E’ l’anno di Leonardo DiCaprio?

Molti danno come favorito all’Oscar Will Smith, ma potrebbe essere proprio l’interprete di The Departed a spuntarla. Senza dimenticare attori come Peter O’Toole, George Clooney, Forest Whitaker, Christian Bale, Edward Norton e Sacha Baron Cohen

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Perché penso che Leonardo DiCaprio possa vincere l’Oscar? A mio avviso, è il film e il momento giusto. The Departed è stato apprezzatissimo e ha un cast fantastico, senza dubbio il migliore tra quelli dei film in lizza. DiCaprio può quindi contare su una performance solidissima (agevolata, ma non certo tanto, da un ruolo scritto benissimo) e sul fatto che i giurati attori (che formano quasi il 25% dell’Academy) adoreranno il film (viste le interpretazioni notevoli presenti). Per non parlare del fatto che DiCaprio ha un altro film importante in uscita, Blood Diamond, che contribuirà ancor di più a farlo ricordare ai giurati.

Non sono invece così convinto delle possibilità di Will Smith, che molti danno attualmente come favorito. A vedere il trailer, temo che The Pursuit of Happiness sia un polpettone sdolcinato, che magari otterrà un buon risultato economico, ma che risulterà un po’ troppo indigesto anche per chi (l’Academy) non ha troppi problemi di melassa.

Un altro favorito è Peter O’Toole (in Venus), che potrebbe ripetere l’impresa di Paul Newman, ossia vincere l’Oscar per un’interpretazione l’anno dopo aver conquistato quello alla carriera. Ma forse, proprio il fatto di aver avuto un riconoscimento solo sette mesi fa, potrebbe spingere i giurati a puntare su altri ‘cavalli’. Discorso simile va fatto per George Clooney, che nell’ultima edizione degli Oscar ha vinto come non protagonista per Syriana e che quest’anno sarà il protagonista di The Good German di Steven Soderbergh. Possibile che riesca nell’impresa di vincere due Oscar in due anni, come riuscito in tempi recenti solo a Tom Hanks?

Infine, l’altro papabile (in realtà, molto, molto probabile) per entrare nella cinquina è Forest Whitaker, grazie a The Last King of Scotland, in cui interpreta un feroce dittatore. L’unica difficoltà potrebbe essere il fatto che la sua interpretazione venga percepita come da non protagonista, ma questo non dovrebbe essere un grosso problema, visto che le recensioni sostengono che domini il film (al di là del tempo sullo schermo).

Se questi sono sicuramente (al momento) i cinque favoriti, ci sono alcuni nomi che non scorderei. La scommessa più interessante è quella su Sacha Baron Cohen: Borat (il film, non solo il personaggio) è lui e se diventasse un fenomeno al botteghino (per ora lo è solo a livello mediatico), non sarebbe impossibile (anche se molto difficile) trovare dei sostenitori tra i giurati. Ma personalmente farei attenzione ad una coppia di attori come Edward Norton e soprattutto Christian Bale. Il primo può vantare l’ottimo successo indipendente di The Illusionist, ma eventualmente, per la nomination, dovrebbe puntare su The Painted Veil. Il secondo potrebbe essere la vera sorpresa, se magari (come sembra) la sua performance in Rescue Dawn di Werner Herzog verrà apprezzata (magari anche grazie al buon successo di The Prestige).
Difficile invece che Jamie Foxx (Dreamgirls probabilmente porterà nomination ai non protagonisti), Nicolas Cage (in World Trade Center non è certo fenomenale, anche se apprezzabile), Derek Luke e Ryan Gosling (rispettivamente in Catch a Fire e Half Nelson, due pellicole che pochi vedranno) possano ottenere qualcosa. Ma la corsa è lunga…

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