Cosa abbiamo scoperto su Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna grazie a Oggetti di scena

Ecco cosa abbiamo scoperto su Pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna grazie alla docuserie Oggetti di scena in onda su Disney+

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Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna era uno di quei progetti cinematografici talmente rischiosi che rischiava di venire affondato da un sonoro flop al box office. Così, fortunatamente, non è stato e dall’atto di coraggio del produttore Jerry Bruckheimer e del regista Gore Verbinski è nato uno dei franchiste più redditizi di sempre. Ma non è solo il personaggio di Jack Sparrow ad essere diventato un riconoscibile emblema del film: le atmosfere rappresentate, gli oggetti, i dettagli del mondo in cui si svolge l’azione sono entrati nell’immaginario collettivo.

Grazie alla serie di documentari Oggetti di Scena, disponibile su Disney+, abbiamo avuto la possibilità di esplorare i dietro le quinte della lavorazione. Ecco quindi di seguito alcune tra le migliori curiosità e gli aneddoti presenti nell’episodio dedicato a Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna.

Il posto giusto al momento giusto

Seguendo il peregrinare del collezionista Dan Lanigan l’episodio ci porta nell’isola di Saint Vincent in Venezuela, dove è stata girata gran parte del film. Come spesso succede nel caso di grandi produzioni ambientate in luoghi remoti o poco popolati, gran parte della popolazione è stata assoldata nel film come comparsa. Attualmente l’isola e gli abitanti che hanno partecipato alla realizzazione conservano ancora privatamente alcuni oggetti di scena del film. Gli scheletri appesi alla roccia, per avvertire i pirati del pericolo, sono stati lasciati dalla produzione all’isola, ma qualche collezionista locale se ne è impossessato. Gli artefatti sono generalmente conservati gelosamente (l’albero della nave su cui è appoggiato Johnny Depp nella iconica inquadratura è stato fissato nel cemento) per via dei numerosi furti avvenuti.

Geoffrey Rush odia i cappelli

La costumista Penny Rose, che si è occupata di vestire i protagonisti e le 600 comparse, ha raccontato le difficoltà nell’adattare i costumi agli attori. Lo stile di Capitan Barbossa è caratterizzato da vestiti di seta, idealmente trafugati durante le sue razzie per mare. Quando l’attore Geoffrey Rush arrivò sul set e vide le prove dei cappelli che il personaggio avrebbe dovuto indossare andò immediatamente da Penny Rose e si rifiutò di metterli in testa. Appena indossò per curiosità il copricapo che abbiamo visto poi nel film rimase positivamente colpito e cambiò idea.

Vestire Jack Sparrow

Il costume indossato da Johnny Depp era fatto per sopravvivere… all’irruenza di Johnny Depp. La celebre bandana ere prodotta in India al costo esiguo di 50 centesimi l’una ed era ispirata alle illustrazioni di Howard Pyle nel 1890. Il cappello era di gomma dal momento che l’attore lo gettava spesso in mare e, dopo averne persi una decina, Penny Rose aveva deciso di costruirne uno più resistente e… galleggiante.

oggetti di scena pirati dei caraibiL’uomo delle spade

Il fabbro Tony Swatton ha creato le spade per tutti i protagonisti e le comparse del film. L’arma di Jack Sparrow è stata modellata a partire da una spada del 1740, molto simile a quella che si pensa usata dai veri pirati.

Una nave per ogni gusto

Intervistati da Dan Lanigan gli artisti di concept art Jim Byrkit e Crash McCreery hanno mostrato le prime visualizzazioni delle navi. Ognuna aveva la propria “personalità”. L’interceptor doveva dare l’impressione di essere veloce, la Dauntless era massiccia, mentre la Perla Nera fu difficile da realizzare. Doveva essere inquietante, ma al contempo il pubblico doveva affezionarsi. Le inquadrature a bordo dell’imbarcazione furono studiate per dare la sensazione di essere costantemente osservati e in pericolo.

La miniatura più grande

Il primo modello in scala della Perla Nera è diverso da quello usato per Pirati dei Caraibi 2 e 3. Sono state apportate modifiche alla miniatura della nave (che raggiunge comunque le notevoli dimensioni di 2,66 metri di altezza) per aggiungere dettagli e renderla più resistente per le scene in acqua. Molte delle decorazioni sono state prese e modificate da oggetti della marina realmente esistenti.

Un autentico pezzo di cinema

Per le inquadrature all’interno delle navi sono state usate vere imbarcazioni. L’Interceptor era “interpretata” dalla Lady Washington, un bricco di 20 metri e 99 tonnellate. La produzione aveva infatti noleggiato vere imbarcazioni e le aveva modificate per farle sembrare antiche. Sono state noleggiati 3 o 4 battelli e dipinti di colori diversi in diverse inquadrature, per dare l’impressione che nel porto ci fossero più navi. Qualcuna ha subito dei piccoli interventi di restauro perché troppo mal messa e non adatta alla navigazione.

Cosa ne pensate degli aneddoti sugli oggetti di Pirati dei Caraibi? Potete dire la vostra nello spazio dei commenti!

Oggetti di Scena è disponibile su Disney+ dal 1 Maggio 2020

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