DC Comics - Speciale Multiversity: vivisezionando Pax Americana
Abbiamo vivisezionato per voi Pax Americana, analizzando pagina per pagina tutti gli aspetti peculiari e i dettagli della storia
Pagina 1
La storia si apre mostrandoci l'omicidio del Presidente Harley, il cui nome di battesimo non verrà mai menzionato: l'assassinio ci viene narrato "in reverse", come quando viene riavvolto un nastro di una vecchia VHS, per intenderci. La pagina è divisa in otto vignette (il numero 8 tornerà spesso nel corso della narrazione, e ciò avrà un preciso significato). Il personaggio di Harley è il corrispettivo di Peter Cannon, a.k.a. Thunderbolt, personaggio della Charlton Comics che Alan Moore utilizzò come modello per il suo Ozymandias in Watchmen. Si noti la presenza della macchina presidenziale, che evoca sicuramente la limousine Lincoln nella quale fu assassinato il Presidente J.F. Kennedy, sia nella nostra realtà che in quella di Watchmen (in quest'ultima l'assassinio fu portato a termine dal Comico). La macchina ha però, sul frontespizio, il riconoscibile simbolo della Cadillac: questo non è un caso, perché l'azienda automobilistica fu la prima a utilizzare il motore V8. Nella prima vignetta vediamo la bandiera con il celeberrimo simbolo della pace bruciare e accartocciarsi su se stessa, in modo tale da formare una specie di numero 8. Cifra che ritorna nella sesta vignetta, sull'anello indossato da Harley, e nella settima, quando il rivolo di sangue (che scorre a ritroso) si interseca con la lettera "S" di "President". Infine, si noti come l'aquila, simbolo americano per eccellenza, sia stato sostituito da una colomba portante uno scudetto con la scritta "Pax" come simbolo presidenziale.
Questa pagina, sempre divisa in 8 vignette, ci mostra, sempre a ritroso, la sequenza dell'omicidio del Presidente Harley: la scena è davvero violenta, quasi splatter, e le matite iperrealistiche di Quitely rendono l'effetto ancora più roboante. Si noti come la cravatta del Presidente sia di colore turchese (ultimo stadio della scala colorimetrica descritta più avanti da Question volta a rappresentare gli stadi della società civilizzata), colore dello stadio olistico: inevitabilmente la cravatta si sporcherà di sangue e interiora, immagine che sta a rappresentare il fallimento della Pax Americana. Infine si guardi a come nella settima e ottava vignetta l'ombra proiettata dalla bandiera sul volto di Harley assuma quasi la forma di una maschera: l'ombra della pace è infatti proprio la maschera dietro la quale si è sempre nascosto il personaggio.
Pagina 3
Qui scopriamo l'identità dell'assassino: si tratta dell'eroe Peacemaker, forse il più fedele sostenitore della politica del Presidente Harley. La pagina è divisa in sei vignette e la scena si svolge, anche qui, a ritroso. Si tratta di una sequenza assai spettacolare, e il colore turchese del cielo domina su tutti gli altri.
Pagina 4
In questa pagina, divisa in 7 vignette più uno spazio bianco per i credits (una sorta di virtuale ottava vignetta), ha luogo l'interrogatorio di Peacemaker a seguito dell'omicidio: questo evento è l'ultimo della storia in ordine cronologico. I colori dominanti sono in questo caso il bianco e il nero (con alcune sfumature di grigio), scelta apertamente in contrapposizione con la suddetta scala colorimetrica, la quale ha perso ogni importanza con la morte di Harley. L'interrogatorio è condotto dal neo-eletto Presidente Eden e altri tre personaggi: proprio la faccia di Eden è divisa a metà nell'organizzazione spaziale della pagina, una parte è illuminata, l'altra nell'ombra: questo sta a simboleggiare il mito di Giano, figura più volte menzionata nel corso della narrazione.
