Dance of Death: Du Lac & Fey, misteriosi omicidi nell'Inghilterra vittoriana - Hands-on
La nostra prova di Dance of Death: Du Lac & Fey, avventura investigativa dalle interessanti premesse narrative
Durante la storia ci immergeremo in un contesto sociopolitico dal retrogusto piuttosto contemporaneo, nel quale la società è corrotta e misogina e la sfera intima degli abitanti di questo universo viene innaturalmente messa da parte, facendo prevalere la fallacia dei mezzi di comunicazione e il capovolgimento dei valori sani e positivi. Tra suoni e colori caratteristici della Londra vittoriana di due secoli or sono, abbiamo dato un’occhiata a tre capitoli in versione beta: The Right Path, Who is Jack? e Dutch Courage. Il gameplay è caratterizzato da una costellazione di dialoghi e icone da cliccare, per far sì che i nostri protagonisti dichiarino gli indizi che stanno rilevando man mano, inseriti successivamente in un apposito menù. Nota caratteristica è la possibilità di parlare con gli animali quando controlliamo Morgana, che può assumere sotto spoglie canine, e di interrogare gli umani guidando Lancillotto.
"Durante la storia ci immergeremo in un contesto sociopolitico dal retrogusto piuttosto contemporaneo"Il gioco ha meccaniche tutto sommato classiche per il genere, ma la godibilità complessiva dell'esperienza è danneggiata da alcune problematiche, che ci auguriamo verranno risolte prima al lancio. Il movimento dei personaggi risulta a volte impreciso, alcune volte si fa fatica anche solo a entrare in un edificio; per procedere da un ambiente all’altro o semplicemente per compiere delle azioni occorre cliccare su icone a comparsa, ma queste talvolta spuntano con un po’ di ritardo, e un leggero delay è avvertibile anche nello scorrimento dei dialoghi. Il gioco ha uno stile visivo morbido, quasi cartoon, abbastanza efficace nel tratteggiare i personaggi (Lancillotto ha una certa somiglianza con Benedict Cumberbatch, tra le altre cose volto dell’investigatore britannico per eccellenza nella serie Sherlock), ma a livello di pura tecnica evidenzia problematiche nelle animazioni e nei dettagli di personaggi e ambientazioni. Poco funzionali, a causa di un stile forse troppo barocco, con scritte in oro dal font non pulitissimo, i menù, problematica non da poco, visto il genere di appartenenza. Ad accompagnare le indagini una colonna sonora non particolarmente memorabile e un po' ripetitiva, ma anche un doppiaggio che si fregia di un perfetto inglese britannico, perfetto per innalzare il livello di immersione.