E’ lei l’attrice del futuro?
Molti giornalisti, quando devono parlare delle dive che domineranno il panorama cinematografico dei prossimi anni, citano nomi come Scarlett Johansson o Keira Knightley. Eppure, basterebbe fare un po’ di attenzione per capire che la prossima grande star di Hollywood è…
La svolta nella sua carriera avviene nel 2004, quando Mean Girls ottiene un successo clamoroso, con un incasso nei soli Stati Uniti cinque volte superiore al suo budget. E’, per intenderci, il film che lancia definitivamente nello stardom Lindsay Lohan. Ma è la McAdams, nel ruolo della perfida rivale della protagonista, a rubare continuamente la scena e a far capire subito chi è l’attrice più dotata tra le due.
Subito dopo è il momento de Le pagine della nostra vita, che normalmente rientrerebbe nella categoria ‘polpettone soporifero’, ma non con lei. Guarda caso, anche questo film, nonostante non avesse grandi aspettative, si rivela un campione d’incassi.
Nel 2005, l’esplosione totale. Prima partecipa a 2 single a nozze (Wedding Crashers), la commedia più divertente e di maggiore incasso dell’anno negli Stati Uniti (e ovviamente flop in Italia). Ovviamente, è impossibile sostenere che sia la protagonista, considerando che al centro della vicenda ci sono i due scapoloni Owen Wilson e Vince Vaughn. Ma, in un ruolo che poteva facilmente cadere nell’oblio, la McAdams riesce a trionfare comunque, grazie alla dolcezza e alla sensibilità che mette in mostra e che convincono il personaggio di Owen Wilson a mettere la testa a posto.
Subito dopo, eccola nel suo film peggiore, ma forse anche quello più convincente per quanto riguarda le sue doti di attrice in grado di conquistare il pubblico: Red Eye. La storia fa acqua da tutte le parti, ma la sua trasformazione in donna d’azione e pronta a tutto pur di salvare i suoi cari è efficacissima, tanto da valere quasi 60 milioni di dollari al botteghino americano (insomma, un miracolo).
Così come è molto convincente la sua partecipazione a La neve nel cuore, in cui, anche se in un ruolo minore, mostrava un lato arrabbiato e cinico molto interessante.
In questi anni, l’unica cosa che le si può rimproverare è di aver rinunciato all’ultimo momento a comparire (senza veli) sulla copertina di Vanity Fair, assieme alla Johansson e alla Knightley. Ma considerando che il risultato è stato abbastanza volgare e pacchiano, sembrerebbe che abbia visto giusto anche lì.