Commedie di successo: un bene o un male?
Fino a poche settimane fa, si decantava la commedia italiana educata e di successo. Ora, i mass media sembrano essersi accorti che qualcosa non va. Era ora...
Rubrica a cura di Colinmckenzie
Ovviamente, tutto era partito da Benvenuti al sud, pellicola che francamente non è stata accolta con entusiasmo dai mass media al momento della sua uscita, salvo ripensarci quando ha incassato cifre record. Dicorso simile per l'enorme successo di Checco Zalone, che a inizio gennaio è stato inserito nell'elenco dei comici educati e non volgari, cosa su cui avevo avuto da ridire. Poi, con l'arrivo in contemporanea di Qualunquemente e Immaturi, il vento è stranamente cambiato.
Alleluia, verrebbe da dire, meglio tardi che mai, anche se non è facile capire le ragioni di questa inversione a 180 gradi. Ovviamente, è giusto che Medusa e altre case di distribuzione portino avanti questi prodotti, considerando l'enorme successo che stanno riscuotendo. Ma è imbarazzante vedere come molti giornalisti si siano lasciati abbindolare dalla logica del "il nemico del mio nemico è mio amico", difendendo prodotti tutt'altro che straordinari. Per poi magari mollarli quando si sono resi conto che il nuovo che avanzava non era tanto meglio del vecchio.
Il problema vero, comunque, è un altro, ossia la miopia dei mezzi di informazione, incapaci di capire che non si può vivere di sola commedia e che quindi c'era ben poco da gioire qualche settimana fa. Ora, la speranza è di non vedere prodotte solo pellicole leggere. Nel caso, non sarà difficile capire chi è tra i coresponsabili di questo stato...