Comics vs. Movies: Asterix alle Olimpiadi

Asterix alle Olimpiadi adatta per il grande schermo l'omonimo albo a fumetti

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Asterix alle OlimpiadiDopo Asterix e Obelix contro Cesare e Asterix & Obelix - Missione Cleopatra, i produttori francesi cominciarono a parlare di un terzo film live action che avrebbe dovuto adattare sul grande schermo l'albo Asterix in Iberia; a quanto pare però Albert Uderzo non era entusiasta del progetto e non diede il suo benestare, complice la volontà di molti membri del cast di non tornare a interpretare i propri ruoli. Si sospetta in realtà che questa decisione dell'autore fosse un modo per rallentare l'uscita nelle sale, così da concentrare l'attenzione sul volume Quando il cielo gli cadde sulla testa nel 2006 e sul lungometraggio animato Asterix e i Vichinghi nel 2007.

Il 2008 è l'anno in cui può finalmente arrivare sul grande schermo un nuovo capitolo della serie, ma nel frattempo i piani sono cambiati e la storia che incontra l'apprezzamento di Uderzo è Asterix alle Olimpiadi, diventando lo spunto da cui viene ricavato il film omonimo. Con un budget di 78 milioni di Euro la pellicola è tuttora la produzione francese più costosa di sempre, ma la spesa si è tradotta in incassi leggermente inferiori alle aspettative.

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La trama

La storia del film si ispira solo in parte al fumetto, dato che le premesse e lo sviluppo sono differenti. Tutto parte da Alafolix, giovane Gallo innamorato della principessa greca Irina, che vorrebbe passare la vita con il suo amato, ma è stata promessa sposa a Bruto, il figlio di Giulio Cesare. Irina riesce a convincere il padre a concedere la sua mano a chi vincerà i giochi olimpici, dando così una speranza ad Alafolix, che si affretta a tornare al suo villaggio per chiedere l'aiuto dei suoi compagni, contando sull'utilizzo della pozione magica.

Per quanto l'incipit sia accattivante e riesca ad avviare la vicenda in modo ancor più efficace che nella versione originale, purtroppo la pellicola si perde per la strada e impiega fin troppo tempo a mettere in scena ripetuti tentativi di omicidio di Cesare da parte del figlio (un tormentone che stanca in fretta) e competizioni sportive la cui utilità ai fini della trama viene più volte sminuita.

La soluzione finale del fumetto con l'accusa di doping e la conferma legata alla lingua blu viene ripresa in modo efficace, ma purtroppo lo spettatore nel frattempo ha assistito a un racconto molto più debole dei film precedenti; a indebolire ulteriormente il film ci sono sequenze del tutto gratuite, tra le quali spicca il ritorno di Numerobis nell'epilogo.

Vincitore: Fumetto

vs comic

I personaggi

L'unico grande nome che torna a vestire i suoi (ingombranti) panni da Gallo è Gérard Depardieu, che qui si trova a scrivere segretamente poesie d'amore per la bella Irina da parte di Alafolix, come un Cyrano d'altri tempi (ruolo che tra l'altro l'attore ha interpretato al cinema). Clovis Cornillac è un valido Asterix, anche se la sua interpretazione è carente di sorrisi e fa apparire il protagonista più brontolone  e meno positivo del dovuto.

L'attore belga Benoît Poelvoorde (noto anche per il recente film Dio esiste e vive a Bruxelles) ruba la scena grazie a un Bruto divertente e odioso quanto il ruolo richiede, affiancato da un Alain Delon che si diverte a gigioneggiare nei panni di Giulio Cesare, infondendo all'imperatore il carisma che possiede anche nel fumetto.

Anche la coppia di innamorati interpretati dall'attore canadese Stéphane Rousseau e dalla modella italiana Vanessa Hessler sono una valida aggiunta al cast, e lo stesso si può dire per gli interpreti dei diversi abitanti del villaggio gallico, risultando la versione migliore vista nei vari film live action.

Abbastanza insipida la presenza della coppia Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, mentre riescono a strappare un sorriso i numerosi cammeo di atleti e sportivi, tra i quali spiccano Micheal Schumacher e Jean Todt impegnati in una rocambolesca corsa con le bighe.

Vincitore: Film

vs movie

La regia

Per quanto gli attori siano stati senza dubbio ben diretti, Asterix alle Olimpiadi soffre di una regia che non riesce a tenere viva l'attenzione dello spettatore, con sequenze troppo simili tra loro e pesanti rallentamenti. Nonostante la presenza di scene d'azione legate alla competizione sportiva, il film non ha un guizzo creativo e si limita a eseguire un compitino ben svolto, privo di inventiva o di una chiave stilistica originale. Niente a che vedere con l'albo a fumetti, nel quale René Goscinny e Uderzo stavano evolvendo il medium fumetto, sfruttando al meglio i propri personaggi e ponendoli di fronte a sfide sempre nuove.

Vincitore: Fumetto

vs comic

La realizzazione tecnica

Con il budget più alto mai stanziato per il cinema francese sarebbe ridicolo non aspettarsi una resa visiva all'altezza e infatti il film può contare su ottimi costumi ed effetti speciali in grado di ricreare l'appeal del fumetto anche in un contesto realistico. La colonna sonora finalmente si libera dai brani moderni presenti nei precedenti capitoli cinematografici e si concentra su temi musicali in grado di accompagnare le singole scene, senza però offrire temi memorabili.

Vincitore: Pareggio

vs pareggio

Asterix alle Olimpiadi

VINCITORE FINALE: FUMETTO

vs comic

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