[Destiny] Alla scoperta del futuro
Destiny è finalmente arrivato nei negozi, ecco il nostro primo articolo dedicato al mastodontico progetto di Bungie
Ovviamente ringraziamo Activision Italia per il supporto.
Destiny non è un gioco normale. Bungie, pur di poterlo sviluppare ha abbandonato l'ala protettrice di Microsoft, navigando per il vasto mare aperto prima di accasarsi con Activision l'unico publisher che, a quanto pare, ha avuto il coraggio di scommettere su una IP tanto ambiziosa quanto difficile da spiegare.
Oggi, finalmente, il tempo dell'attesa è finito.
Come ha avuto modo di notare chi ha giocato la alpha e la beta di Destiny, il nuovo FPS di Bungie ha un feeling tutto particolare, difficile da afferrare anche per i giocatori più navigati. Destiny, infatti, si gioca come un titolo single player ma ha tutte le caratteristiche di un MMO classico. Il mondo di gioco, enorme e persistente, è costruito apposta per farci smarrire, alternando ambienti naturali tanto vasti quanto evocativi ad antiche strutture terresti che ci raccontano un passato (la nostra epoca) lontano e misterioso. Tutto in Destiny è racchiuso nel concetto stesso di mistero
"Tutto in Destiny è racchiuso nel concetto stesso di mistero": il gioco, almeno nelle fasi iniziali, non fa molto per aiutarci a entrare nelle vicende narrate; sappiamo vagamente di una minaccia, di alcuni protettori e di terribili eventi verificatisi ben prima della nostra nascita. Nulla di più. Starà a noi scoprire tutta la verità e, forse, cambiare per sempre il destino della Terra.
Almeno nelle fasi iniziali, Destiny sceglie un approccio abbastanza simile a quello degli MMO classici, dobbiamo scegliere una razza, una classe e il nostro equipaggiamento: a questo punto saremo pronti per buttarci nell'avventura, sempre accompagnati dal nostro fedele Ghost e, eventualmente, da altri giocatori: Bungie, infatti, anziché costruire un sistema di gioco basato sui classici server statici ha preferito sviluppare da zero un inedito sistema di matchmaking dinamico che ci permetterà di condividere la nostra avventura con il resto del mondo senza però avere alcuna costrizione in termini di area, party o esplorazione. Il sistema ha funzionato piuttosto bene nella beta e, per quel poco che abbiamo potuto vedere, anche nel gioco finale il tutto sembra lavorare senza difficoltà o problematiche di sorta, in ogni caso, però, dovremo attendere qualche giorno prima di poter dare un giudizio più completo. Nel momento in cui scriviamo, infatti, Destiny è accessibile solo a giornalisti e persone che hanno ricevuto una copia di review.
Bungie ha vinto la sua scommessa, dunque? Al momento è ancora presto per dirlo: il gioco è online da pochissime ore e, certamente, il mondo di Destiny ha ben bisogno di qualche settimana per essere esplorato come si conviene. Vi diamo appuntamento ai prossimi articoli, dunque, augurandovi, nel frattempo, buon viaggio.