[E3 2013] Provato - Battlefield 4

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La sfida a Call of Duty continua sulla next gen

Sin dalla partita online a 64 giocatori mostrata dal vivo durante la conferenza Electronic Arts, Battlefield 4 si è imposto come uno dei protagonisti dell'E3 2013. Lavorando sulla rivoluzione introdotta con il precedente capitolo, gli sviluppatori svedesi DICE sono pronti ancora una volta a lanciare il guanto della sfida ad Activision e a Call of Duty: Ghosts. Sebbene le vendite di Battlefield 3 si siano rivelate buone ma sotto le aspettative di Electronic Arts, è evidente come il publisher non abbia rinunciato a imporre il suo brand di punta come leader degli sparatutto militari con enfasi sull'online. I capisaldi della produzione rimangono quelli del predecessore, ossia una particolare attenzione a mappe di grandi dimensioni e scontri a base di distruttibilità e veicoli. Presso lo stand EA dell'E3 2013 ci è stato possibile provare per circa venti minuti la medesima mappa mostrata durante la conferenza, una classica modalità a punti di controllo che si svolge in due quartieri di una città separata da un fiume. 

Bastano pochi minuti di prova per rendersi conto di come il Frostbite 3, motore proprietario di DICE, sia stato aggiornato rispetto all'ultima versione per supportare una distruttibilità molto più diffusa rispetto a quanto visto nel precedente capitolo. Quasi tutti gli elementi dello scenario sono ora passibili di crollo in seguito al fuoco intenso delle armi automatiche o all'impatto con i veicoli, dando vita a scontri spettacolari a vedersi e strategicamente interessanti. Il punto più alto raggiunto in questo senso è il crollo di un grattacielo il cui attico costituisce anche uno dei punti di controllo più delicati e importanti dell'intero match. Per quanto il crollo della struttura sia parzialmente scriptato, essa avviene solo dopo aver minato o colpito con fuoco d'artiglieria le fondamenta, con un effetto assolutamente spettacolare in caso di esito positivo dell'attacco.

A parte queste novità tecniche, la formula di gioco competitivo online è rimasta perlopiù invariata. Dal punto di vista strategico si fa notare ancora una volta l'assenza del medico, sostituito dal normale Assault, ma non è detto che le classi da noi provate siano quelle definitive, e l'aggiunta della modalità Commander. Quest'ultima, accessibile anche da tablet grazie a un'apposita app che verrà rilasciata sulle principali piattaforme mobile in contemporanea con l'uscita del gioco, permette a un giocatore di rivestire un ruolo puramente strategico durante la partita. Già vista in alcuni precedenti capitoli di Battlefield, a partire dal 2, questa permetterà a un giocatore di seguire il match grazie a una visuale strategica dall'alto, fornendo utili informazioni alla squadra riguardo la posizione dei nemici, sistemando i veicoli nei punti più utili per i compagni, e, soprattutto, occasionalmente intervenendo nei combattimenti grazie al fuoco aereo. Se è vero che nelle sue precedenti versioni questa modalità non si è mai rivelata più di tanto apprezzata a causa di un bilanciamento poco accurato, il director Patrich Bach e il suo team sono al lavoro per renderla non solo interessante, ma anche utile alla squadra, fattori che potremo valutare solo in seguito a una prova diretta.
Per quanto riguarda il discorso streaming e eSport, dal quale finora Battlefield si è sempre tenuto lontano, dei passi in tal senso sono stati fatti grazie alla modalità Spettatore, che permetterà a chiunque di assistere ai match grazie alla telecamera in prima persona o ad altre alternative.
Per molti giocatori console, Battlefield 3 è stato una grossa delusione, a causa dei numeri ridotti in multiplayer e della grafica decisamente meno sorprendente rispetto a quella sfoggiata dalla versione PC. Grazie alle buone disponibilità hardware di Xbox One e Playstation 4 invece, DICE ha già confermato che su next gen il gioco supporterà gli scontri a 64 giocatori, e girerà a 60 frame per secondo, colmando così quasi del tutto il gap con la versione Windows, la quale presenterà probabilmente solo qualche vantaggio in termini di filtri, a patto di avere l'hardware giusto per supportarli. In altre parole, la vera novità di Battlefield 4 è che il gioco, a differenza del suo predecessore, ha ottime chance di essere godibile e completo anche su console, e già questo potrebbe garantirgli vendite più interessanti, a patto naturalmente che le nuove console facciano buoni numeri al lancio. 

Purtroppo, la versione provabile durante l'E3 era quella PC, e ancora bisognosa di sistemazioni, in quanto ancora molto instabile. La speranza è che al prossimo Gamescom ci sarà finalmente possibile vedere in azione la versione console next gen. Quanto alla "sfida" con Call of Duty: Ghosts, a meno che quest'ultimo non presenti particolari stravolgimenti nel comparto multigiocatore (cosa molto improbabile), rimaniamo del parere che le due produzioni siano destinate ancora una volta a interessare due tipologie di pubblico sostanzialmente differenti. Da una parte, il colosso di Activision fornisce un intrattenimento più frenetico, immediato e adatto alle competizioni a livelli professionistici, mentre Battlefield continua a offrire scontri più basati sul lavoro di squadra, sui grandi numeri e sul far sembrare il "campo di battaglia" sempre più vivo e realistico.

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