Pagina 5
Pagina ricca di dialoghi e divisa in 8 vignette. Mentre osserviamo Peacemaker venire condotto verso la stanza dell'interrogatorio, il Presidente Eden parla con sua figlia Eve, conosciuta anche con la vigilante Nightshade, l'equivalente di Spettro di Seta in Watchmen. Eden spiega alla figlia come le cose ora siano o bianche o nere, affossando definitivamente l'ideologico spettro a otto tonalità del Presidente Harley. Inoltre il concetto stesso di supereroe è oramai definitivamente deceduto su Terra-4 e dietro questo lutto vi è probabilmente lo zampino della Cerchia, misteriosa organizzazione che sta mettendo a soqquadro il Multiverso. Si noti come le lancette dell'orologio formino, nelle vignette 5 e 6 un virtuale simbolo della pace. Nella vignetta finale osserviamo in primo piano il simbolo di Peacemaker, una colomba rovesciata, macchiata con tre gocce di sangue: da un lato, questo dettaglio rappresenta l'ennesimo simbolo del fallimento della Pax Americana, dall'altro è una citazione alla celeberrima spilla raffigurante lo "smiley" del Comico di Watchmen, anch'essa macchiata di sangue a seguito dell'omicidio di quest'ultimo.
Pagina 6
In questa pagina continua il dialogo fra Eden e sua figlia, nel quale il primo illustra la nuova politica che gli Stati Uniti d'America attueranno a seguito della morte di Harley. Inoltre, scopriamo che la seconda Nightshade non ha superpoteri, a differenza della prima che poi non è altri che la madre di Eve, la quale sosteneva di essere nata nella Dimensione Ombra: in realtà questa affermazione è tutt'altro che attendibile data la natura del personaggio, che scopriremo più tardi. La pagina è questa volta divisa in 10 vignette, organizzate in modo tale che lo storytelling proceda quasi a formare una virtuale lettera "Z", lettera non dissimile, per forma, a un virtuale numero 8.
Pagina 7
Qui continua e si conclude la discussione fra padre e figlia, la cui parte finale ha luogo nel Pax Museum, nel quale sono conservati i cimeli della comunità supereroistica del passato. Nella sezione "Cold Soldiers 1960-1990" notiamo i costumi di alcuni storici personaggi della Charlton Comics, dal cappello di Punch, al costume di Ghost, alle braccia metalliche di Iron Arm. Anche in questa pagina ritorna il numero 8: il presidente Eden afferma alla stampa di avere solo otto minuti a disposizione per rispondere alle domande, prima di recarsi all'interrogatorio di Peacemaker.
Pagina 8
Incontriamo per la prima volta Question e Blue Beetle. La scena si svolge nel passato rispetto alla sequenza iniziale. Question, così come il Rorschach di Watchmen, sta indagando su un misterioso omicidio: quello di Nora O'Rourke, compagna di Peacemaker, oltre che sulla scomparsa di Capitan Atom: il personaggio indossa un trench turchese, così come turchesi solo le luci del display della navicella di Blue Beetle (corrispettivo di Gufo Notturno di Watchmen): siamo ancora nell'ultimo stadio della società voluta dal Presidente Harley. In questa pagina viene menzionato per la prima volta l'Algoritmo 8, misteriosa formula dietro la quale si nasconde un grande segreto. Question inoltre menziona anche il "Caso Calabrone", la cui soluzione scopriremo alla fine della storia.
Pagina 9
Continua l'acceso dialogo fra Question e Blue Beetle. Il primo cita la disfunzione erettile di cui soffre il secondo (ennesimo parallelismo con Gufo Notturno). Viene menzionato l'OSI, il che è un riferimento all'adattamento a fumetti della Charlton di The Six Million Dollar Man e The Bionic Woman.
Pagina 10
Question lascia Blue Beetle letteralmente appeso, e si dirige verso la monorotaia, che parte poco prima del suo arrivo. Si notino i poster pubblicitari di Vic Sage appesi presso la stazione nella quale si reca il personaggio: anche qui abbiamo un volto diviso in due parti, ennesimo riferimento al mito di Giano. Mentre la monorotaia è in partenza, notiamo lungo il vagone di questa la sola lettera "B", che rimanda chiaramente al numero 8.
