Come si riproducono i Minions?

Cos’è un Minion? Di cosa è fatto? A quale forma di vita assomiglia? E soprattutto, come fa sesso un Minion? Indagine su una delle questioni più brucianti di questo secolo

Condividi

Come si riproducono i Minions?

Una cosa che forse non sapete è che qui a Bilderberg noi dei Poteri Forti vi teniamo d’occhio e siamo sempre pronti a intervenire per migliorare la vostra vita. Uno dei nostri passatempi preferiti è scoprire quali sono le chiavi di ricerca che usate sul nostro sito, che cosa venite a cercare sulle pagine di Badtaste.it, quali sono le domande brucianti alle quali solo la nostra redazione può avere una risposta.

L’altro giorno, per esempio, una persona non meglio identificata ha digitato questo:

e la nostra prima reazione redazionale è stata esclamare in coro “accidempoli, che domanda interessante! Come si riproducono i Minions?”.

Perché lo è davvero, soprattutto se si gratta oltre la superficie e le risatine facili e si va a scavare un po’ più a fondo in questo quesito che può sembrare ozioso ma è in realtà un affascinante gedankenexperiment biologico.

I Minions, come ormai sappiamo dopo cinque film e una serie infinita di prodotti collaterali (corti, libri, videogiochi, attrazioni nei parchi divertimenti...), sono una bizzarria zoologica, un’antichissima popolazione di, così pare, una miriade di cosetti gialli a forma di dito e molto diversi tra loro non solo nell’ottica delle normali differenze tra esemplari simili di una stessa specie ma anche nei caratteri distintivi fondamentali tipo il numero di occhi. Come funzionano? Come nasce un nuovo Minions? A che categoria tassonomica appartengono? Quanto sono vicini evolutivamente a noi esseri umani, considerando che possiedono una serie di strutture anatomiche assimilabili alle nostre? E soprattutto, come si riproducono?

Che cos’è un Minion?

Per capire che cos’è esattamente un Minion il modo migliore è partire dai fondamentali, e cosa c’è di più fondamentale dei titoli di testa del film a loro dedicato? Da questo minuto e mezzo che racconta le origini dei Minions impariamo già alcune cose utili:

  • I Minions esistono da sempre, o quantomeno da quando esiste la vita sulla Terra

  • I Minions sono creature pluricellulari

  • I Minions sono sottoposti come tutte le altre forme di vita sulla Terra a pressioni selettive che ne determinano l’evoluzione

  • L’evoluzione dei Minions ha seguito una traiettoria bizzarra che li ha portati a copiare una serie di innovazioni anatomiche a strettissimo giro dal momento della loro comparsa: qualcuno evolve i tentacoli? I Minions evolvono i tentacoli. Le pinne? Lo fanno anche i Minions. Un pesce abbandona l’oceano per la terraferma? Indovinate cosa fanno i Minions.

  • Vale la pena far notare che quello che vediamo nel video sono una serie di Minions che assumono le fattezze di altre forme di vita; questo non significa che ne abbiano copiato tutte le caratteristiche, per esempio la struttura interna. Il fatto che i Minions a un certo punto della loro evoluzione avessero la forma di un pesce non significa che avessero una colonna vertebrale, delle scaglie, delle branchie funzionanti, esattamente come il fatto che un pipistrello abbia le ali non lo rende un uccello: si chiama convergenza evolutiva, il fenomeno per cui due specie diverse sviluppano strutture funzionalmente simili – è il motivo, per esempio per cui squali e delfini hanno un profilo corporeo molto simile. Per cui in assenza di prove anatomiche dirette (non ci risultano scene di squartamenti nei film del franchise) non possiamo assumere che, per esempio, i pesci-Minions siano classificabili come pesci, e in realtà neanche come vertebrati, forse nemmeno come animali.

I Minions hanno una morale?

C’è un dettaglio di tutto il discorso precedente che potrebbe esservi sfuggito, anche perché non l’abbiamo esplicitato. Riguarda le spinte evolutive che hanno fatto cambiare forma ai Minions nel corso dei milioni di anni: perché i Minions sono mutati per assomigliare a certe forme di vita in particolare? Qual è il loro ciclo vitale, e in che modo ha influenzato la scelta delle specie da copiare? In questo ci aiuta la sinossi ufficiale del film, che recita: “Vivono per un unico scopo collettivo: andare in cerca del padrone più detestabile che riescano a trovare e servirlo”. La scelta dei modelli dunque non è casuale: la biologia dei Minions li porta a cercare un padrone da servire in quello che sembra un rapporto di tipo mutualistico, ma che si consuma non sul piano biologico ma su quello, per così dire, esistenziale.

