Crime Week: vi raccontiamo tutto sulla settimana delle première
La nuova rubrica che vi racconta la settimana delle serie crime
Lucifer
Mamma Charlotte (Tricia Helfer) è fuggita dall'Inferno e Lucifer e Amenadiel sono sulle sue tracce, nonostante la poca fortuna. Chloe, ha in mano la chiave per scoprire finalmente la verità su sempre più frustrato Lucifer - campione di sangue prelevatogli quando gli hanno sparato - il quale continua a dire a tutti, non creduto, di essere il Diavolo. preoccupato dalla possibilità che la Polizia di Los Angeles entri in possesso di un campione di sangue demoniaco, Amenadiel decide di risolvere la situazione, convoca Chloe e le racconta una commovente storia sulla difficile infanzia sua e del fratello, in seguito alla quale Lucifer ha deciso di costruirsi questo personaggio "incorreggibile ed invincibile" per allontanare i suoi tristi ricordi. Nonostante Chloe, dicendo a Lucifer di aver parlato con il fratello e di non avergli creduto, deciderà - misteriosamente - di gettare il campione di sangue senza analizzarlo. Nella première fa anche il suo debutto il nuovo personaggio di Ella Lopez (Aimee Garcia), spumeggiante agente della scientifica, cattolica, che - non a caso - scambierà proprio con Chloe qualche opinione sull'esistenza effettiva del Diavolo o sull'uso del personaggio come "metafora" per rappresentare il male. Nonostante la preoccupazione per la fuga della madre (che comparirà alla sua porta negli ultimi minuti dell'episodio) e il pensiero fisso che lei gli stia dando la caccia ucciderlo e vendicarsi di averla tenuta prigioniera all'Inferno, Lucifer resta sempre Lucifer e, come nella prima stagione, dà il meglio di sé quando è in seduta con la dottoressa Linda Martin, alla quale così racconta la storia della propria famiglia:
Lucifer: C’era una volta un ragazzo che incontra una ragazza. Si innamorano e fanno sesso. L’unico problema era che erano esseri celestiali e quel momento quindi creò l’universo.
Linda: Il Big Bang?
Lucifer: Non hai mai capito quanto fosse appropriato questo nome fino ad oggi, vero?
https://www.youtube.com/watch?v=xzoT3nJLsko
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Blindspot
Con un annunciato colpo di spugna, lo showrunner Martin Gero dà inizio alla seconda stagione dello show campione di ascolti della NBC rivelando quasi tutti i principali misteri che erano stati al centro della stagione precedente. Jane Doe (Jaimie Alexander), tenuta prigioniera e torturata per mesi in un covo segreto della CIA riesce a fuggire, ma viene presto catturata dalla sua vecchia squadra ora capitanata da Kurt Weller (Sullivan Stapleton) con l'aiuto di Nas Kamal (Archie Panjabi) nuovo ingresso nella serie e membro della Zero Division, un dipartimento segreto della NSA. Kurt è ancora sconvolto dalla scoperta che Jane non è la sua amica di infanzia Taylor Show che il padre di lui ha confessato di aver ucciso in punto di morte. La nostra eroina tatuata, nelle mani di quelli che ha, a lungo, considerato i suoi unici amici ed alleati, confessa tutto quello che le è successo lo scorso anno a partire dalla morte di Mayfair per finire con l'uccisione di Oscar. Nas Kamal le propone di infiltrarsi per l'FBI all'interno di Sandstorm, il gruppo terroristico deciso a far crollare l'ordine costituito del paese che l'ha tenuta sotto scacco lo scorso anno, al cui comando si trova la misteriosa figura di nome Shepherd. Jane accetta e, grazie a questo nuovo piano, scoprirà tutta una serie di sconvolgenti verità.
Shepherd (Michelle Hurd) è una donna e le rivela di essere sua madre adottiva, il suo vero nome è Alice Kruger e Shepherd, un membro dell'esercito americano, l'ha salvata dalla morte dopo che un'organizzazione anti-apartheid sudafricana ha ucciso la sua famiglia e l'ha rapita con lo scopo di trasformarla in una sorta di super-soldato. Nello stesso "orfanotrofio" da cui Jane è stata salvata e prelevata, viene ritrovato anche Roman, un giovane che fa parte di Sandstorm e che Shepherd le presenta come suo fratello, annunciandole che i nomi che ha dato loro una volta rientrati negli Stati Uniti per aiutarli a dimenticare i traumi subiti nel passato sono Roman e Remi. Nonostante Jane si sia fatta sparare pur di darla a bere ai membri di Sandstorm e riuscire a convincerli che è ancora dei loro, Shepherd non sembra cadere nel tranello e dimostra di avere dubbi sulla fedeltà della sua figliol prodiga rivelando a Roman di avere una talpa all'interno dell'FBI, qualcuno tra Kurt, Patterson, Reade, Zapata, il dottor Borden, il direttore Pellington e Nas Kamal che potrà usare in caso di necessità.
Sul fronte Jeller, la ship Jane/Weller, le cose non vanno benissimo e tra i due c'è una certa freddezza, entrambi si sentono traditi l'uno dall'altra, ma ciò non toglie che i sentimenti che provano sono ancora lì, come uno scomodo pachiderma che si aggira in una cristalleria. A complicare le cose, inoltre, arriva anche la ex di Weller a rivelargli di essere incinta e a dirgli che, pur non volendo tornare insieme con lui, se vorrà, potrà sempre fare parte della vita di suo figlio, anche se Kurt - considerato il rapporto malato che ha avuto con il suo stesso padre - non sembra dell'idea di mettere su famiglia.
