Dai comics al piccolo schermo: andata e ritorno - Green Arrow vs. Prometheus

Green Arrow contro Prometheus: analizziamo l'avvincente scontro tra i due personaggi sia nella sua declinazione televisiva che a fumetti

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Arrow 5x09La quinta stagione della serie TV Arrow ha (parzialmente) risollevato le sorti dello show con protagonista il celebre supereroe Freccia Verde, che ha origine nei fumetti DC Comics. Buona parte del merito di questo discreto successo - oltre alla scelta degli showrunner di riportare la storia a radici più urbane e grounded - è senza dubbio da imputare al main villain di questa stagione, dal nome in codice di Prometheus.

Sotto la maschera del criminale, un normale uomo senza superpoteri o abilità magiche (sì, il riferimento è al pessimo Damien Darhk), abbiamo scoperto esserci Adrian Chase, il Procuratore Distrettuale di Star City, con il quale il sindaco Oliver Queen aveva stretto un solido rapporto di collaborazione politica, prima di apprendere quale fosse la sua reale natura. Ma cosa ha saputo rendere Prometheus uno dei villain migliori dell'Arrowverse, nonostante si tratti di un comune mortale? Proprio la sua mortalità, la sua natura umana, che, partendo da un trauma ben radicato nel passato di un'infanzia evidentemente difficile, gli ha fatto intraprendere un sentiero verso il "lato oscuro". Prometheus è un avversario forte e credibile proprio perché la sua psiche si è infranta contro un muro di dolore, e il cui grido non è stato davvero udito da nessuno.

La scintilla che ha fatto esplodere fragorosamente la follia già insita della mente di Adrian Chase è stata l'apprendere dell'omicidio del suo malavitoso padre, Justin Claybourne, per mano del vigilante incappucciato apparso in città poco più di quattro anni prima, e che poi il mondo avrebbe conosciuto dapprima come Arrow e poi come Green Arrow. Da quel momento, Chase ha dato inizio a un cammino di vendetta silenzioso e assolutamente programmatico, reso incrollabile dalla natura personale dello stesso. Prometheus è un villain pericolosissimo proprio perché subdolo e motivato da quel desiderio malato di giustizia che a volte può scatenarsi nella mente di un uomo quando gli viene portato via qualcuno a lui caro, e le pagine di cronaca sono piene di questi casi, purtroppo molto reali e frequenti. Chase non vuole conquistare il mondo, non cerca il potere, il denaro, la gloria, ma vuole semplicemente distruggere, mattone dopo mattone, colui che gli ha portato via la flebile ma pur sempre presente speranza di poter avere finalmente un padre nella sua vita. E per fare ciò, Chase ha studiato e atteso, apprendendo tutto il possibile sull'Arciere di Smeraldo - arrivando persino a dedurne l'identità segreta - e seguendo lo stesso percorso d'allenamento a cui anni prima si sottopose Oliver Queen, così da farsi trovare pronto quando si fosse presentato il momento.

