Comics vs. Movies: Asterix e il Regno degli Dei

Asterix e il Regno degli Dei è un fedele adattamento dell'albo omonimo, il primo film in computer grafica degli irriducibili Galli

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Nel 2014 esce nei cinema Asterix e il Regno degli Dei, l'ultimo film basato sul fumetto creato da René Goscinny e Albert Uderzo, dato che per ora non sono stati annunciati ulteriori progetti sul grande schermo. Il lungometraggio d'animazione è anche il primo a essere realizzato in computer grafica, riuscendo nell'arduo compito di portare nella terza dimensione lo stile caratteristico di Uderzo; lo stesso disegnatore ha dichiarato che, a suo dire, questa è la migliore trasposizione cinematografica dei personaggi.

Come mai? Scopriamolo assieme con Comics vs. Movies!

La storia

Asterix e il regno degli DeiSe si escludono i primi due film animati della serie - Asterix il Gallico e Asterix e Cleopatra - sul grande schermo si è sempre preferito fondere le trame di più albi a fumetti in un'unica storia, oppure prendere lo spunto iniziale di un volume per sviluppare poi una trama differente. Asterix e il regno degli Dei è invece un adattamento fedele del fumetto omonimo; una scelta curiosa perché si tratta di un'avventura "domestica" e non uno dei viaggi in cui i protagonisti esplorano terre lontane. Il cinema ha infatti sempre preferito concentrarsi su queste vicende (le uniche eccezioni sono Asterix il Gallico e Asterix e la Grande Guerra) perché permettono di presentare nuove location e situazioni più epiche. Invece, dopo addirittura quattro kolossal in live action, la produzione decide di procedere nella direzione opposta concentrandosi sul villaggio di Galli e sulla minaccia dell'invasione romana in Armorica.

La sceneggiatura segue in modo preciso la versione cartacea e questo soddisfa i fan che, conoscendo l'albo originale, sanno però che difficilmente riuscirà a riempire un film della durata di un'ora e mezza. Infatti il terzo atto della pellicola è stato espanso in modo rilevante con aggiunte che rendono la trama molto più ricca e riescono a creare un climax di comicità e azione, laddove nel fumetto c'era una risoluzione più rapida.

Uno degli elementi inediti più riusciti è la maggiore caratterizzazione di una delle famiglie romane ospiti del Regno degli Dei, con la forte amicizia che si crea tra il bambino Barufus e Obelix, in particolare nell'emozionante finale che ci mostra la sensibilità del portatore di menhir alle prese con un legame mai visto negli albi della serie.

 Vincitore: Film

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La regia

Alexandre Astier, attore e regista conosciuto in Francia soprattutto per la serie televisiva Kaamelottche reinventa in chiave comica il mito di Re Artù - dirige per la prima volta un film d'animazione. Il risultato è davvero positivo; non sembra nemmeno un esordio, se si considerano la quantità di trovate, l'utilizzo dinamico della cinepresa virtuale e dei personaggi, come pure gli stratagemmi che hanno permesso di realizzare tutto quello che sarebbe stato impossibile rendere in un prodotto live action.

Ne sono esempi perfetti la caccia al cinghiale nel bosco - che ricorda quasi la corsa con gli speeder de Il Ritorno dello Jedi - il primo canto di Assurancetourix con effetti catastrofici, ma anche la scatenata scazzottata finale con un Obelix più agile che mai, capace addirittura di correre sulle pareti come il protagonista di Prince of Persia.

Ottima anche l'espressività dei personaggi e la gestione dei tempi comici, in grado di aggiungere un pizzico di modernità all'opera di partenza, dotata comunque di una grande freschezza nonostante sia stata realizzata più di 30 anni prima.

Vincitore: Film

vs movie

La realizzazione tecnica

Come già detto, non era un'impresa facile ricreare in 3D la semplicità e allo stesso tempo il dettaglio dei disegni del fumetto. Il risultato è stato raggiunto grazie a un'estetica che si pone a metà tra i grandi film d'animazione americana in CGI e le precedenti opere della serie realizzate in animazione tradizionale. I personaggi sono perfette controparti tridimensionali dei loro alter-ego cartacei, traguardo ammirevole soprattutto considerando quanto tempo on screen hanno tutti gli abitanti del villaggio e non solamente la coppia di protagonisti. Buone anche le location e gli effetti utilizzati nel corso della pellicola.

Vincitore: Pareggio

vs pareggio

La colonna sonora

Il film ha una buon accompagnamento musicale che sottolinea in modo efficace le sequenze più movimentate e offre un contrappunto ai momenti più divertenti. La versione italiana può vantare anche un doppiaggio particolarmente efficace per quanto riguarda i romani. Ma una grossa sbavatura non può non far storcere il naso a tutto il pubblico italiano: l'inserimento della canzone Sarà perché ti amo, dei Ricchi e Poveri, cantata in un italiano con un accento discutibile. Sicuramente i francesi avranno apprezzato il ritmo orecchiabile del brano, considerando esotica la sonorità della nostra lingua, ma per chi comprende il significato del testo è una scelta davvero incomprensibile, oltre ad apparire involontariamente comica per chi conosce la canzone e il suo abbondante utilizzo nei karaoke nostrani.

Vincitore: Pareggio

vs pareggio

Asterix e Obelix

VINCITORE FINALE:

vs movie

CHRONO ASTERIX:

COMICS VS. MOVIES - ASTERIX:

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