Corto circuito: scopriamo la serie di cortometraggi animati su Disney+

Scopriamo il progetto Corto Circuito, una serie di cortometraggi animati sperimentali distribuiti attraverso la piattaforma Disney+

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Sulla scia degli Sparkshorts della Pixar, il reparto animazione della Disney ha messo in cantiere la realizzazione di vari cortometraggi animati. Il materiale è confluito in Corto circuito, un progetto distribuito tramite la piattaforma Disney+ e composto da quattordici cortometraggi in totale. Si tratta di piccole e brevi – davvero brevissime in certi casi – storie animate sempre caratterizzate dal classico tocco disneyano, che assicura sempre un senso di calore e familiarità. E probabilmente la definizione "sperimentale" accostata al progetto è un tantino esagerata considerata buona parte dei titoli proposti. Ma, tra vari corti di valore medio, ci sono alcune perle.

I primi tre corti non sono irresistibili. Puddles è una scenetta che vede un bambino giocare nelle pozzanghere nell'indifferenza di chi invece è perduto dietro al cellulare. Exchange Student è una variazione sul "pesce fuor d'acqua" ambientata in una scuola aliena in cui arriva una bambina terrestre. Lucky Toupée parla di un uomo che si vede recapitare da dei leprecauni un parrucchino. Qui la brevità dei corti non aiuta: forse ampliando gli scenari e l'ambientazione sarebbe stato possibile dare più "magia" a queste storie, ma così sono un po' dimenticabili.

Qualcosa cambia con Just a Thought. Qui un bambino innamorato di una sua compagna di classe vede materializzarsi il classico balloon (la "nuvoletta") dei suoi pensieri romantici. C'è uno stile piacevole che ricalca quello di un fumetto, e la storia è carina, tutta giocata sul timido imbarazzo del protagonista. Cycles, il corto seguente, è ancora migliore. Si tratta del primo corto animato VR realizzato dalla Disney, come spiega un breve video di presentazione. E lo stesso tema della storia, che parla dei ricordi e del valore che assumono i luoghi, soprattutto le case, è trattato con piccoli tocchi delicati, che riescono a raccontare una storia intera in due minuti.

I video di presentazione anticipano comunque tutti i cortometraggi, e vedono i registi spiegare la loro opera. In Lightning in a Bottle, il regista spiega che il riferimento è il cinema meraviglioso di Spielberg. Il corto è carino, e la musica omaggia John Williams. The Race parla di un ciclista inseguito dalla morte: umorismo dark abbastanza inusuale per la Disney. Hair-Jitsu parla di una bambina che non vuole tagliarsi i capelli e immagina quel momento come una lotta contro dei ninja: divertente, anche se è difficile non pensare a Hair Love, che ha da poco vinto l'Oscar.

A quel punto si entra nel blocco forte del progetto. Downtown è un'esplosione di energia, una marea di colori sgargianti che ricopre le pareti grigie di una città: dura solo 90 secondi, ma l'invito della regista a rivederlo più volte viene raccolto volentieri. Jing Hua è un gioiello: mostra una allieva che utilizza le arti marziali di fronte alla tomba della sua maestra. L'animazione ricostruisce un ambiente minimale simulando dei tocchi di colore quasi furiosi, che rispecchiano lo stato d'animo dell'allieva. Drop (la storia di una goccia) è delizioso e visivamente impressionante. Zenith è quasi difficile da descrivere: un cervo composto da luce stellare crea le galassie, che però sono minacciate da un buco nero. L'autrice del corto ha dichiarato di ispirarsi a Fantasia, e il corto ricorda molto come idea L'uccello di fuoco di Fantasia 2000.

In Elephant in the Room, un bambino fa amicizia con un elefantino: una storia delicata con un'animazione che riprende lo stile di Paperman e Winston. Fetch, ultimo del gruppo, apre una piccolissima lente sulla storia di una bambina che si avventura in un bosco dove potrebbe nascondersi qualcosa di magico.

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