E' morto Tullio Kezich

Il celebre critico, scrittore e sceneggiatore Tullio Kezich si è spento all'età di 80 anni dopo una lunga malattia...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Quando muore una personalità come Tullio Kezich, è impossibile non pensare che se ne sia andata una figura fondamentale del cinema italiano. Certo, è difficile dire che le sue opinioni siano simili alle mie o che il suo lavoro critico mi abbia ispirato in qualche modo.

Ma questo non toglie che la sua morte rappresenti, in un certo senso, una fine di un'epoca. Verrebbe da dire, il passaggio tra un decano dei vecchi media e la proliferazione dei tanti siti internettiani composti da giovani e giovanissimi.

Va detto che Tullio Kezich, a differenza di tanti altri suoi colleghi, non si limitava a scrivere degli articoli giudicando l'operato degli altri, ma non aveva paura di impegnarsi in prima persona nel mondo del cinema.

Storica, infatti, la sua collaborazione con Ermanno Olmi, per il quale aveva recitato nel lontano 1961 ne Il posto e con cui soprattutto nel 1988 aveva cosceneggiato La leggenda del santo bevitore, Leone d'oro a Venezia. Con Olmi fondò anche la società 22 dicembre, che ha dato vita a importanti pellicole, come L'età del ferro e Il terrorista, di cui fu produttore.

Il suo giornale, il Corriere della Sera, rivela come fosse malato da tempo, ma tuttavia chi scrive può dire che aveva una gran voglia di essere ancora presente e vedere film, considerando che fino a poco tempo fa frequentava ancora le proiezioni per la stampa.

I suoi giudizi probabilmente non concordavano molto con quelli della mia generazione. Fecero scalpore certe stroncature, come quella di Guerre stellari o dei primi film di Dario Argento (rivalutato poi stranamente negli ultimi tempi). Paradossalmente, in un panorama in cui molta critica online ha paura di emettere giudizi scomodi, è probabile che rimpiangeremo Kezich e le sue opinioni forti di un tempo. Almeno, facevano arrabbiare e non lasciavano indifferenti...

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