Dungeons & Dragons, annunciate alla FabCon 2018 le nuove uscite in italiano #fabconbad

Le prossime uscite di Dungeons & Dragons pubblicate da Asmodee Italia

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Al termine della conferenza alla FabCon 2018 in cui abbiamo partecipato nelle figure del sottoscritto, di Andrea Bedeschi e Fiorenzo delle Rupi – la famosa chiacchierata sulla cultura nerd che è “diventata” pop senza preavviso – c’è stato l’annuncio ufficiale in anteprima di quelle che saranno le prossime uscite targate Dungeons & Dragons, ovviamente localizzate nella nostra lingua.

Sono tre i volumi che Asmodee Italia porterà in Italia, tra quelli che compongono la ormai corposa produzione della linea della quinta edizione di Dungeons & Dragons. Il primo volume sarà Waterdeep – Il Furto dei Dragoni in uscita nell’ultimo trimestre del 2018, con Waterdeep – Il Dungeon del Mago Folle (titolo provvisorio) e Guida agli Avventurieri alla Costa della Spada entrambi nel primo trimestre del 2019.

I primi due volumi, Furto dei Dragoni e Il Dungeon del Mago Folle, sono due moduli d’avventura ambientati a Waterdeep, pronti per essere presi e giocati direttamente insieme ad un gruppo di giocatori, senza bisogno di lavoro o modifiche aggiuntive (che i dungeon master esperti vorranno e potranno fare tranquillamente). Guida agli Avventurieri alla Costa della Spada è invece un manuale dedicato ad una porzione di una delle ambientazioni più famose ed apprezzate di sempre della storia di D&D (come i due moduli d’avventura sopracitati), ovvero Forgotten Realms e l’omonima Costa della Spada di Faerun.

Furto del Dragone è ambientato a Waterdeep come detto, una delle tante città importanti dell’ambientazione Forgotten Realms. La storia porterà i giocatori (i cui personaggi potranno salire dal 1° al 5° livello) a compiere una caccia al tesoro urbana per conto del famoso esploratore Volothamp Geddarm, un’avventura cittadina piena di intrighi da sbrogliare con intelligenza e diplomazia, dove non mancheranno momenti di azione stealth e gli immancabili enigmi, di cui un’avventura di Dungeons & Dragons degna di questo nome non dovrebbe essere mai sprovvista. L’avventura, che è prossima alla pubblicazione in lingua d’Albione, è stata definita un Ocean’s Eleven in chiave fantasy, non una storyline da fine del mondo quindi, dove gli eroi saranno l’ago della bilancia tra il bene ed il male.

Per chi non può proprio attendere esiste la Platinum Edition dell’avventura. Una scatola il cui contenuto è francamente soverchiante. Così come il suo prezzo: mappe per gli scontri di alta qualità, mappe di Waterdeep, più di 20 miniature, artwork originali ed inediti, schermo del Master in versione premium, monete, segnalini e tanto altro a… 499 dollari.

Il Dungeon del Mago Folle è il seguito di Furto del Dragone che porterà i personaggi (quelli sopravvissuti, almeno) dal 6° al 20° livello ma, come per ogni modulo di avventura ufficiale, può essere giocato singolarmente senza problemi. Il contesto narrativo dell’avventura è però completamente diverso dal suo prequel, segnando un contrasto netto tra i due racconti. Nella città di Waterdeep c’è una taverna chiamata Yawning Portal, il cui nome richiama il gigantesco buco che è presente all’interno della sala comune. La cavità porta al cosiddetto Undermountain, il dominio sotterraneo del folle Halaster Blackcloak, un mago senza più un briciolo di ragione che ha disseminato il suo dominio di trappole, mostri, e misteri che nessuno ad oggi è riuscito a dipanare per intero. Ogni livello del dungeon è quasi un mondo a parte, con elementi che sono impossibili da trovare in qualsiasi altro luogo dei Forgotten Realms. Nonostante alcune parti del sotterraneo abbiano elementi che ricordano l’iconografia classica della tomba fantasy, ci saranno anche zone acquatiche, foreste rigogliose, ma anche veri e propri castelli, tutte deformazioni che sono il risultato delle magie lanciate nel corso dei secoli.

[caption id="attachment_189181" align="alignnone" width="1920"]Dungeons & Dragons L'illustrazione principale di Waterdeep - Il Dungeon del Mago Folle.[/caption]

Ulteriore particolarità: nonostante l’avventura possa sembrare una classica esplorazione di un dungeon, non è detto che ogni creatura vada abbattuta con violenza dagli avventurieri. Il Mago Folle ha infatti intrappolati qui molte creature da tutto il Faerun usando dei portali magici sparsi per il mondo. I giocatori potranno quindi incontrare anche personaggi dalla natura più complessa del classico mostro da uccidere, e starà a loro scegliere il destino di ognuno di essi.

Infine la Guida agli Avventurieri alla Costa della Spada, uno dei primi manuali aggiuntivi ad essere usciti in lingua inglese, all’epoca. La Guida, come suggerisce il nome, non è un’avventura o una campagna di sorta, ma un vero e proprio compendio d’ambientazione utile a chi non ha l’ispirazione (o il tempo, o la voglia) di giocare in un mondo creato autonomamente. Il manuale descrive la porzione nord-ovest del Faerun, una zona geografica che ospita nomi ben noti anche ai videogiocatori appassionati di Dungeons & Dragons, come Waterdeep, Neverwinter e Baldur’s Gate. Nelle sue 160 pagine il manuale si concentra sulla Costa della Spada ma offre anche cenni generali dell’intero mondo di Faerun così che, tra Wiki e manuali di vecchie edizioni, i Dungeon Master più esperti possano ampliare autonomamente il proprio racconto, magari. Ma soprattutto, la Guida propone anche delle interessanti alternative in termini di regole per la creazione dei personaggi, come nuovi background ed opzioni per le classi, così da ampliare le possibilità già offerte dal Manuale del Giocatore.

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