Disney / Fox: X-Men, Alien, Avatar, Star Wars e tutti i franchise coinvolti. Come cambia Hollywood

Con l'acquisizione della Fox, la Disney è ora proprietaria di TUTTI i diritti di Star Wars, oltre che di Avatar, X-Men, Fantastici Quattro. E del 40% del mercato cinematografico

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Le implicazioni dell'acquisizione degli asset principali della 21st Century Fox da parte della Disney, anche solo sul piano cinematografico, sono tante e tali da farci definire l'accordo odierno come una delle notizie più importanti del ventunesimo secolo nel campo dell'intrattenimento.

Se i regolatori daranno il via libera all'acquisizione (lo sapremo tra un anno, non dovrebbero esserci troppi problemi a riguardo trattandosi di una acquisizione "orizzontale" e non "verticale" come quella di Time Warner da parte di AT&T, che invece procede a fatica; non a caso la Disney ha accettato una penale da 2.5 miliardi di dollari) nel giro di un anno il panorama a Hollywood sarà molto diverso. E, lo ripetiamo, parliamo solo del fronte cinematografico, perché anche quello televisivo non sarà più lo stesso sia negli USA che in Europa (soprattutto quando Fox riceverà l'ok all'acquisizione completa di Sky) e Asia.

"La Disney sta diventando il Walmart di Hollywood: colossale e dominante", ha commentato Barton Crockett, analista dei media presso B. Riley FBR. "La cosa avrà una grande influenza su tutta la filiera". È la verità: solo qualche settimana fa gli esercenti tornavano a lamentare le enormi pressioni ricevute da parte della compagnia sulle condizioni contrattuali per proiettare Star Wars. Con l'acquisizione di uno dei "big six" (Warner, Universal, Fox, Disney, Paramount, Sony) la Disney passa ad avere una quota di mercato potenziale del 40% negli USA, con una leva contrattuale ancora più forte verso gli esercenti. "Se fossi un piccolo cinema di provincia chiuderei subito," ha commentato un dirigente di uno studio su Deadline. "Con una quota di mercato del 40% è impossibile trattare. Queste fusioni una volta erano illegali, ora non lo sono più".

Non solo. Una library enorme come quella della Fox (la 20th Century Fox ha 102 anni di storia alle spalle, e ha una libreria di 2.400 titoli tra cui Tutti Insieme Appassionatamente, Cleopatra, Alien, Titanic, Avatar solo per citarne alcuni) andrà ad arricchire sicuramente la Disney, ma creerà un ambiente ancora più competitivo a Hollywood, spingendo le altre major verso ulteriori fusioni (basti pensare che Comcast, che dopo la NBC UNiversal ha acquisito anche la DreamWorks Animation, era in lizza per acquisire la Fox). La mossa rilancia ovviamente la sfida in uno scenario che vede emergere in maniera sempre più prominente Netflix e Amazon Studios, e finirà per avvantaggiare soprattutto quest'ultima, che rispetto a Netflix valorizza ancora la sala cinematografica ed è in cerca di un nuovo presidente dopo le dimissioni di Roy Price.

QUALI FRANCHISE PASSANO NELLE MANI DELLA DISNEY

La lista è ricchissima, ma molto, molto ghiotta. Parliamo di:

  • Alien

  • Predator

  • Alcuni personaggi Marvel

  • Die Hard

  • Avatar

  • Kingsman

  • Il Pianeta delle Scimmie

  • Star Wars

  • L'Era Glaciale

  • Alvin Superstar

  • Il film dei Simpson

  • Una Notte al Museo

  • X-Files

  • Independence Day

No, non avete letto male: c'è anche Star Wars. Nel 2012 la Disney ha acquisito la Lucasfilm e tutti i suoi asset, tranne i diritti di Una Nuova Speranza, che fu finanziato interamente dalla Fox nel 1977. Nel 2022 la Disney avrebbe comunque avuto quasi tutti gli altri diritti, ma ora li avrà integralmente nelle sue mani, anche quelli per ridistribuire la vecchia trilogia in versione originale, senza interventi postumi, magari realizzando una nuova rimasterizzazione in 4K (questa è una nostra speculazione). O anche solo ridistribuire tutti i film in sala e in home video senza dover prendere accordi con altri.