Pagina 11
In questa sequenza osserviamo lo scontro tra Question e Nightshade, che si svolge nella stazione della monorotaia. Entrambi i personaggi sono vestiti in turchese. Vengono menzionati "Il Soldato" e "Il Gobbo", citazione di The Soldier and the Hunchback di Aleister Crowley, opera nella quale il punto interrogativo è descritto come il gobbo e il punto esclamativo come il soldato. Il punto interrogativo ritorna anche nel biglietto che Question lascia a Nighshade nell'ultima parte della pagina, prima di prendere la monorotaia appena arrivata: in questo il carattere è stato trasformato in un 8 a penna.
Pagine 12-13
In questa spettacolare sequenza che si svolge in due pagine, si svolgono nello stesso luogo, l'Edificio Pax, tre diversi eventi in altrettanti momenti nel tempo: nel passato remoto assistiamo a un confronto fra Peacemaker e Nora O'Rourke, in un passato più prossimo siamo testimoni dell'omicidio della stessa Nora, e in quello che è il presente in questo momento della storia (comunque passato rispetto all'evento iniziale) vediamo come Question stia indagando sull'omicidio. Nella sequenza che si svolge di giorno assistiamo a un importante dialogo fra Nora e il suo compagno: entrambi i personaggi sembrano essere a conoscenza dei piano del Presidente Harley, il quale è l'unico a conoscere il segreto dietro all'Algoritmo 8. In sostanza, pare che sia stato lo stesso Presidente a commissionare a Peacemaker il proprio omicidio, in attesa del ritorno di Capitan Atom e del fatto che questi lo avrebbe riportato in vita. Nella sequenza dell'omicidio di Nora, che si svolge di sera, apprendiamo che anche la donna ha risolto l'algoritmo e ha capito che non vi sarà un lieto fine, in quanto il Presidente ignora che è anch'egli vittima di questa formula che pilota le azioni di tutti i personaggi della storia, oltre che di un misterioso complotto: sarà comunque troppo tardi, in quanto qualcuno ha ordinato al Sergente Steel di uccidere Nora, forse perché considerata una potenziale minaccia per i suoi piani. L'arma utilizzata per l'uccisione è un busto di marmo raffigurante Giano mediante l'esoscheletro visto a pagina 9. Nella sequenza che mostra le indagini di Question, infine, questi ci narra come si è svolto l'assassinio: si noti come dalla sua ricostruzione dei movimenti di Nora e Steel, questi descrivano un numero 8 attorno al monumento che si trova al centro della stanza.
Pagina 14
Incontriamo qui, per la prima volta, Capitan Atom, nella sua ultima apparizione in ordine cronologico. Il personaggio sta leggendo il fumetto Ultra Comics, fattore di congiunzione di tutti i capitoli di Multiversity e vera e propria arma di distruzione pan-dimensionale. Atom si trova all'interno dell'Acceleratore Particellare, ordigno costruito per volontà dello stesso superumano e del Presidente Harley: questo servirà a spedire Atom al di là del loro universo, in attesa di un suo ritorno, che però non avverrà mai. Nelle parole di Capitan Atom, infine, è Morrison stesso a descrivere la sua "Grande Teoria dei Fumetti", concetto già espresso in altre sue opere e annotazioni.
Pagina 15
In questa pagina, Capitan Atom realizza di essere stato tradito da qualcuno: i quattro scienziati che comandano il Porti Belli (nome in codice dell'Acceleratore) lo "uccidono" aprendo un buco nero all'interno della sua testa.
Pagina 16
In questa sequenza il Sergente Steel uccide i quattro scienziati responsabili della sparizione di Capitan Atom, in modo tale che la notizia non possa essere diffusa: è evidente che anche dietro tutte queste macchinazioni ci sia proprio il futuro Presidente Eden, il quale sembra essere consapevole dei piani di Harley, cercando di fare di tutto per sabotarli. In questa pagina osserviamo il passaggio dal turchese al giallo, come colore di fondo: il giallo rappresenta lo stadio precedente al turchese, quello dell'integrazione e del pluralismo. Stiamo dunque procedendo a ritroso negli stadi della società. La funzione del Sergente Steel nell'ambito di questa storia è assai misteriosa: questi in realtà sembra essere più un agente operativo della Cerchia e l'unico personaggio in grado di operare al di fuori dell'Algoritmo 8. Inoltre, il suo volto non cui sarà mai mostrato.
Pagina 17
Il lettore è qui testimone di un dialogo fra Eve e sua madre, rispettivamente la seconda e la prima Nightshade. Si osservi come la tinta dei capelli della figlia di Eden sia di colore biondo, ulteriore rimando al colore giallo. La pagina, divisa in 12 vignette, si apre e si chiude con la stessa immagine: un cerchio nero su sfondo bianco, che altro non è che il punto sopra la lettera "i" del titolo della rivista che la prima Nightshade sta leggendo seduta sulla sua poltrona. Nell'undicesima vignetta, una goccia di caffè cadrà sulla suddetta rivista, trasformando di nuovo una "S" in un 8. Il dialogo fra le due donne cita chiaramente il rapporto fra Spettro di Seta e la madre in Watchmen.
Pagine 18-19
In questa doppia pagina osserviamo una sequenza che si svolge nel passato presso l'Istituto Pax, con protagonisti Peacemaker e Nora, intervallata nel mezzo dal brutale interrogatorio subito dallo stesso Peacemaker nel presente. Prima di tutto, in questa parte della storia si torna a parlare di Giano, che Nora descrive come "Il guardiano delle porte e dei cancelli dell'Antica Roma", Giano che fu il protagonista dell'ultima storia a fumetti disegnata dal padre del Presidente Harley, Vince Harley. Anche qui ritorna il busto del personaggio, a quanto pare realizzato dalla stessa Nora: il fato sarà assai beffardo per questo personaggio, ucciso da una sua stessa creazione. I due amanti liberano delle colombe dalla gabbia che si trova nell'Istituto (e che a pagina 12 trovavamo vuota). Questa è una scena assai simbolica: le colombe, simbolo della Pax Americana del Presidente Harley, volano libere verso un cielo turchese. Nelle ultime due vignette, scopriremo però che qualcuno le ha uccise mentre erano in volo: si notino le gocce di sangue degli uccelli sospese a mezz'aria a formare un numero 8. Chi le ha uccise? Poco importa: questa vicenda rappresenta il triste presagio del futuro fallimento del piano di Harley.
Pagina 20
Procedendo ancora a ritroso nel tempo, assisteremo all'interrogatorio di un poliziotto corrotto e al soldo del Vicepresidente Eden da parte di Question: ciò dimostra quanto il vigilante sospettasse di Eden anche in passato. L'interrogato è bloccato da una grossa lettera "S" crollata da quella che era un'insegna pubblicitaria: evidente il rimando al numero 8. Anche qui il colore dominate è il giallo.
Pagina 21
Questa è una delle pagine chiave del racconto: qui Question illustra alla sua "vittima" la scala colorimetrica basata sulla teoria dell'esistenza di Clare Graves che aleggia nel corso dell'intera narrazione. Inoltre, dalle rivelazioni del poliziotto corrotto scopriamo oggettivamente l'esistenza di un complotto messo in moto da Eden con l'ausilio del Sergente Steel, che si traduce nell'intenzione (evidentemente riuscita) di rimuovere Capitan Atom dall'equazione così da sabotare definitivamente la Pax Americana.
Pagina 22
Andiamo ancora di più indietro nel tempo per scoprire la formazione originale del super-gruppo Pax Americana, i cui componenti indossano i costumi nella loro prima (e un po' anacronistica) versione. Conosciamo qui il Sergente Lane (riferimento al padre di Lois Lane?): questi potrebbe in futuro divenire proprio il Sergente Steel. Il personaggio porta all'attenzione del gruppo due fumetti: All Star Superman #10 e JLA: Earth 2, entrambi firmati dal duo Morrison/Quitely. Peacemaker, inoltre, menziona la Justice League, cosa che dimostra come i personaggi DC Comics siano in effetti conosciuti (come fittizi) su Terra-4.
