Comic-Con di San Diego: la nostra guida di sopravvivenza all'edizione 2016!
Inizia il Comic-Con di San Diego: ecco la nostra pratica guida per sopravvivere alla manifestazione più grande del mondo dedicata alla cultura pop
Dal 21 al 24 luglio (il 20 si terrà la preview night, durante la quale verranno mostrati i pilot di diverse serie tv e si terrà l’anteprima mondiale di Star Trek Beyond in IMAX con orchestra dal vivo) si stima che la città californiana verrà invasa da decine di migliaia di persone per la più grande e importante convention dedicata all’intrattenimento e alla cultura popolare del mondo, giunta quest’anno alla sua 49esima edizione. Il Comic-Con ormai da anni non si svolge più solo al Centro Congressi, ma si estende in tutta la città, occupando spazi anche in hotel come l’Hilton, il Marriott, il Grand Hyatt, l’hotel Omni, il teatro Spreckels, lo stadio Petco Park, la marina dietro al Centro Congressi e l’intero quartiere Gaslamp. Una espansione dovuta soprattutto alla crescita della manifestazione: tutte queste aree vengono infatti sommerse da appassionati, spesso addobbati in elaborati cosplay, il cui numero negli ultimi dieci anni è salito a una media di 130mila persone, con un picco l’anno scorso di 165mila partecipanti. Si tratta di cifre davvero importanti che danno la misura di un vero e proprio fenomeno divenuto globale: non a caso ormai da qualche anno anche noi di BadTaste.it partecipiamo all’evento.
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PARTECIPARE AL COMIC-CON DI SAN DIEGO
Per partecipare al Comic-Con di San Diego è necessario acquistare il badge, e l’acquisto può essere fatto previa iscrizione alla Member ID Registration e seguendo le istruzioni. Ogni anno, intorno a marzo, gli iscritti ricevono via mail istruzioni su giorno, data ora e modalità per acquistare i biglietti: solo seguendo queste indicazioni è possibile provare ad accaparrarsi un ingresso (o meglio, fino a tre ingressi, ovviamente tutti nominali), che può essere giornaliero, per l’intera manifestazione o per l’intera manifestazione inclusa la preview night (che oltre alle anteprime dei pilot prevede la possibilità di esplorare l’enorme piano degli stand mercoledì sera, con un giorno d’anticipo rispetto all’apertura dei cancelli). Parliamo di “provare ad accaparrarsi” perché la richiesta di biglietti è talmente alta che il giorno della messa in vendita gli utenti vengono smistati in sale d’attesa virtuale (con una fila casuale!) e possono metterci diversi minuti prima di ottenere il biglietto. Solitamente nell’arco di mezz’ora, massimo un’ora, tutti i badge vanno esauriti. I prezzi vanno dai 40 dollari per la preview night e la domenica, ai 55 dollari al giorno per venerdì, sabato o domenica. Si finisce quindi per spendere 245 dollari per l’intera manifestazione (fino a qualche anno fa il prezzo totale era inferiore ai 200 dollari).
Una volta acquistati i biglietti, si riceve una mail con un codice a barre che andrà stampato e presentato nelle aree appositamente adibite per ritirare il proprio badge, che andrà indossato tutti i giorni per poter accedere alle aree della manifestazione (alcune aree, in particolare quelle del quartiere Gaslamp, sono aperte a tutti).
LA STAMPA
I badge per la stampa sono gratuiti, ma non sono semplicissimi da ottenere. Vi basti sapere che questo sarà il primo anno che noi di BadTaste.it/BadTV.it riusciremo ad accedere al Comic-Con con dei badge stampa già approvati: ci è capitato diverse volte di dover chiedere chiarimenti sull’accredito facendo una discreta coda davanti alla sala stampa.
Oltre al fatto di essere gratuito, quali vantaggi dà il pass stampa al suo possessore? Sostanzialmente nessuno. Il Comic-Con è una manifestazione dei fan per i fan, e nonostante le major utilizzino la manifestazione sempre più come una piattaforma promozionale globale, l’accesso ai panel è e rimane riservato ai fan, quindi è privo di accesso stampa. Vi sono dei fantomatici “vip pass”, riservati solitamente ai dirigenti delle major per assistere ai loro stessi panel (!) e a una cerchia ristrettissima di giornalisti: a noi è capitato solo una volta di riceverne uno per accedere alla leggendaria sala H, a condizione però di lasciare la sala appena terminato il panel per cui lo avevamo ricevuto (non riuscendo quindi più a rientrare nella sala senza fare una coda infinita). Per il resto, la stampa accede ai panel come tutti gli altri, e cioè mettendosi in fila e pregando riuscire a entrare in sala. Negli anni le major hanno iniziato a organizzare conferenze stampa post-panel (solitamente all’hotel Hilton, un grattacielo che si trova davanti al Centro Congressi) in modo da permettere ai giornalisti di porre qualche domanda ai talent, ma durante queste conferenze non vengono mostrate le scene esclusive, vero ingrediente segreto che rende imperdibile ogni panel (e infatti in genere noi saltiamo questi eventi riservati alla stampa).
