Comics Reloaded - Morgan: La Sacra Ruota, di Ade Capone e Leo Ortolani
Morgan: La Sacra Ruota è una miniserie a fumetti scritta a quattro mani da Ade Capone e Leo Ortolani... riscopritela insieme a noi!
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Morgan: La Sacra Ruota è ambientato in un futuro prossimo, in una Sidney post-apocalittica oppressa dal regime dispotico delle Guardie Nere. Qui un gruppo di ribelli cerca di opporsi al terrore seminato nelle strade, in una società priva di computer e apparecchiature elettroniche; esiste però Hackernet, una rete telematica attraverso la quale è ancora possibile collegarsi abusivamente e organizzare piani sovversivi. I giovani protagonisti si imbatteranno in Morgan, ex rockstar privo di memoria e affetto da mutismo che sembra però possedere poteri speciali legati al sogno e un addestramento in grado di decidere il destino del mondo.

Il fumetto è stato pubblicato per la prima volta da Star Comics in quattro albi di formato bonellidi, più un capitolo zero spillato, tra il settembre 1998 e il maggio 1999. Dopo una decina di anni, GP Publishing ha ristampato la miniserie raccogliendola in due volumi brossurati di formato più grande, nei quali però trovano spazio appena le tavole del fumetto, lasciandosi sfuggire l'opportunità di proporre ai lettori qualche pin-up, studi dei personaggi già pubblicati precedentemente o magari degli articoli di approfondimento in collaborazione con gli autori. Il difetto principale di entrambe le edizioni è il lettering, realizzato in modo grossolano e artificioso, che esteticamente non si integra con i disegni, fatto ancor più evidente nella versione di grandi dimensioni.
Il finale aperto di Morgan: La Sacra Ruota lascia intuire la volontà degli autori di esplorare ulteriormente quel ricco universo che avevano costruito. In effetti ci furono discussioni per un eventuale proseguimento, interrotte però dall'uscita del film Matrix; la pellicola dei fratelli Wachowski infatti si basa sul concetto di Matrice, proprio come questo fumetto e ha molte altre similitudini; per cui, pur essendo un prodotto antecedente, gli autori temevano che il pubblico avrebbe potuto considerarlo una copia del film di grande successo. Ortolani però decise di non buttare via uno degli elementi più riusciti di quest'opera, ovvero il sadico Joba: il personaggio viene infatti riciclato all'interno della saga di Rat-Man, presentandolo qualche anno dopo nell'Esalogia delle Origini come sottoposto di Boda e rivale di Janus Valker. La caratterizzazione grafica e l'atteggiamento del villain rimangono le medesime, ma il background e il vissuto delle due versioni sono totalmente differenti. Quindi neanche il nerd più accanito provi a mettere in continuity le vicende dei diversi Joba.