Come scegliere il proprio film preferito?

Una guida per scegliere il proprio film preferito

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Con molta probabilità avete ascoltato la vostra canzone preferita tra i 12 e i 22 anni. Lo dice uno studio dedicato alla nostalgia neurale. La reazione del cervello a stimoli che riportano alla memoria dei ricordi. In quel decennio di formazione e cambiamento la capacità di assorbire contenuti si trova al picco. Tutto ciò che viene fruito va a costituire parte dell’identità nell’età adulta. I gusti, le preferenze, le passioni, si sviluppano per la maggior parte in quel lasso di tempo. È lì che scegliamo ciò che ci piace di più. La stessa cosa come si può dedurre, anche se per ora non vi è alcuno studio a supporto, può valere anche per i film. 

Non importa che sia vecchio o recente, il primo fattore che ha un impatto sulla scelta del film preferito è la circostanza e l’età in cui è stato visto. Occorre specificarlo perché, per rispondere alla domanda “come si sceglie il proprio film preferito?” si deve entrare in un territorio estremamente intimo e personale. Badate bene, voi che chiedete pour parler agli amanti del cinema quale sia l’opera che gli ha segnato la vita, fate una domanda incredibilmente delicata! Un po’ perché scegliere un solo film tra i molti è spesso come decidere se si vuole più bene alla mamma, al papà o al gatto a cui si è molto affezionati. Un po’ perché l’attaccamento ai media è per certe persone un legame molto forte, come quello con un pezzo di se stessi o una persona molto significativa.

Le opere d’arte sono anche uno strumento di legame sociale. Amare Star Wars o Harry Potter (giusto per fare due esempi) è la porta di accesso a una rete, una fan base, in cui si possono instaurare legami significativi o addirittura trovare partner per la vita proprio sulla base di quella passione condivisa.

Ma allora, se trovare il proprio film preferito è una cosa così importante, come si può fare? Ecco qualche suggerimento.

Non mentire

Diffidate di chi vi risponde che il suo film preferito è uno delle prime 10 posizioni della classifica dei migliori film di tutti i tempi decisa dall’American Film Institute o dalle liste dei Cahiers du Cinéma (ma anche quella di Badtaste!). C’è una differenza fondamentale tra il film più bello che si sia mai visto e quello più importante per lo spettatore. Raramente coincidono. Perché il film preferito non deve essere per forza un capolavoro. Anzi, può essere un guilty pleasure o anche uno dei film più brutti di sempre. Quello che conta è il rapporto che si instaura con esso. 

I capolavori, inoltre, sono tali perché riescono a parlare a tutte le culture e a tutte le esperienze di vita, sono opere larghissime che influenzano il cinema stesso. Perché un film diventi il preferito basta che parli a una persona sola. Certo, i capolavori hanno più possibilità di farlo, ma non sono solo loro a poter diventare film del cuore. È un po’ come l’innamoramento: tutti apprezziamo una persona bella, ma quella speciale lo è solo per noi. 

Il film preferito non è per forza quello che vuoi far vedere a tutti, ma può essere quello che custodisci gelosamente

Sembra paradossale ed è una regola che non vale per tutti. Vale però la pena tenerne conto quando si decide quale risposta dare a chi chiede il film preferito. Il titolo potrebbe essere uno di quelli che si custodisce gelosamente, magari in copia fisica nella propria libreria, e non quello che si vede più volte l’anno in compagnia. Uno infatti è il film della socialità, magari un cult estremamente rivedibile, l’altro è un film che si ama per come parla nello specifico alla propria esperienza.

Non esistono solo i colpi di fulmine

Si fa fatica a dire di avere odiato un film alla prima visione e poi con le seguenti questo ha scalato la classifica dei preferiti. Eppure può capitare che un film potente dia una reazione estrema, anche di repulsione. Chi vede per la prima volta Mulholland Drive può sentirsi spiazzato dai suoi misteri. Però se la rabbia con cui si finisce il film diventa un rapporto con l’opera stessa, le cose possono cambiare. Ci si può appassionare, si può rivederlo come per sfidarlo, fino ad arrivare a conoscerlo così nello specifico da legarsi profondamente

Chiaramente se la prima visione dovesse essere già molto convincente, diventa più facile selezionare quella storia come una delle preferite. Però la classifica personale non deve essere fatta solo di amori a prima vista, per trovare il proprio film è meglio cercare nel reparto “ossessioni”. 

Non contare le volte che l’hai rivisto, ma il tempo che ci hai pensato

Non stai prendendo una decisione, stai seguendo un istinto. Non c’entra la matematica, c’entrano le sensazioni. Togli subito dai criteri decisionali il numero di volte che hai rivisto un film. Ci sono una serie di fattori esterni che subentrano nel numero: disponibilità del titolo, numero di repliche in TV, tempo di permanenza in sala e così via. Un film preferito si può vedere solo una volta e resta attaccato per giorni. Conta il tempo trascorso a pensarci, non quello passato a vederlo. 

Anzi! Può anche capitare di avere paura di una seconda visione per non rovinare la prima emozione. Se vi capita, vuol dire che è stato qualcosa di speciale. E se poi, senza accorgersene, si inizia a muoversi e a parlare come i personaggi… beh in quel caso bisogna prenderlo particolarmente in considerazione per le eliminatorie finali.

Considera la rilevanza culturale del momento

Cosa ti ha fatto il tuo film preferito? Che impatto ha avuto su di te? Spesso ponendosi queste domande ci si accorge che a segnare di più la passione per il cinema sono quelle opere che hanno cambiato qualcosa nei confini percepiti di un genere, ovvero quelle che portano fuori dalla zona di comfort dello spettatore. Oppure sono quelli che riescono a incarnare un’epoca. Jurassic Park ha in sé tanto dello spirito degli anni ’90. Ritorno al futuro e Breakfast Club sono gli anni ’80 fatti cinema. Ci sono epoche a cui si sente di appartenere. Chi sogna di vivere nella Parigi degli anni ’20 può trovare in Midnight in Paris l’atmosfera che immaginava. Chi ha vissuto l’epoca del Vietnam subirà l’impatto de Il Cacciatore con molta più forza di chi l’ha solo studiata sui libri di storia. Questi sono tutti fattori che possono influenzare la scelta nella personale classifica.

Non per forza bisogna avere un film preferito

Non limitarti a un solo film preferito, puoi averne anche due, tre o, perché no, una top 10. Se non dovesse venire, non c’è problema. I registi non fanno cinema per entrare nelle classifiche personali, ma perché hanno qualcosa da dire. Forzarsi a trovare una manciata di queste visioni e metterle sul piedistallo a volte ha il rischio di tradire un interesse a 360º verso la settima arte. Se ancora non avete deciso cosa rispondere a chi vi chiede quale sia il vostro film preferito, suggeriamo una risposta: “Il prossimo che vedrò”.

Questa è la prima puntata de "Il diario del fan", una rubrica dedicata a tutte le adorabili paranoie a cui i veri fan dedicano una quantità incredibile di tempo.

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