Dragon Ball Z: Il Super Saiyan della Leggenda

Goku e i suoi compagni affrontano Broly, uno degli avversari più temibili della saga cinematografica di Dragon Ball...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Uno dei limiti principali dei film di Dragon Ball è sempre stata la lunghezza, con una durata che oscilla tra i 40 e i 60 minuti; per Il Super Saiyan della Leggenda è evidente che la produzione abbia puntato più in alto, realizzando il lungometraggio di Dragon Ball Z più lungo mai realizzato fino a quel momento (sarà superato solamente 20 anni dopo da La Battaglia degli Dei).
Questo traguardo consente di raccontare la vicenda con più calma, attraverso una sceneggiatura che può prendersi i suoi spazi per installare la trama, presentare il contesto e giocare con gli elementi della storia, per concludersi poi con un lungo combattimento ben orchestrato.

Il Super Saiyan della leggendaIl prologo è ambientato in un'importante scuola, dove Goku e Chichi stanno andando a un colloquio conoscitivo, per far sì che Son Gohan sia accettato all'interno del loro istituto; è una sequenza divertente nella quale vediamo Goku assolutamente a disagio in giacca e cravatta, in difficoltà in contesti differenti dal campo di battaglia.
Nel periodo di attesa prima dell'inizio del Cell Game, un'astronave atterra portando sul nostro pianeta un gruppo di guerrieri guidati dal saiyan Paragas; il suo obiettivo è rintracciare Vegeta, così da poterlo invitare sul loro pianeta Neo Vegeta, offrendogli il ruolo di re e l'incarico di governare. Vegeta dovrebbe anche aiutarli a sconfiggere la minaccia del Super Saiyan della Leggenda, il potente figlio di Paragas che è apparentemente un servitore timido e remissivo, ma quando sprigiona la sua furia distruttiva nulla lo può fermare. Broly è tenuto sotto controllo da un dispositivo con cui Paragas limita la sua potenza, intenzionato a sfruttarlo per conquistare l'intero universo.
Lo spunto da cui prende il via la vicenda è l'esistenza di altri due saiyan, un fatto che è stato smentito categoricamente nel manga, ma questa eccezione è gestita bene e soprattutto permette di raccontare una vicenda interessante. Tra l'altro nel manga durante la saga di Freezer si parla di -un- super saiyan della leggenda, che inizialmente si crede essere Goku; quando però anche Gohan, Trunks e Vegeta riescono a trasformarsi, è quindi necessario introdurre un saiyan "più speciale" degli altri e Broly risolve proprio questa apparente incongruenza.
Il complotto e il doppio gioco di Paragas, l'inganno di cui Vegeta è vittima, la rivelazione della natura di Broly sono elementi che arricchiscono il film rendendolo narrativamente più elaborato di tutti gli altri capitoli della saga cinematografica.

Fortunatamente Il Super Saiyan della Leggenda ha anche un fattore comico presente e ben equilibrato, anche se inserito in modo forzato; è divertente vedere Olong su Neo Vegeta o Muten ubriaco mostrare i suoi muscoli a piena potenza, ma è abbastanza assurdo che due personaggi come loro siano stati coinvolti in una missione di salvataggio che può presentare diversi rischi.
Anche la presenza di Piccolo su Neo Vegeta è abbastanza gratuita e il suo apporto alla lotta è limitato, perciò appare come un evidente inserimento per far felici i fan del personaggio. La lunga lotta con Broly è avvincente e si conclude con un unico pugno di Goku, nel quale però è raccolta la forza dei suoi compagni; il momento più emozionante è di certo quando anche Vegeta accetta di collaborare e cede la sua energia a Goku, mettendo da parte l'orgoglio. In realtà è una situazione che si verifica sempre più spesso, ormai Vegeta che mette da parte il suo orgoglio, piange o si dispera, è la cartina tornasole di quanto una situazione sia grave in Dragon Ball.
L'apprezzamento di questo film ha reso Broly l'avversario più amato tra quelli creati appositamente per il cinema, al punto da riutilizzarlo in altri due film e farlo diventare una presenza quasi fissa all'interno di videogiochi e altri prodotti correlati alla serie. È però questa prima apparizione l'opera migliore, anche grazie al tempo concesso per introdurlo e allo svelamento (abbastanza intuibile, in realtà) del suo potere.

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