A rendere ulteriormente affascinante un villain come Prometheus c'é inoltre proprio il suo rapporto con Green Arrow: tra i due infatti ci sono parecchie similitudini. Adrian Chase rappresenta infatti una versione brutale di Oliver Queen, tutto quello che il secondo era o meglio avrebbe potuto essere, se non avesse avuto quell'ancora morale rappresentata dai suoi familiari, amici e alleati, che gli ha permesso di uscire da quel buco nero in cui stava andando alla deriva, consentendogli di incamminarsi lungo il difficile "cammino dell'eroe". Uno degli obiettivi di Prometheus è proprio quello di strappare al suo avversario la sua ancora, tutti coloro che ama e che lo amano, così da scatenare quel mostro che Oliver tiene difficilmente a bada sin dal suo naufragio sull'isola di Lian Yu e che negli anni prima del suo ritorno a Star City ha avuto modo di liberare più di una volta. Chase vuole che Queen torni a uccidere come faceva in passato, e che ammetta che fare ciò gli piace poiché nella sua più recondita ma reale natura. Il piano messo in moto da Prometheus si è rivelato essere complesso e studiato alla quasi perfezione, tanto che il Team Arrow ha dovuto perdere molte battaglie prima di poter vincere, e a caro prezzo, la guerra. La quinta stagione di Arrow ha infatti saputo rivelare molte sorprese, specie nel momento in cui per i protagonisti sembrava ci fosse la vittoria all'orizzonte, costringendoli a vivere una sfida lunga e difficile, che li ha portati più volte sull'orlo del baratro, e che potrebbe persino essere costata la vita a qualcuno (ma per questo dovremo attendere l'inizio della sesta stagione). Alla fine di quest'annata, Chase è morto suicida, ma anche questa fine era sostanzialmente nei piani di un uomo a suo modo di vedere senza più nulla da perdere, desideroso solo di trascinare con sé nel suo oceano di rabbia e dolore colui che riteneva essere responsabile della sua condizione. Prometheus è quindi un villain umano nella sua follia, ma incredibilmente capace di rimanere lucido nell'attuare la sua vendetta: onestamente, esistono pochi uomini più pericolosi di quelli appartenenti a questa categoria.

Cry For Justice 01L'entusiasmante sfida tra Freccia Verde e Prometheus è andata in scena anche qualche anno fa sulle pagine dei fumetti DC Comics, nella miniserie Justice League: Cry For Justice (2009-2010) di James Robinson e Mauro Cascioli, la cui conclusione porta Oliver Queen a un punto di non ritorno abbastanza diverso da quello visto di recente in Arrow. Prometheus, personaggio creato da Grant Morrison e Armie Jorgensen sulle pagine dello speciale New Year's Evil: Prometheus #1 (1998) nasce come come avversario prevalentemente di Batman, un villain dotato di grande intelletto e genio tattico e munito di un'armatura tecnologicamente avanzatissima che gli consente di replicare qualsiasi tecnica di combattimento.

L'apice della carriera criminale di Prometheus giunge nella suddetta miniserie, in cui combatte contro tutta la Justice League, tenendo testa agli eroi più potenti e abili dell'Universo DC. In Cry For Justice, il villain mette in atto uno studiatissimo piano che porta dapprima alla morte di alcuni eroi minori - Freedom Beast, Gloss e Tasmanian Devil - e al ferimento di altri - Flash (Barry Allen) e Batwoman - e poi ancora alla distruzione di intere città, tra cui Star City (e in questa tragedia perde la vita anche la giovane figlia di Roy Harper, braccio destro di Oliver Queen). Nonostante Prometheus riesca a giungere a una sorta di tregua con la Justice League, nel momento in cui crede di averla fatta davvero franca, trova ad aspettarlo proprio Freccia Verde, che senza pensarci un attimo e con la massima determinazione possibile, lo uccide a sangue freddo, piantandogli una freccia in fronte da distanza ravvicinata. È così che Oliver da un lato mette fine alla minaccia rappresentata dal criminale e dall'altro vendica tutti coloro che ha ucciso. Tale gesto ha poi ovviamente delle gravi conseguenze - perché un eroe non può uccidere, o perlomeno non così - che lo portano a essere allontanato dai suoi amici e colleghi, oltre che dalla donna che ama, Black Canary, evento che vede poi Freccia Verde ritornare a una forma di vigilantismo più primordiale, avvicinandolo fortemente alla figura di Robin Hood alla quale il personaggio è dichiaratamente ispirato.

È interessante, dunque, scoprire come il duplice scontro tra Freccia Verde e Prometheus - sulle pagine dei fumetti e sul piccolo schermo - abbia portato a due esiti sostanzialmente opposti e dicotomici, elemento che dà ulteriore lustro agli showrunner di Arrow, che hanno saputo liberamente ispirarsi alla fonte originale dei loro personaggi, riuscendo però a dar vita a un adattamento avvincente quanto originale.

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