MARVEL

Ricordate perché in Avengers non si poteva dire che Quicksilver e Wanda erano figli di Magneto? Perché i diritti di sfruttamento di Magneto erano di proprietà della Fox. Ora gli X-Men, i Fantastici Quattro e tutta una serie di personaggi legati ai due franchise possono unirsi ai Marvel Studios, con crossover che una volta erano solo un sogno. Ci vorrà molto tempo prima che questo sogno si realizzi, ma ora è fattibile. Questo renderà anche le cose più facili ai Marvel Studios e TV, che negli ultimi anni ha spinto molto sugli Inumani (realizzando anche una fallimentare serie tv) non potendo sfruttare il concetto di "mutanti" nei suoi prodotti. Ora potrà farlo in totale libertà.

AVATAR

Come noto, James Cameron ha appena iniziato a girare i primi due dei quattro sequel di Avatar previsti. L'ingresso nella famiglia Disney porterà solo benefici al franchise, e viceversa, visto che qualche mese fa presso Animal Kingdom a Orlando è stato aperto il primo parco dedicato a Pandora. Ma a questo punto la Disney dovrà fare molta attenzione a non fagocitare se stessa, alternando nel modo giusto le date di uscita di Avatar e Star Wars senza che i due mega-franchise si sovrappongano. Come con Star Wars, anche con Avatar la Disney potrà mettere in campo tutta la sua esperienza nello sfruttamento di una proprietà intellettuale che se ben gestita potrà generare altri miliardi di dollari attraverso merchandising, prodotti su licenza e persino fumetti Marvel.

SOLO FILM PER FAMIGLIE?

Ovviamente la domanda che si pongono tutti è: cosa ne sarà dei prodotti vietati ai minori? Il portfolio Fox è molto diversificato (basti pensare che include Fight Club), mentre la Disney storicamente è una azienda che propone pellicole per famiglie (solo sette film quest'anno, tutti grandissimi successi, nessuno vietato ai minori). Alien, Deadpool avranno ancora spazio nella "nuova" Fox? Lo rivela lo stesso Bob Iger:

Deadpool chiaramente fa parte e continuerà a far parte del brand Marvel. Ma pensiamo che potrebbe esserci spazio per un brand Marvel-R per qualcosa come Deadpool. L'importante è che il pubblico sappia cosa sta per andare a vedere, pensiamo di poter gestire bene questa cosa.

Insomma, è possibile che Deadpool continui a vivere la sua vita 'fuori' dall'Universo Cinematografico Marvel, così come è chiaro che la Disney intende valorizzare tutti i prodotti Fox, anche quelli non per famiglie. In passato ci aveva provato con un'etichetta come la Miramax, poi venduta, ma oggi più che mai la major si sta posizionando come una media company globale su più piattaforme, in grado di proporre prodotti di tutti i tipi, e forse l'acquisizione della Fox è una mossa proprio in questa direzione.

IL DESTINO DI FOX SEARCHLIGHT

In questo senso Fox Searchlight, il ramo indipendente della Fox, potrebbe vedere stravolta la propria natura. La strategia Disney è palesemente quella dei grandi film evento, mentre Fox Searchlight si occupa di prestigiosi film low budget che spesso finiscono agli Oscar (The Millionaire, 12 Anni Schiavo, Tre Manifesti a Ebbing Missouri, The Shape of Water, le pellicole di Wes Anderson, per citare alcuni titoli). Il cinema indipendente è un business molto interessante e può dare grandi soddisfazioni, ma forse potrebbe non interessare a una media company abituata a incassi miliardari. La library di titoli già esistente potrebbe essere utilissima alla Disney per fornire un'offerta variegata ai clienti della sua futura piattaforma streaming (che lancerà nel 2019 in diretta competizione con Netflix), e forse Fox Searchlight potrebbe continuare a esistere proprio per nutrire quella piattaforma, ma stravolgendo la propria natura.

Ancor meno chiaro è il destino di Fox 2000, che potrebbe venire direttamente assorbita da Disney.

L'ANIMAZIONE

Al di là del fatto che ora Anastasia, film di Don Bluth prodotto e distribuito dalla Fox, sarà di proprietà della Disney (e quindi non potremo più correggere chi erroneamente definiva Anastasia una principessa Disney!), con l'acquisizione di Fox ora il colosso è proprietario anche di Blue Sky Studios, produttore di franchise come L'Era Glaciale e il film in uscita Ferdinand. Quale sarà il destino di questo studio d'animazione ancora non lo sappiamo. Fox aveva anche siglato un accordo di co-produzione con Locksmith Animation, anche in questo caso non è chiaro cosa succederà. La Disney, lo ricordiamo, è già proprietaria di Pixar e Disney Animation e potrebbe non avere senso per lei gestire un ulteriore studio.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonti: Variety, Deadline, Bloomberg

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