandissimo classico torna sulle nostre console...

L'opportunità di provare con mano la bontà di DuckTales Remastered, finora solo sperata, vista la bellezza del titolo originale, ce la dà Capcom, all'interno del suo stand sullo showfloor, ben riparati dal trambusto e dalle file delle postazioni esterne. E, in pochissimo tempo, non possiamo fare a meno di confermare la nostra fiducia al titolo di WayForward, team di sviluppo capacissimo, che sembra aver azzeccato anche questo colpo. Non è solo il fattore nostaglia a farci piacere DuckTakes Remastered, dovuto al fatto di aver provato il gioco originale o dai ricordi soavi della stupenda serie animata; è la bontà di un gameplay molto basilare, ma estremamente divertente, classico ma comunque fresco.La demo portata a Los Angeles da Capcom contiene due livelli di gioco, ovvero la Transilvania e l'Amazzonia, due esempi perfetti della struttura del titolo. Non ci troviamo di fronte ad un platform nel quale è necessario andare dal punto A al punto B per completare i livelli, ma a costruzioni più complesse, nelle quali è necessario trovare ora l'uno, ora l'altro artefatto, in maniera da sbloccare la strada verso il boss di fine livello; una complessità ricavata nel livello in Transilvania dalle molte stanze e trabocchetti del castello nel quale Zio Paperone e compagnia si ritrovano, in quello in Amazzonia dall'alternanza tra giungla e rovine. Ogni singola area di ogni livello va esplorata, per andare avanti, il che rende l'esperienza di gioco più profonda rispetto a quella del platform tradizionale. Non ci troviamo di fronte alla complessità delle aree di un Metroid o di un recente Castlevania, bensì di fronte a qualcosa di dimensioni più ridotte, ma che comunque valorizza la componente esplorativa.  Dal punto di vista strettamente platform, incentrato quindi sul salto, DuckTales Remastered c'ha fatto sbattere il muso contro la difficoltà originale del gioco, affatto mitigata nella sua riedizione. Il titolo WayForward è difficile: scordatevi una scorta infinita di vite e livelli che scorrono senza problemi, perché si muore, e spesso, per quanto mai si arrivi alla frustrazione assoluta. Piuttosto, si rimane inizialmente spiazzati, e poi ci si compiace, per un grado di sfida che non fa abbandonare il titolo, ma spinge a dare il proprio meglio, ed allora ci si perfeziona, anche in pochissimo tempo, assumendo familiarità con i livelli ed alzando la propria soglia d'attenzione. Occhio a non rilassarsi troppo però, la morte è dietro l'angolo.La maestria dei ragazzi di WayForward nel realizzare titoli in 2D è cosa nota, e proprio per questo ci sarebbe tanto piaciuto un titolo completamente bidimensionale, e non nel 2,5D che in realtà il gioco propone, ovvero con personaggi disegnati ed ambientazioni tridimensionali. Nonostante ciò, ci troviamo di fronte a un titolo bello da vedere, non eccezionale, ma che comunque ha tanto carattere dal punto di vista della direzione artistica. DuckTales Remastered sembra quindi essere perfettamente in regola per soddisfare nuovi e vecchi giocatori, e non ci rimane molto per verificarlo, visto che uscirà nel corso dell'estate.
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