Crime Week: la prima stagione di Lethal Weapon si conclude con un finale da manuale

La nostra analisi sui nuovi episodi di Criminal Minds, Chicago Justice e del finale di stagione di Lethal Weapon

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Spoiler Alert
Criminal Minds 12x16 Assistance Is Futile
Lo psicopatico di puntata questa settimana è un uomo chiamato Bone Crusher, che rapisce le sue vittime e si diverte a torturarle spaccando loro le ossa nei modi più dolorosi possibili, ciò che distingue la storia di Danny White da quella dei soliti assassini a cui il BAU dà la caccia, è però che il "soggetto ignoto" non resterà tale molto a lungo, perché la madre Miranda (la guest star Tatum O'Neal), dopo aver trovato il diario del figlio ed aver capito che potrebbe essere il killer che l'FBI cerca, si reca da loro per denunciarlo. Così scopriamo che il piccolo Danny aveva avuto problemi a socializzare con gli altri fin dall'abbandono del padre, avvenuto quando era ancora piccolo, e che per aiutarlo Miranda aveva pensato bene di somministrargli dell'ecstasy che pur avendolo apparentemente sollevato dai suoi problemi, ha in realtà contribuito a renderlo l'assassino in cui si è trasformato da adulto. Il capitolo di Danny, pur concludendosi bene per la sua ultima vittima che viene salvata dalla squadra all'ultimo minuto, non avrà un lieto fine per lui, che pur di non finire nella mani dell'FBI, sceglierà il suicidio. Chi non se la cava meglio è Spencer, sempre rinchiuso in prigione, che riceve la visita di JJ, la quale si rende di quanto Reid rischi la vita in quel posto e tutto perché non riesce a seguire i consigli del suo nuovo amico Shaw, il quale gli suggerisce di rendersi il più invisibile possibile, una condizione che si rivela particolarmente difficile quando il senso di giustizia di Spencer entra in gioco e lo spinge a ficcare il naso in questioni pericolose, tanto che l'episodio si conclude con il giovane agente che viene brutalmente aggredito nella sua cella. Se la caverà? La risposta, ovviamente, è sì, la speranza anzi è proprio che un giudice comprensivo si renda casomai conto di quanto pericoloso sia tenerlo in un carcere e accetti di rilasciarlo su cauzione per evitare che arrivi morto al processo.

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Chicago Justice 1x04 Judge Not
Siamo solo alla quarta puntata di questa nuova serie, eppure Chicago Justice sta già dimostrando di essere di fatto un degno successore di Law & Order, cosa che non dovrebbe sorprendere considerato che le serie sono state concepite dalla stessa mente, affrontando casi attuali e soprattutto non banali. Nella puntata di questa settimana, per esempio, assistiamo ad una versione riveduta e corretta di quello che è stato un caso di cronaca molto discusso e la cui eco è arrivata fino a noi: la condanna a soli cinque mesi dello studente di Stanford Brock Turner, reo confesso stupratore. In questo caso la vittima è infatti un giudice dall'impeccabile reputazione, colpevole - secondo l'assassino - di aver condannato lo stupratore dell'ex moglie a soli 6 mesi di prigione, una conclusione a cui gli investigatori di Stone, Laura ed Antonio, arriveranno non senza poche tribolazioni ed un caso che metterà alle strette Peter e soprattutto il suo rapporto di fiducia con l'assistente procuratrice di stato Anna Valdez. E questo sarà un aspetto centrale dell'episodio e forse anche la parte della trama trattata con meno cura, più che altro per la sua conclusione che lascia quantomeno perplessi. Anna infatti verrà fin da subito estromessa dal caso per la sua relazione personale con la vittima, una relazione che non verrà mai chiarito se sia o meno di natura sentimentale, nemmeno quando Peter Stone glielo chiederà espressamente. Alla fine della puntata Anna gli spiegherà che se anche solo per un momento avesse capito che rivelare la natura del suo rapporto con il giudice potesse essere davvero utile alla soluzione del caso, lei avrebbe parlato, fino a quel momento la sua vita personale doveva però restare tale e nessuno aveva il diritto di ledere la sua privacy, un discorso che se pure a grandi linee può avere senso, nella fattispecie fa acqua da tutte le parti. Considerato che la vittima era infatti un uomo sposato, una possibile relazione extraconiugale, quindi un'amante o una moglie gelosa, avrebbero dovuto infatti essere strade che gli investigatori avrebbero dovuto battere nel corso delle indagini, cosa che invece non viene assolutamente fatta. Inoltre, anche se ad Anna viene formalmente vietato di occuparsi del caso, l'avvocato non farà che andare apertamente contro gli ordini di Stone e intromettersi nelle indagini e parlare con i testimoni, un'atteggiamento che in circostanze qualsiasi, avrebbe dovuto far suonare mille allarmi, mentre invece viene fatto passare in cavalleria da tutti.

