Deadpool potrebbe arrivare in Doctor Strange 2, siamo sicuri che sia una buona idea?
Indizio, scherzo o abbaglio? Speculiamo sulla presenza di Deadpool in Doctor Strange nel multiverso della follia!
La Marvel non ha mai brillato particolarmente nei poster promozionali. Si sono spesso limitati a fare il loro dovere, invadendo lo spazio grafico con i faccioni delle star di turno e capitalizzano l’investimento in fase di casting. Raramente però i manifesti promozionali hanno stimolato il pubblico ad ammirare la composizione e, men che mai, ad “interagire” e sviscerare le immagini cercando di capire il tono del film.
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Non staremo qui a rovinarci gli occhi cercando di capire se sia veramente lui o no nella foto. Piuttosto è interessante capire fino a che punto si spingerà il film nell’intrecciare storyline e ricompattare l’MCU con i lungometraggi che l’hanno preceduto.
Intuiamo che ci saranno gli Illuminati, ovvero il gruppo segreto di supereroi, geni e sovrani, che pianifica nell’ombra il destino dell’universo. Ci sarà un misterioso personaggio dai poteri cosmici (Captain Marvel, Monica Rambeau, Nova o il Tony Stark di Tom Cruise?). E soprattuto, ne abbiamo prova nella locandina, ci sarà Captain Carter, visto che in basso a destra si può trovare il suo iconico scudo. Oppure...
Saranno molti quindi i volti noti, i cameo, e i twist (o almeno, è così che stanno cercando di "venderci" il tutto). Doctor Strange nel multiverso della follia potrebbe essere il posto giusto per introdurre Deadpool all’interno del Marvel Cinematic Universe?
Probabilmente no, e nemmeno in una scena post credit. Le ragioni sono molte e partono tutte dalla constatazione che nessun film che si è basato sull’eccesso di personaggi buttati qua e là senza essere caratterizzati a dovere è mai resistito al tempo. Il troppo… significa un film annacquato. E di cose folli sembra che ne avremo in abbondanza. Un mercenario chiacchierone che rompe la quarta parete potrebbe essere quella goccia di troppo che fa traboccare il vaso.
D’altro canto, relegarlo a una presenza fugace come Howard il Papero nei Guardiani della Galassia non gli renderebbe giustizia. Si può fare, ma ci saranno molti altri film più adatti per giocarsi questa carta. Tipo Ant-Man and the Wasp: Quantumania in cui il tono leggero della serie è ben più affine a Deadpool rispetto al tono "horror" che dovrebbe avere Doctor Strange.
Non bisogna sopravvalutare inoltre la conoscenza del grande pubblico, non della minoranza di appassionati che conosce sia i fumetti che lo stato dei diritti dei singoli personaggi, ma l’utente medio. Il multiverso crea grattacapi a tutti. Già tra Loki, Spider-Man: No Way Home, e quello che continua a dire Doctor Strange, sappiamo che… ne sappiamo poco. È tutto in divenire. Se quindi introdurre versioni alternative dei personaggi dell’MCU funziona sicuramente per tutti, collegare le storie degli X-Men è già più difficile. Figurarsi la confusione che generebbe Deadpool, un personaggio degli X-Men ma così anarchico da sapere di essere un personaggio di un film!
Kevin Feige ha poi dimostrato molte qualità produttive che l’hanno portato ad essere la figura centrale di Hollywood. Una di queste è la pazienza. Intesa come la capacità di aspettare il tempo opportuno. Di chiudere il flusso d’acqua il giusto per dissetare alla fine della corsa (ovvero della fase quattro\cinque\sei, quella che sarà).
Invece che giocarsi Ryan Reynolds in un film così distante dalla sua sensibilità e da quello che ha fatto con il personaggio è probabile quindi che, al massimo, ci verrà fatta intuire la possibilità dell’arrivo di Deadpool. Non è da escludere anche che si potrebbe trovare una versione zombie di Wade Wilson. Anche se si ripresenta il punto di prima: che senso avrebbe? Ce n’è veramente bisogno ora?
Se queste speculazioni sembrano un gioco ipotetico... è perché lo sono. Sarà bello essere smentiti, o confermati, in sala. Però finalmente il multiverso è arrivato ed è qualcosa di più di un semplice passatempo per nerd. Chi si interessa di storie, soprattutto se nella forma audiovisiva, non può ignorare quello che è il prossimo step nella tecnica di costruzione del mito.
Arriveranno altre grandi esperienze di questo tipo. Ci sarà The Flash che proporrà un concetto narrativamente molto simile. C’è stato il tentativo di Matrix: Resurrections di portare il franchise in un ulteriore livello “meta” tanto da essere quasi “multi”. Siamo sicuri, per usare parole non nostre, che stiamo solo grattando la superficie di queste nuove possibilità.
Non basta più unire miti, storie, media e IP. Il futuro dell’intrattenimento lavorerà sulla struttura stessa a fondamento delle storie moderne. Non ne creerà di nuove, non le unità più come prima, ma vaglierà tutte le alternative possibili tenendo gli stessi oggetti del racconto ma confrontandoli con infinite alternative. In una di queste ci sarà anche Deadpool?
Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!
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