DOVE DORMIRE
L’aereo dall’Italia per San Diego, se preso in tempo, può costare circa 7-800 euro andata e ritorno. Ma la vera spesa da tenere presente per partecipare al Comic-Con è quella dell’alloggio. La gestione degli Hotel in occasione del Comic-Con funziona come per i biglietti, quindi c’è una sorta di “riffa” le cui modalità vengono comunicate a tutti i membri iscritti. L’organizzazione del Comic-Con prenota automaticamente quasi tutti gli hotel della città (soprattutto quelli Downtown e nel quartiere Gaslamp, che è quello del Centro Congressi): l’obiettivo è quello di facilitare l’acquisto ai possessori di badge e calmierare i prezzi. Noi non abbiamo mai voluto usufruire di questo servizio perché i prezzi risultano comunque troppo alti e spesso è impossibile aggiudicarsi una stanza. Non troppo distanti dal centro congressi ci sono motel e ostelli a un prezzo accettabile (parliamo di 5-600 euro per cinque notti), e solitamente ci si prenota per l’anno successivo nel momento del checkout, portandosi sostanzialmente avanti. Ma il nostro metodo è un altro: prenotare un motel anche piuttosto distante su Booking.com, e poi cercare compulsivamente un appartamento su Airbnb. L’obiettivo: trovare una casa il più vicino possibile al Centro Congressi, perché la nostra esigenza è quella di rientrare a piedi tutte le volte che è necessario farsi una doccia, mangiare qualcosa di acquistato al supermercato senza spendere miliardi, ricaricare computer tablet e cellulari (anche se abbiamo i nostri power-bank sempre a portata di mano) e, ovviamente, lavorare ai videoblog o agli articoli. Certo, ci sarebbe anche il piccolo dettaglio del dormire, ma visto che almeno 1-2 notti le passiamo ogni anno accampati fuori dalla Sala H…
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COSA FARE AL COMIC-CON DI SAN DIEGO
La parola chiave del Comic-Con di San Diego è: CODA. Inizierete a mettervi in coda sin dal primissimo giorno, quando dovrete ritirare il badge, e vi renderete subito conto del fatto che è una coda lunghissima ma ordinata, scorrevole e, tutto sommato, abbastanza rapida. Il primo gadget vi verrà consegnato assieme al badge: si tratta della grande sacca del Comic-Con, che ogni anno viene presentata in 5-6 versioni diverse a seconda del poster che viene stampato su uno dei lati (solitamente si tratta di serie o film prodotti dalla Warner Bros. TV, quindi Arrow, Gotham, Batman v Superman…). Il sottoscritto è ormai abituato a beccarsi la sacca più sfigata, solitamente riservata a Teen Titans Go!
Poco dopo, inizierete subito a mettervi in coda per il primo evento a cui vorrete partecipare: nel caso di mercoledì pomeriggio (la Preview Night), può essere mettersi in coda per la Ballroom 20 dove a partire dalle 18 inizieranno le anteprime dei pilot più attesi della stagione autunnale, oppure mettersi in coda per il piano principale, dove a partire dalle 18 è possibile vedere in anteprima tutti gli stand (e quindi accaparrarsi alcune delle esclusive più succose o dei gadget più ambiti). Noi di BadTaste.it e BadTV.it ci divideremo subito: c’è chi andrà a fare un giro tra gli stand, chi andrà alla preview night e chi si metterà in coda per la grande première di Star Trek Beyond in IMAX con orchestra dal vivo.
Già dal primo giorno della manifestazione inizierete a convivere con la coda: ci sarà una coda per attraversare la strada e arrivare al centro congressi, una coda per andare in bagno, una coda per prendere un caffè da Starbucks o per mangiare un terribile e costosissimo panino acquistandolo in un chiosco. Ma l’unica, vera, temibile e inimitabile coda è quella per accedere alla Sala H.
Il Centro Congressi di San Diego ospita 17 sale che vengono utilizzate per le diverse proiezioni, conferenze e panel (questi ultimi sono l’incontro tra un talent o più talent e i loro fan, solitamente impostati a Q&A). Le due più grandi sono la Ballroom 20, che solitamente ospita panel dedicati alle serie TV e contiene fino a 4.900 persone, e la Hall H, che solitamente ospita panel dedicati al cinema e alle serie tv e ospita oltre 6.100 persone.
