Dietro le quinte del Dylan Dog di Leo Ortolani
Oggi in Italia nessuno oserebbe rifiutarsi di pubblicare una storia di Leo Ortolani, ma venti anni fa...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Nello stesso numero però troviamo anche un importante documento che collega passato e futuro di Ortolani.
È di qualche giorno fa la notizia che Ortolani è tra gli autori selezionati per un nuovo fumetto dedicato a Groucho, il buffo assistente di Dylan Dog; l'autore collaborerà quindi con Sergio Bonelli Editore, dopo una porta sbattuta in faccia circa 20 anni fa. L'autore di Rat-Man, prima di iniziare la sua celebre saga supereroistica, provò a proporre tre soggetti di Dylan Dog che furono respinti dalla casa editrice: il primo riguardava un condominio di cannibali, il secondo è stato poi rielaborato ne La Minaccia Verde!... ma oggi vi parliamo del terzo.
Dylan Dog si sarebbe trovato alle prese con situazioni improbabili: un uomo che non è più capace di piangere, una modella che si risveglia con la barba, un cartone animato vivente che si aggira per le strade di Londra. Tutto questo sembra essere in qualche modo collegato a Steven Kurtzberg, fumettista che è convinto di essere Dio; l'uomo infatti si rende conto che i suoi disegni spesso sfuggono al suo controllo, prendendo forma nel mondo reale. Kurtzberg cerca così di creare una nuova realtà a suo piacimento, ma Dylan Dog riesce a fermarlo... o almeno così crede, perché anche dopo avergli sparato, il disegnatore ritorna al tavolo da lavoro illustrando proprio le vicende dell'indagatore dell'incubo.