Come sarebbe stato Fast & Furious se l’avesse girato David Cronenberg
Proviamo a immaginare un’altra versione di Fast & Furious, diretta da David Cronenberg e con il design di H.R. Giger
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Usciamo nuovamente dai suoi occhi e scopriamo che è cambiato tutto: Guidatore non è Guidatore, il guerriero della strada, ma Pierdomenico (James Woods), un tizio di mezza età mingherlino e dall’aria mite che guida una Duna mezza scassata e con la carrozzeria coperta di cicatrici. Pierdomenico è una persona dall’immaginazione iperattiva, che quando appoggia la mano sul volante del suo macinino si vede trasportato in una fantasia di potere nella quale è il criminale più temuto di tutta l’America postatomica. Nella realtà Pierdomenico è un rapinatore, sì, ma è a capo di una banda di criminali di provincia un po’ sfigati che rapinano negozi di elettrodomestici per rivendere quelli buoni e provare ad accoppiarsi con quelli difettosi.
Pierdomenico ha appena finito di svaligiare uno di questi negozi, e sta guidando per riportare lo scarno bottino al suo nascondiglio – un garage in mezzo al deserto la cui saracinesca assomiglia pericolosamente a una vagina. Sta cominciando a scaricare il mezzo e trasferire il bottino sul camioncino con il quale lo consegnerà ai suoi clienti, quand’ecco entrare in scena Todd Il Poliziotto (Viggo Mortensen)! Egli è un membro delle forze dell’ordine della piccola cittadina di Castaic, dove qualche giorno prima la banda di Pierdomenico ha provato a scassinare la saracinesca di un negozio di saracinesche, paralizzandosi di fronte alla matrioska. Todd ha seguito le tracce dalla banda fino a Los Angeles, e ora è pronto per confrontare Pierdomenico e costringerlo ad ammettere i suoi misfatti.
Pierdomenico però ha altro da fare: si è imboscato sul retro a copulare con un frullatore, perché gli piace il rischio. Todd può così fare la conoscenza di Tua, la sorella di Pierdomenico (Jennifer Jason Leigh), con la quale inizia un flirt che si fa improvvisamente piccante quando scopriamo che la parte inferiore del corpo di Tua è una vecchia fotocopiatrice a rotelle. A Todd esplode letteralmente la testa per l’emozione, e il suo posto nel caso viene preso da Brian (Brian Cox), esperto collega con la passione per le suture e i ragni velenosi. Brian, tetragono alle seduzioni biomeccaniche di Tua, riesce finalmente a far staccare Pierdomenico dal frullatore poco prima che attacchi la spina per vedere l’effetto che fa, e a confrontarlo riguardo alla rapina al “Paradiso del catodo” di Castaic.
Pierdomenico nega tutto, e anzi propone un patto al poliziotto: “Vieni con me questa sera alle gare di Vespa pimpate” gli dice “e ti farò vedere chi è l’uomo che stai cercando”. Le parole di Pierdomenico galleggiano a metà tra cronaca e mitologia. Le gare di Vespa pimpate sono eventi clandestini promossi da una multinazionale che si occupa di ingegneria genetica e biomedica; per correre, i piloti usano dei motorini speciali sui quali (e dentro i quali) sono stati innestati organi umani recuperati chissà dove. Alcuni non hanno nulla più che un braccio al posto del retrovisore o una bocca che fa FFFFFFF al posto della bocchetta dell’aria condizionata, ma, spiega Pierdomenico, la gara di questa sera vedrà l’esordio di Mazda, una Vespa nella quale è stato inserito un cervello umano e che si dice corra senza guidatore.
Nulla di tutto questo sembra avere qualcosa a che fare con la rapina al negozio di elettrodomestici, ma a questo punto Brian è talmente affascinato che accetta l’offerta di Pierdomenico e quella sera stessa si reca nell’arena sotterranea dove si svolgono le corse di Vespa insieme al suo nuovo amico, alla sorella Tua e al resto della gang, composta da Divany (Tiffany Amber Thiessen), fidanzata di Pierdomenico e donna con un fucile a pompa al posto della gamba destra, Chad (Chad Stahelski), ballerino, coreografo e capace di telecinesi, e gli anonimi Leon (Gerard Depardieu) e Vince (Jean Reno).
