Comics Reloaded: Capitan America di Ed Brubaker

Comics Reloaded prende in esame i primi anni di Ed Brubaker su Capitan America, durante i quali ha creato la figura del Soldato d'Inverno...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Negli anni '40 Joe Simon e Jack Kirby creano Capitan America, un supereroe patriottico nato per esprimere il dissenso contro gli orrori del nazismo, come si può intuire già dalla copertina del numero d'esordio, nel quale il protagonista prende a pugni Adolf Hitler. Con la conclusione della II Guerra Mondiale la serie non ha più il successo degli inizi e il personaggio viene letteralmente congelato, per essere poi ripescato negli anni '60 da Stan Lee che ne fa un membro del team dei Vendicatori. Da allora Steve Rogers è stato soprattutto il membro più importante del supergruppo, ma le sue avventure in solitaria non sono di certo state una delle serie di punta in casa Marvel, proponendolo come incarnazione del sogno americano disposto a combattere la corruzione e tutto ciò che infanga la bandiera USA e ciò che essa rappresenta. È in questo periodo che Capitan America diventa uno stretto collaboratore dello S.H.I.E.L.D., anche se la qualità media delle storie è mediocre, se si escludono alcune eccezioni isolate.
Ma quando nel 2004 lo scrittore Ed Brubaker arriva alla Marvel, il primo fumetto a cui lavora è proprio il rilancio di Capitan America, dove riesce a reinventare un personaggio ormai passato in secondo piano facendone in poco tempo una delle testate di punta della casa editrice, in un'operazione paragonabile solo al ciclo di Frank Miller su Daredevil.
In due anni Brubaker evolve la figura di Capitan America attraverso storyline che sviluppano elementi delle sue prime avventure del personaggio, con trame avvincenti e sconvolgenti colpi di scena. Il suo periodo su Capitan America è considerato il miglior lavoro mai fatto sul personaggio, apprezzabile anche da un neofita grazie ai continui flashback (funzionali alla trama e non solamente riepilogativi) inseriti nelle vicende recenti.

steve-epting-captain-america-no-11-cover-winter-soldierIl primo ciclo di storie è Fuori dal Tempo e, come suggerisce il titolo, si incentra sulla situazione del protagonista: un eroe della II Guerra Mondiale che nel XXI secolo non ha alcun legame, nessuna identità, ma si sente solo un simbolo. Capitan America rappresenta la sua nazione e l'unica cosa che può fare è dare l'esempio e combattere le ingiustizie, comprese le azioni più oscure commesse dal Governo. L'eroe con la maschera è sicuro di sé nel perseguire i propri obiettivi quanto l'uomo dietro la maschera è ossessionato dai dubbi sul significato di quanto stia facendo; il passato lo insegue e la sua mente torna alle numerose battaglie affrontate decenni prima, in un tempo lontano che Steve Rogers non riesce del tutto ad accettare sia trascorso. Questi suoi ricordi ci arrivano sotto forma di flashback, che riassumono perfettamente le origini del personaggio, in un modo naturale e per nulla didascalico.
La minaccia che Capitan America deve affrontare è Aleksander Lukin, industriale russo che vuole ottenere il Cubo Cosmico per diffondere l'ideale comunista in tutto il globo. Per realizzare il suo sogno, Lukin manda un misterioso soldato a uccidere il Teschio Rosso, riuscendo nell'impresa. L'abilità di questo temibile Soldato d'Inverno è incredibile e la sua figura diventa sempre più interessante, fino alla rivelazione della sua vera identità: Bucky, lo storico braccio destro di Cap, creduto morto durante la guerra ma in realtà salvato dai russi, che lo hanno sottoposto a un lavaggio del cervello per utilizzarlo come arma nella vendetta contro gli Stati Uniti.
Si tratta di un colpo di scena epocale, probabilmente la "resurrezione" più sensazionale che si sia mai letta nell'universo Marvel e di certo quella meglio strutturata. Nel corso degli episodi Brubaker costruisce una spy-story avvincente, disseminando qua e là frammenti del passato di Cap e Bucky in missioni spalla a spalla, così da rendere ancor più efficace la rivelazione. Gli amici di un tempo sono ora schierati l'uno contro l'altro, ma fortunatamente Capitan America può contare sul supporto di Falcon, l'amata agente S.H.I.E.L.D. Sharon Carter e un Nick Fury costretto ad agire nelle retrovie. Grazie al loro aiuto Cap si troverà faccia a faccia col Soldato d'Inverno e in quell'occasione utilizza il Cubo Cosmico per fargli ricordare il trattamento a cui è stato sottoposto dai russi.