Pagina 23
Il neo-eletto Presidente Harley presenta al mondo il suo team di supereroi, parlando anche di come il padre, sognatore e disegnatore di fumetti, abbia influenzato il suo credo. È il 2008 (numero non casuale) e il Presidente utilizza l'idealismo del fumetto supereroistico per dimostrare la superiorità americana, ordinando a Capitan Atom di rimpiazzare le cadute Torri Gemelle con una struttura futuristica costituita da tre torri.
Pagina 24
Le nuove torri si ergono in tutta la loro magnificenza, mentre un folle prova ad attentare alla vita del Presidente: in un battito di ciglia Capitan Atom teletrasporterà il malintenzionato in prigione.
Pagina 25
Facciamo l'ennesimo salto nel passato, in un periodo che si trova chiaramente nello stadio verde (colore predominante della pagina), che sta a rappresentare l'egualitarismo. Troviamo Capitan Atom seduto su una panchina a riflettere sui poteri da poco ottenuti. Probabilmente è questo il momento in cui Atom verrà spedito nel passato, su ordine di Harley, per fornire allo stesso Presidente la soluzione all'Algoritmo 8, nel momento in cui questi aveva 23 anni. Il superumano è chiaramente ancora incapace di gestire i suoi poteri al meglio, come dimostrato dall'incapacità di rimanere saldo al presente e dal trattamento riservato al suo cane Butch, brutalmente ridotto a pezzi, nel tentativo di comprenderne la natura intrinseca.
Pagina 26
Atom ha appena ucciso il suo cane nel tentativo di carpire il segreto dietro l'amore che la bestia provava nei suoi confronti: la soluzione adottata dal metaumano per risolvere il problema, sarà quella di prendere il cane ancora in vita dal passato e portarlo nel presente. Si crea un evidente paradosso temporale, nel quale esistono due versioni dello stesso essere contemporaneamente: esemplare la scena nel quale il redivivo Butch annusa il cadavere di se stesso.
Pagina 27
Qui il Presidente Harley rivela di aver compreso l'Algoritmo 8, "Lo schema che spiega ogni cosa... la struttura nascosta sotto gli occhi di tutti". Ovviamente la pagina è qui divisa in 8 vignette di egual dimensione.
Pagina 28
Questa pagina è forse il cuore pulsante di Pax Americana. Nel momento in cui Harley spiega a Capitan Atom l'Algoritmo 8, il ponte sul quale i due personaggi (e il suo riflesso lungo il corso d'acqua) si trovano assume grandissima importanza: questo sta a simboleggiare il buco al centro della storia, i fori di proiettile che hanno ucciso Harley e suo padre, il buco nero al centro della testa di Atom, il terzo occhio della conoscenza acquisita mediante l'algoritmo. Si noti inoltre la presenza della colomba che mangia un insetto di colore giallo: questa è una metafora che simboleggia l'omicidio di Calabrone, ucciso da suo figlio, il futuro Presidente Harley.
Pagina 29
Harley mostra ad Atom una copia de Il Maggiore Max incontra Giano, l'Uomo Ubiquo, ultimo fumetto disegnato da suo padre. Qui finalmente il Presidente svela al superumano le sue intenzioni future: "Sei quello che l'America stava aspettando. Solo un supereroe può fare cose impossibili. Solo un supereroe può riportare in vita il Presidente. Solo un supereroe può redimere il criminale dei criminali e ristabilire la simmetria in un mondo spezzato". Atom fa inoltre riferimento all'anello indossato da Harley, quello con il numero 8. "Sai che non è solo un numero. Serve a ricordarmi quando e dove ho visto per la prima volta lo schema e il suo significato".
Pagine 30-31
Ci troviamo nuovamente in un passato ancora più remoto. Il Presidente questa volta è Bush, e un terrorista è pronto a far saltare in aria la Casa Bianca. Spetterà a Peacemaker sventare l'attentato: dietro questo salvataggio c'è sempre Harley, il quale per primo aveva intravisto le potenzialità dei supereroi.
