Cosa abbiamo scoperto su Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi grazie a Oggetti di scena

Ecco tutto quello che abbiamo scoperto su Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi nell'episodio di Oggetti di scena su Disney+

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Continua il viaggio del collezionista Dan Lanigan tra gli “Oggetti di Scena" che hanno fatto la storia del cinema. È questo il titolo della serie di documentari disponibili su Disney +, che offre aneddoti e inediti dietro le quinte dai set dei film che hanno definito l’infanzia di molte persone. Ecco di seguito le migliori curiosità che abbiamo scoperto sul film Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi diretto da Joe Johnston.

Il laser restringente ha un cervello

Al centro della saga c’è ovviamente il laser restringente usato in ben tre film: Tesoro, mi si sono ristretti i ragazziTesoro, mi si è allargato il ragazzino e Tesoro, ci siamo ristretti noi. Ma, ogni volta che la prop è stata riutilizzata, sono state apportate modifiche alla struttura partendo però dallo stesso scheletro. Quando Joe Johnston iniziò le riprese la versione del laser sul set era di fatto completa, ma non aveva la possibilità di muoversi. Il regista ha insistito perché  potesse muoversi, ruotare e puntare proprio come se avesse un’intelligenza propria… diventando così un vero e proprio personaggio

Joe Johnston, regista per caso.
Durante i convenevoli dell’incontro tra il Joe Johnston e il collezionista di oggetti di scena Dan Lanigan, quest’ultimo si è fatto raccontare i primi passi del regista nel mondo del cinema. Johnston studiava presso il Dipartimento di Disegno Industriale della Cal State, un giorno dovette recarsi nel dipartimento per ritirare il suo progetto di ricerca. Appesa alla porta dell’edificio c’era un cartello. Un’annuncio di lavoro per “artisti e modellisti per un film di fantascienza”. Quel film era Star Wars e quel progetto di pochi mesi si tramutò in un lungo lavoro di anni per la saga e in una brillante carriera per il designer ormai passato alla regia.

Vero azoto liquido

Nel tentativo di restaurare il laser restringente, Dan Lanigan ha inviato la macchina all’esperto in restauro Martin Meunier il quale è riuscito a ritrovare gli originali cavi che circondavano la macchina. Erano cavi usati per ospitare l’azoto liquido, sostanza che passava realmente nel macchinario durante le riprese. Durante le scene i cavi sono infatti tendenti al bianco ed esce una sottile coltre di fumo provocata proprio dall’azoto liquido.

Bruciatura di laser

La palla da baseball che ha dato origine all’inghippo dei ragazzi ristretti è stata conservata come un vero e proprio cimelio. Sul set era infatti diventata il simbolo della lavorazione e, a fine riprese, è stata firmata dal cast. Una curiosità: la palla mostra veramente il segno di bruciatura del laser… ma è stato fatto con una stufa.

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Formiche in miniatura

Il mondo visto dal basso è molto diverso… per realizzarlo sono state usate miniature e riproduzioni in grande. La formica è una riproduzione in scala 1:12 animata in stop motion. Sono state create anche delle piccole riproduzioni in scala dei protagonisti. Minuscoli punti di riferimento per calibrare la lente e la prospettiva nelle inquadrature più complesse da realizzare, in attesa di sostituirli con gli effetti speciali. Ma come fare interagire fisicamente il cast in carne ed ossa con la formica? Semplice: è stata creata una seconda versione dell’insetto, questa volta però gigante. All’interno vi era un complesso meccanismo. Le zampe erano comandate da otto o nove animatori imbragati all’interno della formica. Purtroppo l’unico pezzo rimasto dell’artefatto è solamente lo scheletro in metallo della testa.

Di cosa è fatto un cattivo

L’animatore e artista Phil Tippett ha mostrato uno dei modelli usati per realizzare lo scorpione in stop motion. Il materiale con cui è stato fatto doveva essere flessibile il giusto per essere mosso ma anche resistente. È stato quindi realizzato con la plastica utilizzata nelle ruote degli skateboard.

Orologi all'avanguardia

Le uniche cose che Rick Moranis conservava dai film a cui partecipava erano gli occhiali (gli servivano, dal momento che usava occhiali graduati) e un paio di foto 20 per 25. Le immagini sono state usate dall’attore per raccogliere fondi alle aste, altre furono mandate ai fan che gli scrivevano. Mentre l’iconico orologio digitale indossato dal suo personaggio all’epoca in cui è stato girato il film era considerato un oggetto particolarmente all’avanguardia. Moranis, per questo motivo, fu particolarmente felice di indossarlo.

Cosa ne pensate degli aneddoti di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi? Potete dire la vostra nello spazio dei commenti o sul forum!

Oggetti di Scena è disponibile su Disney+ dal 1 Maggio 2020

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