Nel secondo episodio, andato in onda mercoledì 21 settembre, viene invece rivelato cosa cosa fosse Orion, più volte menzionato nella prima stagione, una gruppo di militare creato dalla CIA per occuparsi di missioni illegali e segrete che nemmeno i Navy Seal potevano affrontare, gruppo di cui Jane è l'unica superstite, nonché scomoda testimone. E come può procedere questa stagione, con una Jane/Taylor/Alice/Remi, ex componente di Orion e di Sandstorm infiltrata all'interno dell'FBI, che - a sua volta - viene mandata dall'FBI a spiare Sandstorm, senza sapere che la stessa ha una talpa nell'FBI che può scoprire il suo gioco? Ve lo possiamo dire noi: male! Ma che stagione ci aspetta con queste premesse!
https://www.youtube.com/watch?v=vrjcvzSoxaY
La seconda stagione di Blindspot va in onda negli Stati Uniti ogni mercoledì su NBC.
Chicago P.D.
La première della quarta stagione di Chicago P.D. dal titolo "The Silos" affronta il caso di un padre che perde il figlio ucciso da uno spacciatore e con Henry "Hank" Voight (Jason Beghe) che deve ancora superare la morte del figlio, la scelta degli autori non è certamente casuale. Ma il vero nodo della puntata non riguarda tanto la soluzione del caso in se stesso, che porterà comunque conforto alla famiglia della giovane vittima, quanto la moralità del protagonista della serie. Gli spettatori sanno che Hank ha ucciso a sangue freddo l'omicida di suo figlio e che Erin Lindsay (Sophia Bush) è a conoscenza di questo fatto, come faranno i due - quindi - a continuare a fare il proprio lavoro quando condividono un segreto tanto pericoloso? la scomparsa dell'assassino del figlio di Voight, inoltre, diventa un problema del dipartimento della Polizia quando di scopre che il Comandate sta cercando di convincere Erin a consegnare loro Voight, raccontando quello che sa. la tensione tra i due, per tutto l'arco dell'episodio si fa quasi insopportabile fino a che il Comandante, non porterà Hank sul luogo in cui ha seppellito l'assassino di suo figlio e gli chiederà di confessare prima di mettersi a scavare e trovare le prove che lo incastreranno per sempre. Voight rifiuta di parlare e quando, con sua stessa grande sorpresa, il corpo non verrà ritrovato si presenta a casa di Lindsay per ringraziarla di averlo salvato, rivelando così che - per tutto il tempo - la giovane non aveva che cercato una soluzione per salvare l'uomo a cui deve la vita. Ma quali ripercussioni avranno queste scelte? Che Hank sia un poliziotto dai metodi piuttosto violenti si sapeva, ma come affronterà l'essere un membro delle forze dell'ordine con un omicidio sulla coscienza? E davvero Lindsay scorderà di aver pagato un pegno tanto alto per ricambiare quanto Hank ha fatto per lei? Riuscirà a convivere con questo peso?
La quarta stagione di Chicago P.D. va in onda negli Stati Uniti ogni mercoledì su NBC.
Law & Order: SVU
Nonostante i suoi tanti anni sulle spalle, Law & Order: SVU continua a mantenere ottimi ascolti e questa diciottesima première non ha fatto eccezione, probabilmente perché, come sempre più spesso capita, il pubblico tende a premiare quegli show che hanno il coraggio di affrontare temi attuali e non sempre facili da trattare. Nell'episodio dal titolo "Terrorized", Olivia e la sua squadra, partendo da un semplice caso di apparente negligenza nei confronti di un minore, si ritrovano catapultati in un'indagine contro il tempo per evitare un attacco terroristico ai danni della città di New York. In 45 minuti vengono affrontati molti - forse troppi - temi, tra cui, oltre a quelli citati, anche il problema delle compagnie telefoniche che rifiutano di sbloccare i telefoni di persone sospettate di infrangere la sicurezza nazionale, un problema che, non a caso, è stato portato agli onori della cronaca proprio quest'anno per una situazione non dissimile da quella descritta nella serie. Per aggiungere ulteriore carne al fuoco, gli autori hanno anche pensato di rendere una delle persone accusate di far parte di una cellula terroristica, una vittima di abusi: la donna in questione, Ana, sotto la minaccia di uccidere il proprio figlio e dopo aver subito continui maltrattamenti e stupri, viene costretta a diventare di fatto parte di una cellula terrorista. Parte dell'episodio è quindi dedicata al problema morale se considerare Ana vittima o carnefice. Un episodio ricco di eventi, con il ricordo della morte di Mike Dodds - avvenuta alla fine della scorsa puntata - che aleggia nell'aria per tutto il tempo, nonostante la squadra sia messa alla prova dalla difficoltà del caso. Un buon inizio, premiato da ottimi ascolti; fino a che la serie continuerà a trattare temi tanto importanti e "reali," potrà tranquillamente superare indenne anche questa 18^ stagione.
La diciottesima stagione di Law & Order: SVU va in onda negli Stati Uniti ogni mercoledì su NBC