David di Donatello 2022: nell'anno più complicato, il cinema italiano ha dato il segnale migliore
In gara c'era un numero record di grandi film, qualcuno doveva uscire David in questo 2022 e su questo si è misurato cosa pensa l'industria
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Contrariamente agli Oscar e a quanto poteva essere temuto infatti qui un film Netflix, uscito in sala, ha vinto il premio più importante. Certo l’essere stato il designato italiano agli Oscar ed essere arrivato fino alla nomination ha sicuramente aiutato la percezione comune di un film importante, ma non era scontato. L’industria italiana non ha nessuna acrimonia contro la piattaforma.
Idem dicasi per Ariaferma, premiato bene per la sceneggiatura e per il miglior protagonista (Silvio Orlando) e basta.
È un buon segnale di cambio di mentalità tra i votanti, e lo si vede soprattutto da una categoria minore come il premio per la miglior regista esordiente. Il fatto che il pur buon Il cattivo poeta abbia perso davanti a Piccolo corpo di Laura Samani è molto indicativo. Perché il primo è, di nuovo, un film tradizionale che celebra una grande figura italiana con un grande attore ad interpretarla, un classico della premiazione facile, il secondo invece un film strano, fintamente contadino, in realtà fantasy nell’animo, che ha pochi punti di riferimento e una grande capacità di fare cinema. Non era scontato davvero che fosse questo il vincitore e che le sue doti fossero apprezzate più di quelle più in vista e consuete di Il cattivo poeta.
Non tutto ovviamente è stato perfetto, rimangono diverse storture difficili a spiegarsi. Com’è possibile che un film complicatissimo dal punto di vista dell’azione come Freaks Out non fosse nemmeno nominato per il miglior montaggio quando avrebbe dovuto vincerlo? Perché quella categoria l’ha vinta un documentario con interviste, di certo un lavoro lungo e difficile ma non superiore agli altri candidati? Alla stessa maniera come mai sempre Ennio ha vinto miglior sonoro, quando c’era in gara quel delirio di sonoro gestito benissimo che è Freaks Out, ma pure Ariaferma tutto girato in ambienti ampi e non facili da registrare?
E rimane anche qualche amarezza come la sconfitta di America Latina nelle comunque poche categorie in cui era stato nominato (Elio Germano come miglior attore era un premio molto plausibile per quanto difficile avendolo vinto l’anno prima con Volevo nascondermi).