La fila per la Hall H è diventata ormai leggendariaSiccome la Hall H è la più grande, viene utilizzata per i panel di maggiore richiamo: parliamo di grandi blockbuster cinematografici (Marvel Studios in primis) o serie tv come The Walking Dead e Game of Thrones. Il risultato sono code chilometriche che iniziano alle sei della sera per l’ingresso in sala alle nove del mattino. La fila per la Hall H è diventata ormai leggendaria: inizia appena fuori dall’ingresso della sala, si dipana sotto un tendone che copre un’area di prato triangolare fuori dal centro congressi, e poi prosegue attraversando la strada lungo il marciapiedi che costeggia il lungomare. Non finisce lì: prosegue lungo tutto il lungomare (un enorme terrazzo di cemento, con panchine e una bella passeggiata) fino alla penisola antistante l’hotel Marriott. Una coda chilometrica che, l’anno scorso, ha raggiunto il record storico: per entrare in Sala H sabato è stato necessario mettersi in coda intorno alle 11 del venerdì, quasi 24 ore prima dell’inizio del primo panel. Una esperienza surreale che il sottoscritto ha fatto, e che ha conseguenze piuttosto pesanti se pensate che poi per tutta la giornata di sabato ho seguito i panel in live blogging dalla mattina alla sera. Fortunatamente la giornata di venerdì non è andata sprecata, perché è permesso organizzarsi in gruppi e tenersi il posto a vicenda fino alla distribuzione dei pratici braccialetti (verso l’una del mattino) che permette ai fan più stanchi di tornare a casa, riposarsi, farsi una doccia e rimettersi in coda la mattina presto senza dover temere di perdere il posto. Anche per accedere alla Ballroom 20 (e soprattutto sedersi nelle prime file, più vicini quindi ai talent) è spesso necessario accamparsi per tutta la notte, anche se i record della Hall H sono veramente imbattibili.
San Diego è una città ospitale e abbastanza sicura, e non è pericoloso accamparsi la notte, anzi diventa molto divertente visto che si è circondati da geek e fan che passano il tempo giocando a giochi di ruolo, leggendo libri o fumetti, cercando di scambiare la propria sacca del Comic-Con con una più bella o mangiando junk food. È una esperienza surreale (soprattutto se, tornando a casa o in albergo di notte, si passa davanti a una fila di clochard accampati in maniera molto simile ai fan del Comic-Con), e può capitare che il protagonista di una serie tv decida di portare della pizza ai fan in attesa o che Ben Affleck decida di guidare la Batmobile per mostrarla ai fan accampati davanti alla Sala H…
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Ma il Comic-Con di San Diego non è solo code per un panel. Ci sono anche moltissimi stand sparsi per gli oltre 20.000 metri quadri del centro congressi: un’area è dedicata ai fumettisti più famosi al mondo (con code lunghissime per acquistare un disegno autografo personalizzato), un’altra è dedicata ai videogiochi, un’altra ancora ai negozi di fumetti e illustrazioni, e un’altra ancora ai gadget e alle magliette nerd e geek. All’interno del salone principale ci sono interi “quartieri” dedicati ai network televisivi (lo stand della AMC è sempre invaso da zombie di The Walking Dead, con code chilometriche per farsi una foto) o alle major cinematografiche (che regolarmente danno via gadget dedicati a un film o a un’altro, anche a seconda dei panel che si terranno lungo la giornata). Questi “mega-stand” ospitano anche le sessioni di autografi o dei talent, che creano enormi ingorghi di code (il panel dei Marvel Studios ospita anche l’esposizione di alcuni oggetti di scena dei film presentati durante il panel del sabato, ogni giorno ovviamente ci sono oggetti ed eventi diversi). Uno degli stand più amati è quello del Weta Workshop: se siete fortunati ci troverete il premio Oscar Richard Taylor. C’è poi lo stand della Mondo, che vende poster esclusivi realizzati appositamente per il Comic-Con. Come potete immaginare, anche in questo caso la parola chiave per aggiudicarsene uno è: coda.
Altri stand si trovano all’esterno, sul bayfront davanti all’Hilton o sotto l’Hard Rock Hotel, o nel quartiere Gaslamp (sono gli stand che non necessitano di badge).
Alla fine dei quattro giorni sarete inevitabilmente distrutti, probabilmente avrete visto un centesimo dei panel che volevate vedere ma magari sarete riusciti ad aggiudicarvi il Funko Pop! esclusivo che volevate da tempo (in realtà, non sperateci troppo: anche per quello stand, coda infinita). Ma vi sarete divertiti tantissimo, avrete visto alcuni dei migliori cosplay al mondo, e per qualche giorno sarete stati circondati da persone come voi, che condividono la vostra stessa passione e che hanno il vostro stesso entusiasmo, e magari in coda per la Sala H avrete anche stretto qualche nuova amicizia. Insomma, sarà stata una esperienza indimenticabile come lo è per noi ogni singolo anno.
IL PROGRAMMA E I NOSTRI SOCIAL
Il programma di quest'anno è molto ricco, ma rispetto all'andazzo degli ultimi anni sembra che la televisione abbia definitivamente preso il sopravvento sul cinema in particolare nella giornata di venerdì, quando sostanzialmente la Sala H sarà occupata interamente da eventi televisivi come i panel di The Walking Dead, Fear the Walking Dead e Game of Thrones.
Questi i programmi con evidenziati i panel che interesseranno a noi:
Vi ricordiamo di seguirci su tutti i social durante il Comic-Con, perché vi aggiorneremo in tempo reale: