Comics vs. Movies: Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà
Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà è il quarto film live action sugli irriducibili Galli
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Nonostante l'elevato budget (comunque inferiore a quello del precedente Asterix alle Olimpiadi) la pellicola del 2012 non riesce a recuperare il denaro speso per la produzione, raccogliendo inoltre pareri contrastanti. Ad oggi resta l'ultimo capitolo della saga di Asterix realizzato in versione live action.
La trama
La vicenda principale è la visita di Asterix e Obelix in Gran Bretagna per aiutare Jolitorax (nome originale del cugino di Asterix, che nei fumetti era stato tradotto con Beltorax) portando la pozione magica al suo popolo, così da rispondere all'attacco di Giulio Cesare e dell'esercito romano.
In questa versione i Galli si soffermano più a lungo a Londinum, dove incontrano la Regina Cordelia, ruolo che sostituisce in parte il capovillaggio Zebigbos dei fumetti. Con Asterix e Obelix parte però anche il giovane Goudurix (nome originale del personaggio, qui utilizzato ignorando i precedenti adattamenti italiani, Menabotte e Spaccaossix).
La trasposizione delle due storie originali è buono, anche se purtroppo sembrano quasi due filoni narrativi a compartimenti stagni, di cui si fatica a comprendere il motivo per il quale si sia deciso di intrecciarli tra loro. L'unico collegamento efficace tra le due trame è il ruolo di Goudurix, che riesce a sbloccare il comportamento freddo ed eccessivamente composto di Jolitorax nei confronti della sua fidanzata Ophelia.
Appare però alquanto bizzarra la scelta di voler adattare in versione live action una storia che era già arrivata sul grande schermo soltanto 5 anni prima con il film animato Asterix e i Vichinghi, considerando la grande quantità di storie a fumetti della serie che ancora non sono state trasposte in altri media.
Vincitore: Pareggio
I personaggi
Edouard Baer si rivela un ottimo Asterix, decisamente più realistico dei predecessori che lo avevano interpretato leggermente sopra le righe, forse non riuscendo a liberarsi di un pregiudizio legato all'origine a fumetti del personaggio. In generale tutti i personaggi sono stati affrontati con un approccio più credibile, senza ricercare una comicità forzata, e la resa finale dell'opera complessiva ne guadagna.
Purtroppo Asterix e Obelix vengono coinvolti in una sgangherata sottotrama sentimentale, che mette in dubbio la loro amicizia per via di una disperata ricerca amorosa. Se per il grosso portatore di menhir non è una novità, e questo aspetto viene affrontato in modo divertente, l'improvviso desiderio di Asterix di cercare una donna appare un dilemma gratuito, che inoltre non viene nemmeno sviluppato, né portato a compimento nella storia.
Vincitore: Pareggio
La regia
Tirard dirige questo film concentrandosi sulla vicenda e sembra non avvertire la pressione di dover far ridere il proprio pubblico. Nel raccontare la storia si focalizza sull'elemento avventuroso, sui rapporti tra i personaggi e sulle situazioni in cui si trovano coinvolti; il risultato è un film che coinvolge molto di più lo spettatore, senza ammiccare come facevano i precedenti capitoli.
Molto più misurato l'utilizzo dei riferimenti alla modernità, che negli altri film avevano preso il sopravvento. Qualche divertente citazione cinematografica a L'Impero colpisce ancora, 300 e Arancia Meccanica strappa un sorriso senza rovinare l'atmosfera, così come la rappresentazione dell'antica/moderna Londra e del gruppo musicale ispirato ai Beatles.
Vincitore: Pareggio
La realizzazione tecnica
Il budget elevato (superiore ai primi due film) garantisce ottimi costumi e location, in particolare a Londinum e allo stadio di rugby. Gli effetti speciali propongono la miglior resa dei poteri della pozione magica che si siano mai visti, ancor più efficace di quanto mostrato nei prodotti animati e addirittura nel fumetto. Peccato per il ritorno delle musiche moderne, presenti in misura abbondante, l'unica concessione al pubblico del terzo millennio che sbava leggermente con i toni e le atmosfere del resto del film
Vincitore: Pareggio
VINCITORE FINALE: PAREGGIO
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