Durante il viaggio verso l’arena Pierdomenico, che è al volante della sua Duna, ha nuove visioni post-apocalittiche nelle quali il suo massiccio torace luccicante e guizzante di muscoli viene lentamente divorato da vermi con la faccia del poliziotto Brian; tutto questo purtroppo succede mentre Pierdomenico sta guidando e ha altre cinque persone in macchina di cui una è per metà fotocopiatrice, per cui la Duna si schianta fortissimo contro un palo. Il gruppo si salva, ma la macchina è da buttare: Pierdomenico e Divany ne celebrano il trapasso fornicando ad altissimo volume sul suo cofano in fiamme.
A questo punto Brian si è convinto che le corse di Vespa non esistano, e che Pierdomenico stia solo cercando di guadagnare tempo per muovere la merce e non farsi incastrare. Affronta quindi Tua cercando di convincerla a confessare, ma le sue risposte sono evasive, e a un certo punto per distrarlo gli racconta anche uno dei suoi traumi peggiori: ha sempre sognato di poter fare quello scherzo di fotocopiarsi il culo, ma essendo il suo culo una fotocopiatrice non ci è mai riuscita. Stordito ma anche affascinato da questa ragazza misteriosa, Brian decide di rinunciare all’investigazione almeno per il momento, e torna verso il suo triste letto di motel a raccogliere le idee.
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Inizia qui una sequenza quasi-onirica nella quale il povero Brian vaga per corridoi infiniti in cerca della sua stanza, la numero -273,15, ma tutte le maniglie sono peni e tutte le serrature sono vagine, e dal soffitto gronda un liquido verdastro dal vago sapore di anguria, e quando finalmente Brian arriva davanti alla sua porta scopre che si tratta in realtà dell’ingresso a un ascensore nella quale non riesce a entrare perché è pieno di arti umani, bulloni e chiavi del 12. Dopo essersi fatto largo tra i pezzi di ferro Brian riesce finalmente a entrare, e scopre che la sua stanza è una normale stanza di motel; si getta sul letto, turbato, e si addormenta.
I suoi sonni sono tormentati da immagini della sua fotocopiatrice che diventa un culo: Brian si sveglia urlando e guardandosi intorno scopre che la sua fotocopiatrice è DAVVERO diventata un culo. Deciso ad avere risposte una volta per tutte, Brian si fionda in strada con indosso solo un paio di ciabatte e si dirige a grandi passi verso il garage di Pierdomenico. Qui lo trova con le mani (e non solo) in una macchina per la pasta, sulla quale campeggia ancora fieramente il logo del “Paradiso del catodo”. Brian mette mano alla pistola ma Chad, nascosto nelle ombre, gliela fa volare via grazie alla telecinesi. La pistola prende inspiegabilmente fuoco e Brian abbassa il capo, sconfitto, in attesa del colpo di grazia.
Che non arriva: Pierdomenico sta invece porgendo a Brian un oggetto non identificato, che scopriamo essere un tostapane. “Tieni” gli dice. “Provalo. Vedrai che capirai”. Brian lo afferra, lo accarezza, comincia a mettersi le mani nei pantaloni – d’improvviso arrivano i suoi due colleghi poliziotti, preoccupati dalla sua lunga assenza! Brian getta il tostapane con aria colpevole, ma invece di lanciarselo alle spalle lo tira in faccia ai colleghi, dando così il tempo a Pierdomenico e al resto della sua crew di scappare. “Grazie, cowboy” gli sussurra Pierdomenico prima di infilarsi nella sua Duna. Brian riesce a convincere i suoi colleghi che è stato tutto un incidente e che Pierdomenico è scappato in quella direzione; aspetta che i due si allontanino e chiude lentamente la saracinesca del garage. Mentre quella scende lo vediamo che si abbassa i pantaloni e si avvicina con aria incuriosita al tostapane; e qui scopre che a fianco dell’elettrodomestico c’è un foglio di carta. Sul retro c’è scritto sopra semplicemente “A presto, cowboy”, mentre sul fronte campeggia l’immagine fotocopiata di una fotocopiatrice.
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CONTENUTI SPECIALI DELL’EDIZIONE SPECIALE CREATA SPECIALMENTE PER BADTASTE DA DAVID CRONENBERG IN PERSONA:
Fast & Furious fatto da George Miller: il corto iniziale allargato fino a diventare un film di due ore che ricorda molto da vicino Mad Max: Fury Road ma che ovviamente non lo è
Fast & Furious: The Cronenberg Cut: The Snyder Cut, una versione del film editata da Zack Snyder in persona nella quale ha segretamente inserito diversi minuti di girato preso da quello che è rimasto fuori da Justice League (soprattutto fegatelli, tra cui almeno sette diverse inquadrature dell’alluce di Henry Cavill che sono state tagliate in post)
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