Del Toro odia hobbit e draghi?
Hanno provocato forti polemiche delle vecchie dichiarazioni del regista de Lo Hobbit e del suo sequel, che nel 2006 affermava di non amare questo genere di film e personaggi...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Frasi decisamente impegnative e che non vanno molto d'accordo con le recenti dichiarazioni di del Toro, che invece parla di "un mondo che amo". Il giornalista spiega quelle dichiarazioni "oneste" con un gusto estetico diverso di del Toro, che preferisce certe immagini gotiche e medievali rispetto all'universo tolkieniano, molto legato alle antiche leggende nordiche. Ma come si spiega allora questo cambiamento di opinione? Viene naturale pensare che i possibili guadagni e la fama che si può ottenere con una serie del genere abbiano convinto del Toro a fare una brusca inversione a 180° e non è il caso di scandalizzarsi troppo a riguardo.
Tuttavia, l'aspetto che più mi preoccupa di questa notizia e della diffusione che ha avuto, è il fatto che ormai bisogna stare attentissimi a dare l'impressione di essere degli appassionati se si vogliono dirigere certe pellicole (tanto che Del Toro ci tiene a ribadire il rispetto e la continuità con l'opera precedente di Jackson). Ma veramente dobbiamo considerare questo come l'elemento più importante? Mi ricordo che, quando Bryan Singer stava preparando il primo X-Men, molti appassionati si lamentarono del fatto che non conoscesse il fumetto prima di lavorare alla pellicola. D'altro canto, i fan di Daredevil erano felicissimi che dietro la macchina da presa ci fosse Mark Steven Johnson, riconosciuto come un grande esperto della materia. Beh, visti i risultati delle due pellicole, verrebbe quasi da pensare che un appassionato al timone è un danno. Ma, molto più probabilmente, la cosa veramente importante è avere talento e voglia di impegnarsi. E non preoccuparsi troppo dei fan, ma solo di fare un buon film...