DEATHLOOP, ovvero quando John Wick incontra Il Giorno della marmotta | Anteprima
In seguito a una recente chiacchierata con Arkane Studios, siamo finalmente pronti per darvi qualche anticipazione su DEATHLOOP
Negli scorsi giorni siamo stati invitati a partecipare a un interessante evento digitale insieme al Game Director Dinga Bakaba e all’Art Director Sébastien Mitton. Un evento estremamente interessante e che possiamo finalmente raccontarvi.
"Non è il mondo a cambiare, ma è il giocatore a dover trovare un modo per sfruttare gli elementi di gioco in maniera differente"I presupposti della storia rendono DEATHLOOP qualcosa di ben diverso da un roguelike. Dopotutto è normale che la meccanica che spinge l’utente a ripetere più volte le stesse azioni possa richiamare quel genere al quale appartengono titoli come Hades e Returnal. Su diretta affermazione di Bakaba, DEATHLOOP è però qualcosa di ben diverso. Nel titolo Arkane non è il mondo a cambiare, iterazione dopo iterazione, ma è il giocatore a dover trovare un modo per sfruttare gli elementi di gioco in maniera differente. Diciamo che, per certi versi, ci troviamo di fronte a qualcosa di più simile a un The Legend of Zelda: Majora’s Mask, dove si utilizzano le run per apprendere nuove informazioni e riuscire, partita dopo partita, a raggiungere il proprio obiettivo nel modo più preciso possibile.
Il nostro eroe è in grado di effettuare scatti aerei, diventare invisibile, unire psichicamente i vari nemici per poterli uccidere tutti con un solo colpo alla testa ben mirato e di sfruttare molte altre abilità. Il risultato è un gioco dal ritmo sincopato, che potrebbe creare una vera e propria assuefazione una volta stretto il pad in mano. Pad che, visto che stiamo parlando di un’esclusiva temporale per PlayStation 5, ha permesso agli sviluppatori di divertirsi molto con il DualSense. La principale caratteristica utilizzata sono i grilletti adattivi, che trasmetteranno un feedback diverso di arma in arma e che presenteranno effetti speciali in occasioni specifiche. Finite i proiettili nel caricatore e il grilletto andrà a vuoto, facendovi rapidamente capire di dover correre ai ripari al più presto.
Tra gli aspetti più importanti mostrati durante l’evento è la gestione delle quattro ambientazioni del gioco. Queste zone possono essere esplorate in quattro diversi momenti della giornata (mattina, pomeriggio, sera e notte) e permettono diversi approcci in base alla fascia oraria. Di notte trovate un locale chiuso? Vi basterà sfruttare la run successiva per raggiungere il luogo di giorno e poter entrare senza problemi, per esempio. Questa feature si dirama attraverso gli ambienti in modo davvero dinamico, spingendo l’utente a trovare modi sempre diversi per approcciare uno dei nostri otto bersagli.
Come già accennato, mentre esploreremo il mondo di gioco per compiere la nostra missione, una ragazza di nome Julianna Blake ci inseguirà per ucciderci. Julianna potrà essere gestita dalla CPU oppure, nel caso fossimo connessi online, da un altro giocatore. In questo modo avremo a che fare con una sfida ben più interessante, in grado di rendere il titolo una sorta di PvEvP.
Non vogliamo entrare troppo nel dettaglio per evitare di rovinarvi la sorpresa, ma su una cosa possiamo essere certi: DEATHLOOP è senza dubbio uno dei titoli che più attendiamo quest’anno. I ragazzi di Arkane Studios sono riusciti a dare via a una immenso puzzle game che mescola meccaniche FPS a idee nuove e coraggiose. Un titolo innovativo e fresco, coadiuvato da un comparto artistico semplicemente sensazionale. Il lavoro svolto da Sébastien Mitton e dal suo team è qualcosa di coinvolgente, brillante e altamente appagante. Il tutto, come se non bastasse, accompagnato da una soundtrack che segue lo stile delle colonne sonore dei migliori film di 007.
Mancano ancora troppi mesi per mettere le mani su DEATHLOOP e ce ne siamo resi conto quando, al termine della presentazione, avremmo voluto riavviare il loop per poter rivedere l’evento dall’inizio. Il 14 settembre non è mai stato così lontano.