Captain-America-Winter-SoldierUna volta appresa la verità, la vita non è più semplice per il Soldato d'Inverno. Subito torna a collaborare con lo S.H.I.E.L.D., ma il senso di colpa per il suo operato tra le fila nemiche gli impedisce di andare in missione con Capitan America come se nulla fosse accaduto. Agisce così in autonomia, anche se gli obiettivi sono gli stessi di quello che in guerra era stato il suo mentore; vuole pagare per gli errori commessi e nel farlo è disposto a giocare sporco.
Ovviamente entrambi vogliono mettere le mani su Lukin e fargliela pagare per il suo progetto sul Soldato d'Inverno, ma il magnate russo ha un accordo col governo americano; Nick Fury deve così condurre la missione in modo non ufficiale. Lukin nel frattempo scopre che il Teschio Rosso è in qualche modo sopravvissuto all'interno della sua mente e lo guida nelle sue decisioni, visto che i due hanno scopi differenti ma condividono l'odio per Capitan America.
Nel frattempo il massiccio Crossbones recupera la figlia del Teschio Rosso, priva di alcun ricordo sulle sue origini, e riesce a far riaffiorare in superficie l'istinto ereditato dal padre, trasformandola nella guerriera Sin, un altro nuovo personaggio creato da Brubaker con grandi potenzialità per il futuro.
Lo scontro porterà i nostri eroi a Londra, dove dovranno affrontare l'organizzazione filo-nazista Razza Padrona e un gigantesco robot che il Teschio Rosso è riuscito ad ottenere grazie alla collaborazione col Dottor Destino. In questo combattimento Capitan America e Bucky si ritrovano a lottare fianco a fianco, proprio come avevano fatto a lungo durante la II Guerra Mondiale... ma è una collaborazione destinata a non durare, visto che Bucky scompare nuovamente per prendere le distanze dal discobolo a stelle e strisce.

Il graduale prendere le distanze di Capitan America dagli ordini del Governo trova un perfetto sviluppo nel maxi-evento Civil War, dove Cap diventa il simbolo della ribellione contro l'atto di registrazione dei supereroi, che li costringerebbe a svelare la loro identità segreta alla nazione. Una presa di posizione così netta ribalta l'immagine del personaggio portata avanti per decenni, un'icona dello Stato utilizzata per fini propagandistici, trasformandolo definitivamente in un attivista capace di protestare contro l'autorità.
Intanto il Soldato d'Inverno ricostruisce gli eventi avvenuti mentre era sotto controllo psichico e porge un saluto agli altri uomini che hanno vestito il costume di Bucky e che sono poi caduti in battaglia. Interessante il suo incontro con i Giovani Vendicatori e con Namor, altra occasione per fare i conti col passato ricordando il periodo bellico.
Capitan America e Bucky sono diventati questo: due uomini che vivono in un'altra epoca, fuori luogo, e anche se percorrono strade parallele la loro situazione è più simile di quanto loro stessi credano.
Rotta di Collsione si conclude con la resa di Capitan America, che si consegna alle forze dell'ordine per fermare la strage di supereroi in corso durante la Civil War. Un momento forte che conduce però a una sequenza ancor più sensazionale: l'omicidio di Steve Rogers, una sequenza shockante nella quale la suspence utilizzata da Brubaker raggiunge il suo apice. Ma le sorprese non sono finite visto che l'esecutrice materiale del luttuoso gesto è Sharon Carter, evidentemente anche lei sottoposta a un lavaggio mentale. La scoperta la sconvolgerà, ma mai quanto la morte di Capitan America è riuscita a sconvolgere i lettori Marvel.
Un'enorme quantità di spunti narrativi si susseguono a un ritmo incalzante, con un sacco di colpi di scena sfruttati al meglio grazie a una sceneggiatura di alta qualità.

CaptainAmericaBrubakerOmnibusCover1-thumbBrubaker riesce a ridefinire il personaggio di Capitan America, interrompendo quel percorso graduale di banalizzazione che stava attraversando ormai da decenni: Cap non è il Superman della Marvel, ma è un personaggio più disilluso, un soldato che è pronto a uccidere per salvare vite innocenti, che mette in dubbio le sue azioni ma mai i suoi principi. I disegni realistici di Steve Epting rendono il fumetto una perfetta spy-story, colorata a tinte fosche; per illustrare i flashback sono invece stati chiamati Mike Perkins e Michael Lark, entrambi in grado di differenziare il look delle tavole per evidenziare lo stacco temporale, mantenendo però una coerenza stilistica con Epting.
In Italia queste storie sono state raccolte da Panini Comics in 3 volumi brossurati e in un Omnibus, perfette anche come storyline per avvicinarsi a Capitan America, grazie ai flashback che ne ritraggono il passato. Una revisione del personaggio che è già diventata un classico.
Semplicemente, il miglior Capitan America di sempre.

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