Pagine 32-33
Continua e si conclude il salvataggio di Peacemaker, in una doppia pagina che ci mostra a pieno il talento di Quitely. "Il vostro mondo finisce oggi", esclama infine Harley: è ufficialmente iniziata l'era dei supereroi di Terra-4.
Pagina 34
Torniamo di colpo nel presente, all'interrogatorio di Peacemaker. In contrapposizione con l'affermazione della pagina precedente, qui il Presidente Eden dichiara: "Tu, e quelli come te, siete finiti. Cancellati. Grazie a te". Enigmatica anche la scena nella quale Peacemaker, alla domanda di Eden sull'identità di colui dal quale doveva salvare il mondo, punta le dita a mo' di pistola, indicando lo stesso Eden. Alla fine, l'eroe ha compreso l'identità del nemico, dietro il quale si nasconde, con ogni probabilità, la Cerchia. Nella vignetta finale della pagina, che ci mostra un flashback del passato, abbiamo conferma che sia Peacemaker che Nora erano a conoscenza del piano di Harley e che la sua morte doveva rappresentare la catarsi definitiva per aver assassinato il padre, così che il "criminale dei criminali" ricevesse la giusta punizione, cosa che avrebbe potuto ristabilire la simmetria del mondo.
Pagina 35
Viaggiamo ora ancora di più nel passato, allo stadio blu, quello del pensiero razionale. Assistiamo all'ennesimo interrogatorio di questa storia, condotto da Question e Blue Beetle ai danni di un tossicodipendente. Oltre ad assistere alla brutalità di Question, abbiamo qui una precisa dimensione della differenza ontologica fra i due personaggi, con il primo che rimprovera al secondo di aver utilizzato una grande quantità di denaro per costruire la sua astronave, anziché devolvere quei fondi ai bisognosi. Inoltre, sappiamo che già allora Question stava investigando per risolvere il mistero dietro la scomparsa di Calabrone.
Pagina 36
Osserviamo il giovane Harley seduto di fronte alla tomba del padre da lui ucciso. Il tempo scorre e attraversa gli stadi dal porpora (pensiero magico), al rosso (potere) fino a giungere al blu. La razionalità è finalmente raggiunta dal personaggio, fortemente turbato dal gesto da lui compiuto, nel momento nel quale gli si manifesta accanto Capitan Atom, che gli rivela l'esistenza dell'Algoritmo 8 e, sostanzialmente, il suo futuro: ora Harley sa cosa dovrà fare per espiare il suo peccato e salvare il mondo. Si noti come la posizione delle lancette dell'orologio posto in cima al campanile alle spalle del personaggio formi, sovrapponendo le vignette, il simbolo della pace.
Pagina 37
Questa pagina è una metafora del cambiamento avvenuto all'interno della mente di Harley, che passa da uno stato di totale confusione, quasi follia, a quello di razionalità, ordine e consapevolezza. Questo passaggio è rappresentato dalle vignette stesse, dapprima disordinate e caotiche, poi via via maggiormente regolari. Harley ha avuto evidentemente quella che è una vera e propria epifania.
Pagine 38-40
Siamo alla conclusione, simboleggiata dal colore beige, quello dello stadio dell'infanzia, a sua volta caratterizzata dal senso di sopravvivenza e di autodifesa, le quali sono le emozioni che pilotano le azioni del piccolo Harley, che, avvertendo la presenza di un estraneo in casa sua, reagisce sparando a bruciapelo a quest'ultimo, proprio al centro della faccia, fra gli occhi. Ritorna qui la gabbia con le colombe al suo interno, le cui piume si macchiano del sangue di Vince Harley, a simboleggiare la perdita dell'innocenza di suo figlio. Nella vignetta finale, il bambino rimuove la maschera dal volto dell'intruso, scoprendo che si trattava di suo padre. La stessa maschera si accartoccia su se stessa, formando un numero 8, con il foro del proiettile al centro 8 (simbolo del terzo occhio sopracitato). È questo il primo momento nel quale Harley incontra quel simbolo che lo ossessionerà per tutta la vita, iniziando a comprendere la natura stessa della sua realtà, vincolata all'Algoritmo 8.
Fonte: Comics Alliance