E' iniziata la campagna contro Quentin Tarantino?

La morte dell'ex agente del regista di Bastardi senza gloria ha provocato una forte polemica sulla mancanza di umanità di Tarantino. Ma la corsa agli Oscar avrà qualcosa a che fare con tutto questo?

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Chi legge abitualmente Badtaste sa che non ho amato Bastardi senza gloria (cadendo anche in qualche eccesso, che ha provocato il mio peggior errore del 2009), così come non sono un grande sostenitore della carriera di Quentin Tarantino negli ultimi 15 anni. Le polemiche uscite recentemente su di lui e la sua ex agente potrebbero essere quindi l'occasione, per me, di massacrarlo ancora una volta, ma questa volta (un po' come avvenuto l'anno scorso per Danny Boyle) non credo sia il caso.

I fatti. La scorsa settimana è morta Cathryn Jaymes, che possiamo considerare una persona fondamentale per la carriera di Quentin Tarantino. A leggere gli articoli di Sharon Waxman e del produttore Don Murphy (Transformers), ne esce un quadro impietoso del regista, che (secondo queste opinioni) avrebbe prima beneficiato dell'enorme impegno dell'agente per arrivare alla notorietà, per poi abbandonare improvvisamente la Jaymes prima di realizzare Pulp Fiction (e quindi in un momento in cui era già diventato importante).

Scrive la Waxman:

Alcuni agenti erano talmente offesi dal linguaggio delle sceneggiature di Tarantino da aver detto alla Jaymes che avrebbero smesso di leggere le cose che inviava loro. [...] Sebbene molti siano a conoscenza del fatto che Tarantino abbia licenziato Jaymes improvvisamente e poco prima del grande successo ottenuto da Pulp Fiction, pochi sanno che lei è stata colpita da un violento cancro al seno nell'anno successivo alla brutale separazione dal regista. [...] So che Cathryn credeva (e non ci voluto molto per convincermi) che quello che lei considerava un tradimento scioccante di Tarantino abbia contribuito alla sua malattia".

Neanche Murphy ci va giù leggero:

Lei credeva nelle persone. Le ero vicino quando è stata scaricata dal Tarantino "arrivato al successo" e ne è rimasta distrutta. Lui viveva sul suo divano, è stato nutrito e ha raggiunto i suoi sogni grazie a lei e poi ha deciso di cacarle addosso. Carino".

Ora, da questi racconti di prima mano non c'è dubbio che il valore umano di Quentin Tarantino non sia altissimo, anche se va detto (almeno nel caso di Murphy) che questi 'critici' hanno avuto grossi problemi con lui in passato (e non sono quindi sempre imparziali nel giudizio). Tuttavia, lasciano perplessi certi articoli, perché normalmente quando si fa un elogio funebre si parla dell'intera carriera di un professionista e non soltanto di un suo cliente (anche se illustre). Ci si chiede quindi se dietro non ci sia anche la corsa agli Oscar, soprattutto per quanto riguarda il pezzo della Waxman.

D'altronde, questo genere di polemiche può sempre servire per danneggiare le possibilità di un favorito e senza dubbio Tarantino quest'anno ha delle chance, considerando quanto è stato apprezzato Bastardi senza gloria. Inoltre, quello che doveva essere il cavallo di battaglia dei Weinstein, il musical Nine, sta andando malissimo al botteghino, e quindi i fratelloni potrebbero puntare tutto su Tarantino. D'altra parte, come dicevo l'anno scorso per The Millionaire, non sono certo un tifoso di Tarantino e del suo film, ma vorrei che perdesse soltanto per questioni cinematografiche. L'umanità e la simpatia lasciamole da parte, altrimenti dovremmo riscrivere la storia dei premi...

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