Perché penso che
Leonardo DiCaprio possa vincere l’Oscar? A mio avviso, è il film e il momento giusto.
The Departed è stato apprezzatissimo e ha un cast fantastico, senza dubbio il migliore tra quelli dei film in lizza.
DiCaprio può quindi contare su una performance solidissima (agevolata, ma non certo tanto, da un ruolo scritto benissimo) e sul fatto che i giurati attori (che formano quasi il 25% dell’Academy) adoreranno il film (viste le interpretazioni notevoli presenti). Per non parlare del fatto che
DiCaprio ha un altro film importante in uscita,
Blood Diamond, che contribuirà ancor di più a farlo ricordare ai giurati.
Non sono invece così convinto delle possibilità di Will Smith, che molti danno attualmente come favorito. A vedere il trailer, temo che The Pursuit of Happiness sia un polpettone sdolcinato, che magari otterrà un buon risultato economico, ma che risulterà un po’ troppo indigesto anche per chi (l’Academy) non ha troppi problemi di melassa.
Un altro favorito è
Peter O’Toole (in
Venus), che potrebbe ripetere l’impresa di
Paul Newman, ossia vincere l’Oscar per un’interpretazione l’anno dopo aver conquistato quello alla carriera. Ma forse, proprio il fatto di aver avuto un riconoscimento solo sette mesi fa, potrebbe spingere i giurati a puntare su altri ‘cavalli’. Discorso simile va fatto per
George Clooney, che nell’ultima edizione degli Oscar ha vinto come non protagonista per
Syriana e che quest’anno sarà il protagonista di
The Good German di
Steven Soderbergh. Possibile che riesca nell’impresa di vincere due Oscar in due anni, come riuscito in tempi recenti solo a
Tom Hanks?
Infine, l’altro papabile (in realtà, molto, molto probabile) per entrare nella cinquina è Forest Whitaker, grazie a The Last King of Scotland, in cui interpreta un feroce dittatore. L’unica difficoltà potrebbe essere il fatto che la sua interpretazione venga percepita come da non protagonista, ma questo non dovrebbe essere un grosso problema, visto che le recensioni sostengono che domini il film (al di là del tempo sullo schermo).
Se questi sono sicuramente (al momento) i cinque favoriti, ci sono alcuni nomi che non scorderei. La scommessa più interessante è quella su
Sacha Baron Cohen:
Borat (il film, non solo il personaggio) è lui e se diventasse un fenomeno al botteghino (per ora lo è solo a livello mediatico), non sarebbe impossibile (anche se molto difficile) trovare dei sostenitori tra i giurati. Ma personalmente farei attenzione ad una coppia di attori come
Edward Norton e soprattutto
Christian Bale. Il primo può vantare l’ottimo successo indipendente di
The Illusionist, ma eventualmente, per la nomination, dovrebbe puntare su
The Painted Veil. Il secondo potrebbe essere la vera sorpresa, se magari (come sembra) la sua performance in
Rescue Dawn di
Werner Herzog verrà apprezzata (magari anche grazie al buon successo di
The Prestige).
Difficile invece che
Jamie Foxx (
Dreamgirls probabilmente porterà nomination ai non protagonisti),
Nicolas Cage (in
World Trade Center non è certo fenomenale, anche se apprezzabile),
Derek Luke e
Ryan Gosling (rispettivamente in
Catch a Fire e
Half Nelson, due pellicole che pochi vedranno) possano ottenere qualcosa. Ma la corsa è lunga…