Cosa significa che i Minions cercano “il padrone più detestabile possibile”? Secondo quali criteri? Ci sono ottime motivazioni per sostenere che i concetti stessi di “morale” e di dualismo bene/male, senza i quali l’idea di “padrone detestabile” non sta in piedi, sia un’invenzione umana: come si sceglie il pesce più detestabile degli abissi marini del Cambriano? Questo è forse l’aspetto più misterioso di questa specie già così bizzarra, anche se rimane la possibilità che quella del “padrone detestabile” sia solo l’antropomorfizzazione di un comportamento spiegabile senza problemi in termini biologici: per esempio è possibile che, prima della nascita della morale, i Minions andassero semplicemente in cerca delle specie all’apice della catena alimentare, che a posteriori e con occhi umani sembrano “detestabili” ma che in realtà avevano solo una gran fame.

Ma quindi biologicamente cosa sono questi Minions?

Visto quanto detto finora, è impossibile dare una risposta sicura senza la possibilità di aprirne uno con un bisturi. Per quanto ne sappiamo potrebbero essere qualsiasi cosa: mammiferi senza mammelle e ombelico, rettili desquamati, polpi superintelligenti, ammassi di cellule staminali che assumono la forma più adatta all’ambiente circostante. Una cosa certa è che sembrano animali, e che hanno una bocca e un ano (quantomeno hanno tutti delle chiappette piuttosto evidenti che assumiamo nascondano un ano) e i due orifizi sono separati, quindi per esempio non sono anemoni di mare.

I Minions, le Minions, Minion*?

Ci stiamo avvicinando a grandi passi alla vera domanda: come si riproducono i Minions? Be’, preparatevi, perché la risposta vi rovinerà l’estate (o l’inverno, se state leggendo questo pezzo a dicembre). Innanzitutto: i Minions sono tutti maschi. Tutti, dal primo all’ultimo. Sono 10.400 (lo dice uno dei film) e sono tutti maschi. Non “molti maschi e qualche femmina tenuta nascosta” o “molti maschi e una sola femmina tipo i Puffi”, no: tutti, dal primo all’ultimo, maschi, nonostante l’assenza di un pene visibile o di qualsiasi altra struttura preposta all’accoppiamento. Quest’ultimo dettaglio non è messo lì solo per ridere: il fatto che il creatore dei Minions Pierre Coffin abbia esplicitamente detto che i Minions “sono tutti maschi” significa che a un certo punto della loro evoluzione devono essere esistite anche delle Minions femmine, perché il binarismo sessuale maschio/femmina che caratterizza molte specie sul pianeta può esistere solo se esistono, o sono esistiti, o coesistono sulla stessa creatura, entrambi i sessi.

Che fine hanno fatto quindi le femmine Minions? Si sono estinte? Non sono mai esistite e “maschio” è un termine di comodo utilizzato al posto di “senza sesso”? Ecco: e se i Minions fossero creature asessuate? Se si riproducessero per gemmazione, o per scissione, o per clonazione (come si diceva in uno dei primi corti a loro dedicati)? Questo spiegherebbe tra l’altro perché portano tutti gli occhiali: milioni di anni di riproduzione asessuata hanno portato all’accumulo di errori mai corretti nel DNA dei Minions che si manifesta, tra l’altro, in un calo della vista. O in alternativa gli occhiali sono solo per bellezza e i Minions possiedono un potentissimo meccanismo di correzione degli inevitabili errori di replicazione del loro codice genetico, e si riproducono asessualmente da milioni di anni senza mai mutare tranne quando faceva loro comodo.

Ma quindi alla fine i Minions fanno all’amore o no?

Ehm... forse avremmo potuto dirvelo fin dall’inizio e risparmiarvi tutte queste menate: sempre Pierre Coffin, che di mestiere si diverte a rovinare i sogni altrui, ha dichiarato pubblicamente esplicitamente e senza possibilità di smentita che i Minions non si riproducono e non si clonano. Niente, zero, nulla, niente sesso siamo Minions, potete andare a cancellare quella cartella che tenete ben nascosta che si chiama Minions Porn perché tanto sono tutte bugie.

I Minions semplicemente esistono, si evolvono come tutte le specie di questo pianeta ma in un modo chiaramente non-darwiniano, più che altro mutano la loro forma con il passare degli eoni, sono creature immortali (10.400 creature immortali, per la precisione) che hanno inventato la morale e codificato lo scontro tra bene e male milioni di anni prima di noi esseri umani e che da allora hanno seguito passo dopo passo la storia della vita sulla Terra imitandola e aiutandola senza mai prenderne veramente parte – come degli angeli custodi caduti all’Inferno, composti di misteriose cellule totipotenti e dediti esclusivamente al servizio del Male. Evviva i cartoni per l’infanzia!

Continua a leggere su BadTaste