Comics Reloaded: Out There di Humberto Ramos
Out There racconta l'avventura di quattro liceali potenziati intenti a fermare l'avanzata di un'orda demoniaca...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Jess è considerata la stramba della scuola, sorride poco e non parla con nessuno. Mark è il secchione, un ragazzino più giovane di tutti i suoi compagni che frequenta il liceo grazie alla sua intelligenza, ma è presa di mira dai bulli. Zach è il quarterback della squadra scolastica di football, bello e gentile. Casey è la ragazza più popolare del liceo, ovviamente fidanzata con Zach. Questo improbabile quartetto scopre che la cittadina di El Dorado cela un segreto: il consiglio comunale e i cittadini più anziani della comunità hanno stipulato un patto demoniaco per proteggere il centro abitato dalla violenza e dalla perdizione... ma a che prezzo?
L'idea di una cittadina californiana che funge da portale per una dimensione infernale attraverso il quale potrebbe giungere l'Apocalisse fa venire in mente all'istante Buffy l'Ammazzavampiri, ed effettivamente molte sequenze ricordano il telefilm più popolare di Joss Whedon, sia dal punto di vista narrativo che da quello visivo. Ma da Out There trapela anche una passione per il cinema degli anni '80, è evidente che Augustyn sia cresciuto a pane, Goonies e Gremlins. L'atmosfera che si respira è la stessa, così come il modo in cui i personaggi vengono caratterizzati, seguendo inizialmente stereotipi poi lentamente approfonditi.
Purtroppo, però, la vicenda non riesce a mantenere vivo l'interesse e spesso cade nella ripetitività non riuscendo a rinnovarsi, ma inserendo nuovi elementi sufficienti a giustificare la lunghezza della serie. Ci sono sogni, visioni, persone che tornano dal passato dei protagonisti, viaggi extradimensionali e combattimenti contro orde di goblin, ma la sensazione è che Out There avrebbe guadagnato in efficacia se fosse durato la metà degli albi.
L'elemento più riuscito del fumetto sono senza dubbio i disegni di Humberto Ramos, che con il suo stile cartoonesco costruisce dei personaggi simpatici fin dalle prime scene, ma non si limita certo a un tratto infantile. Le creature malvagie non sfigurerebbero in un film horror e il mastodontico Draedalus incute timore in ogni tavola, riuscendo a mantenere una coerenza stilistica di fondo con le sequenze più tranquille, grazie anche a una colorazione particolarmente brillante. Il disegnatore americano ha qui raggiunto una sua maturità stilistica e un segno facilmente riconoscibile dalle sue anatomie stilizzate e dagli occhioni manga, elementi che negli anni successivi perfezionerà ulteriormente.
Out There è una serie leggera, pubblicato in Italia in tre volumi pubblicati da Magic Press. Chi apprezza il tratto di Ramos può vederlo all'opera con un contesto e un genere nel quale l'artista riesce a mostrare le sue carte migliori, a metà tra Strangers Things e Runaways. E, forse non per caso, qualche anno dopo il fumettista si cimenterà proprio con le avventure dei giovani fuggitivi Marvel...