[E3 2012] Anteprima - Metal Gear Rising: Revengeance

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Platinum Games e Hideo Kojima svelano la loro nuova creatura...

Hideo Kojima non ha pietà. Prima ci ha costretti a giocare nei panni - sfigatissimi - di Raiden in Metal Gear Solid 2, poi, quando il personaggio era diventato finalmente cool, ce l’ha mostrato solo in alcuni filmati di Sons of Liberty, infine, con Metal Gear Rising, sembrava che finalmente Kojima Production si fosse decisa a metterci nei panni del ninja.

 Poi il buio.  Per un paio d’anni, MGR sembrò completamente sparito dai radar. Assente alle fiere, nascosto nei press tour, quasi dimenticato anche dai più appassionati. Poi, durante gli ultimi VGA Award, il ritorno, anche se non nella forma che ci saremmo aspettati. Con una decisione inedita, infatti, Kojima ha deciso di “appaltare” lo sviluppo del gioco a Platinum Games, già Clover Studio, già Capcom PG4, in poche parole, ai creatori di Viewtiful Joe, Bayonetta e God Hand. Il nuovo progetto, intitolato Metal Gear Rising: Revengeance (un portmanteau per Revenge e Vengeance), sulle prime, ha spiazzato sia la critica che il pubblico. All’azione stealth tipica della serie, Revengeance sostituisce la frenesia degli action più impegnativi, dove l’arte delle combo la fa da padrone e il rumore delle lame si sostituisce alle pistole con il silenziatore.Ci aspettavamo molto da questa prima demo giocata di Revengeance e, almeno dal punto di vista del gameplay, Konami è stata abbastanza generosa, mostrando una sequenza cittadina che, seppur abbastanza breve, ha svelato buona parte dei punti di forza del combat system. Come tutti i fan della saga sapranno, infatti, Raiden altro non è che un ninja armato con una affilatissima (e ipertecnologica) katana, tuttavia, grazie agli innesti cibernetici presenti nel corpo sintetico di cui dispone, il nostro protagonista ha a disposizione anche armi meno convenzionali, come lanciamissili integrati e altre bocche da fuoco di varia forma e dimensione. Il nucleo centrale dell’impostazione di Platinum è, manco a dirlo, la katana, ovvero l’arma con cui affronteremo almeno il 90% del gioco; la lama di Raiden, però, non è un semplice pezzo d’acciaio affilato ma uno strumento ipertecnologico in grado di tagliare pressoché qualsiasi cosa, dal legno fino alle corazze iperblindate dei tank. Grazie a questa particolarità, e alle doti atletiche del nostro protagonista, ogni sessione di gioco si trasforma dunque in una mattanza d’acciaio, in cui ci divertiremo a ridurre anche i macchinari più complessi - e letali - in montagne di metallo accartocciato. Il primo paragone che viene in mente è quello con Goemon di Lupin III ma, naturalmente, nella cultura pop nipponica non mancano altre fonti d’ispirazione più o meno palesi. Durante i combattimenti potremo anche attivare una sorta di bullet time dove il centro dell’azione si sposterà da Raiden alla spada vera e propria, permettendoci di scegliere addirittura l’angolazione e la profondità del taglio.  Nel complesso Revengeance sembra un ottimo action, interamente costruito sulla scia di Bayonetta e Vanquish e dimostra ancora una volta l’assoluta abilità di Platinum Games nel genere che ha reso lo studio così famoso. Tuttavia, è possibile che i fan della saga di Solid Snake, soprattutto nelle prime battute, si trovino un tantino spaesati, finendo dentro a un mondo molto lontano da quello che ci si aspetterebbe da un gioco con Metal Gear scritto sulla confezione. Inoltre gli sviluppatori non hanno ancora fornito nessuna informazione sulla trama e su come questa si ricollegherà alle vicende della quadrilogia originale, l’unica cosa che sappiamo è che Revengeance si ambienterà dopo la fine di MGS 4 e che vedrà Raiden scontrarsi contro le PMC (le compagnie di mercenari) che già avevano rischiato di distruggere il mondo nel gioco precedente.Il nuovo progetto di Kojima, dunque, nonostante la demo e le rassicurazioni degli sviluppatori, rimane una bestia strana, sfuggente e difficile da definire, da una parte c’é l’indubbio fascino di una delle più grandi saghe della storia ludica, dall’altro ci sono scelte di design e concetto che potrebbero essere difficili da digerire. Di certo, Revengeance è una bella scommessa e non vediamo l’ora di poter mettere le mani su una build più avanzata del gioco, continuate a seguirci nei prossimi mesi per tutti i futuri aggiornamenti su Raiden, Snake e soci. 
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