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Lethal Weapon 1x18 Commencement [FINALE DI STAGIONE]
E' con un notevole dispiacere che diciamo arrivederci a questa serie che, fortunatamente, è stata già rinnovata per una seconda stagione: contro ogni previsione l'adattamento televisivo dell'omonimo film di metà degli anni Ottanta con protagonisti Mel Gibson e Danny Glover, ha superato ogni aspettativa, dimostrando di saper sostenere il peso dei suoi primi 18 episodi con sorprendente facilità. Damon Wayans nel ruolo di Roger Murtaugh Clayne Crawford in quello di Martin Riggs, hanno saputo fare propri questi personaggi, regalando al pubblico azione, risate e dramma in un perfetto equilibrio il cui acme è stato raggiunto in questo ultimo episodio. La scorsa puntata si era chiusa con la scoperta da parte di Riggs che sua moglie è stata assassinata dallo stesso uomo che aveva appena consegnato alla giustizia, una rivelazione che fa psicologicamente compiere al detective dieci passi indietro rispetto agli obiettivi che aveva raggiunto nel corso della sua partnership con Roger: all'inizio dell'episodio ritroviamo infatti un Martin devastato, attaccato nuovamente alla bottiglia e con la canna di una pistola puntata alla fronte. All'esperto ex Navy Seal non ci vorrà tuttavia molto per organizzare la sua vendetta, sottrarre Gideon alla giustizia e portarlo in un luogo isolato per farsi raccontare tutto quello che l'uomo sa sulla morte di Miranda. Perché - e questo è ovvio considerato che Gideon è solo un braccio armato - quello che Riggs vuole davvero sapere, nonostante bruci di desiderio di uccidere il suo prigioniero, è chi abbia dato l'ordine di assassinare sua moglie. Che l'agente abbia perso il controllo lo si capisce quando con una perfetta noncuranza fa calare un'ascia sulla mano di Gideon, che lo sfida continuamente con le parole per approfittare del primo spiraglio di disattenzione del suo aguzzino e fuggire per la sua salvezza. E lo spiraglio gli sarà fornito dall'arrivo di Murtaugh, il quale nel corso della puntata, comincerà a rendersi conto di cosa stia accadendo al suo partner e lo seguirà con l'intento di impedirgli di fare un gesto estremo che metterebbe fine alla sua carriera e alla sua libertà. Quando Gideon riuscirà a fuggire, Murtaugh mentirà al loro capitano per proteggere Riggs e non gli rivelerà che in realtà era stato proprio lui a prelevare Gideon per ucciderlo, ma allo stesso tempo chiederà che gli venga assegnato un nuovo partner. Le brutte sorprese però non sono finite qui, perché - grazie a quanto riferito da Gideon nel breve tempo della sua prigionia - Martin, recatosi da Ronnie Delgado, il padre di Miranda, per riferirgli quanto accaduto, farà la più dolorosa delle scoperte. Verrà infatti fuori che Ronnie, e non Riggs, è il vero motivo per cui Miranda è morta, presa di mira da Tito Flores, il capo del cartello della droga già incontrato da Martin in questa stagione, per tenere sotto scacco Delgado. La reazione di Riggs alla scoperta della verità è persino più spaventosa di un'esplosione di rabbia, perché l'agente resterà quasi impassibile di fronte alla realizzazione di questo sconcertante segreto e riuscirà a mantenere il controllo persino quando Ronnie lo tradirà ulteriormente chiamando Gideon perché venga a prelevarlo. E' a questo punto che Martin scoprirà che Murtaugh è stato catturato per essere usato contro di lui: Gideon infatti sa che a Riggs non importa di morire, men che meno adesso che ha cominciato a capire cosa davvero sia successo a sua moglie, tradita ed uccisa a causa del suo stesso padre. Ma Roger non è come lui, lui ha una famiglia, un figlio che lo aspetta alla sua cerimonia di consegna del diploma, una moglie meravigliosa e una vita felice ed il pensiero che lui possa pagare con la vita a causa di una guerra che non dovrebbe nemmeno combattere è impensabile per il suo partner, il che la dice lunga sul genere di legame che questi due siano riusciti ad instaurare in così breve tempo. Fortunatamente entrambi riusciranno a fuggire da una situazione apparentemente senza via d'uscita e Martin finirà per uccidere Gideon poco prima di sparire nel nulla. Ed è a questo punto che Murtaugh, nonostante avesse detto di non volere più Riggs come partner, dimostrerà che genere di uomo sia davvero, perché nonostante il rischio che sa di correre, decide di seguire Martin in Messico, dove l'uomo è andato per dare la caccia a Tito Flores.

La scena finale, con la macchina di Roger Murtaugh che passa il confine del Messico, si rivela tanto intensa quanto il resto di questo episodio e soprattutto è foriera di speranza, per Riggs, Murtaugh e per tutte le persone coinvolte in questa difficile e triste vicenda. Lethal Weapon si conclude così con 18 episodi praticamente perfetti, confermando come ogni aspetto di questo show sia stato curato al massimo, dalla sceneggiatura, alla regia per passare all'impeccabile recitazione e chimica che si è instaurata tra tutti i membri del cast, regalandoci una prima stagione davvero da manuale.

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