Da Baby Herman a Baby Boss, l’eterno ritorno del marmocchio geniale
Da Baby Herman a Baby Boss, il cinema si è spesso divertito a raccontare le vicende di piccoli e risoluti protagonisti ancora intenti a gattonare
Mai come in questi casi sottovalutare astuzia e furbizia dei piccoli e sdentati protagonisti può portare a risultati potenzialmente catastrofici, a inghippi assolutamente imprevedibili nonché, spesso, a situazioni paradossali e terribilmente comiche.
E mai come in questi casi, è rilevante la tenera età dei marmocchi in questione. Se spesso in passato è stato divertente vedere giovani protagonisti prendersi gioco di adulti pieni di boria e convinti di averla vinta con facilità (“È un bambino, e i bambini sono stupidi!” esclamava Marv in Mamma Ho Perso l’Aereo), una parte importante del cinema contemporaneo sembra invece spostare nuovamente l'umorismo situazionale sulla primissima infanzia e privilegiare animali domestici e bebè pronti a beffarsi, all’occorrenza, di padroni e genitori.
Il pupo ha la soluzione in tasca
Tra gli esempi più riusciti dei “Baby Boss” del passato c’è sicuramente Baby Herman di Chi ha incastrato Roger Rabbit. Nel film di Zemeckis è uno dei cartoni impiegati nella Hollywood del 1947 e collabora con Roger in diversi corti nei quali interpreta, per l'appunto, un grazioso bebè. Dietro le quinte, tuttavia, ha la voce di vecchio lupo di mare e un’indole da dongiovanni. È lui a insistere con Eddie Valiant sull’idea che Marvin Acme abbia lasciato in eredità Cartoonia ai suoi adorati cartoni. Sul set è assolutamente burbero e insofferente nei confronti di Roger, ma conosce il valore della lealtà e, quando il coniglio finisce nei guai, è pronto a prendere le sue difese. Occhio però a privarlo del suo adorato sigaro: non reagisce in maniera altrettanto adulta.
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Talvolta, le innate e sconosciute potenzialità del pargolo rimangono sopite o misteriose fino al momento del bisogno. All'occorrenza, il piccolo eroe può rivelarsi, a tutti gli effetti un supereroe a pieno titolo. Gli adulti, in questo caso, non possono che assistere a un'inaspettata fuoriuscita di potenzialità pronte a decretare la salvezza di tutti. È il caso di John "Jack-Jack" Jackson Parr ne Gli Incredibili - Una normale famiglia di Supereroi: piccolo nella stazza, ma grande nei poteri, il marmocchio del film di Brad Bird è un tipo tosto con il quale è bene non scherzare. Capace di mandare in crisi tanto la baby-sitter che il villain di turno, Jack-Jack è la prova vivente che l'età è spesso la più ingannevole delle apparenze nel valutare chi mettersi contro.
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Tra i piccoli e risoluti protagonisti del grande schermo occupa un posto di rilievo Bennington Austin "Bink" Cotwell Jr. di Baby Birba - Un giorno in libertà, prodotto da John Hughes nel 1994. È lui a dare non poco filo da torcere a Joe Mantegna, Joe Pantoliano e Brian Haley, tre sgangherati ladri che sperimentano le malaugurate conseguenze del requisire il piccolo rampollo per chiedere un riscatto multimilionario. L'idea, in effetti, è quella di ricreare un vero e proprio cartone animato in live-action, con i tre villain praticamente immortali nonostante una cascata ininterrotta di mirabolanti sfortune alla Will Coyote. Il piccolo protagonista, di fatto, è un pretesto per mettere in moto le capacità istrioniche dei tre, pronti a dare vita a un fiume di gag paradossali tra funambolici inseguimenti e caccia al pargolo.
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E tra i più riusciti interventi risolutori da parte di piccoli eroi, ancora intenti a gattonare, è impossibile non menzionare il gran finale di Pubert Addams ne La Famiglia Addams II, diretto nel 1993 da Barry Sonnenfeld. L'ultimo arrivato in casa Addams consente alla combriccola di adorabili freak di sbarazzarsi della perfida Debbie riportando, finalmente, un po' di sana armonia nella crepuscolare famigliola:
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Tra i piccoli boss che occupano un posto importante nella celluloide c’è sicuramente il Mikey di Senti chi Parla. Ascoltando i suoi pensieri, che in italiano hanno la voce di Paolo Villaggio, lo seguiamo alla ricerca dell’uomo giusto per Kirstie Alley. Il piccolo individua immediatamente John Travolta come il candidato ideale. Ancora una volta, in mezzo a tante opzioni poco fattibili, il marmocchio ha sempre avuto la soluzione in tasca. E il piano di portare la mamma alle nozze con un papà ideale è degno di un piccolo boss di prim'ordine.
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Gli esempi, naturalmente, potrebbero continuare. Dal terrificante Bôh de La Città Incantata (“Gioca con me o ti spezzo il braccio”) fino a Maggie Simpson, i piccoli che mostrano o dimostrano caratteristiche e doti eccezionali o fuori dal comune hanno avuto, e continuano ad avere, un grande appeal sul pubblico per la loro capacità di essere tanto distanti quanto vicini alla realtà. Talvolta le grandi capacità dei piccoli, chiaramente amplificate fino all’inverosimile o costruite a tavolino, sono in effetti un ottimo veicolo per mettere in luce quanto poco lungimirante e scontato sia il nostro comportamento verso di loro. Se ricordate com’era il mondo visto dal basso, quando pressoché chiunque doveva chinare il capo per rivolgersi a voi, non è poi tanto male vedere elevato al cubo il riscatto di chi spesso ha dovuto correre prima ancora di iniziare a camminare.
E per il momento, il botteghino sembra gradire e restituire soddisfazioni. Dopo aver stupito tutti in apertura, Baby Boss non ha accusato la concorrenza de I Puffi: Viaggio nella Foresta Segreta. Complessivamente il film d’animazione ha già incassato nel mondo ben 293 milioni di dollari.
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Ecco la sinossi ufficiale:
Dreamworks Animation e il regista di Madagascar vi invitano a conoscere il più insolito dei bambini. Il protagonista del nuovo film della Dreamworks “Baby Boss”, porta sempre il vestito e ha la voce e l’ironia di Alec Baldwin. Baby Boss è la divertentissima storia di una famiglia che si trova a dare il benvenuto al piccolo nuovo arrivato, il tutto raccontato dal punto di vista di un delizioso e inaffidabile narratore: un divertente e fantasioso bambino di 7 anni di nome Tim. Il nuovo film Dreamworks Baby Boss vi insegnerà l’importanza della famiglia in modo impertinente e indimenticabile in questa imperdibile commedia per ogni età.
Diretto da Tom McGrath, Baby Boss è uscito il 20 aprile nelle nostre sale.