La classifica dei film del Kevin Costner regista (e produttore)

Mettiamo in ordine dal peggiore al migliore tutti i film che Kevin Costner ha diretto e/o prodotto (e in certi casi interpretato)

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Horizon: An American Saga esce nelle sale il 4 luglio

Dici “Kevin Costner” e pensi a un tizio che recita – e che ha recitato in alcuni dei film di maggior successo degli anni Ottanta e Novanta, prima di declinare e ritornare in auge negli ultimi anni grazie anche alle sue incursioni in TV. Ma definire Costner “solo” come un attore è limitante, e forse la definizione più corretta sarebbe “uomo di cinema”: ha diretto, ha scritto e ha anche prodotto una lunga serie di film che sono quindi definibili come sue creature. Horizon: An American Saga è solo l’ultimo esempio di una lista che comprende grandi successi e anche, ahilui, qualche flop. In generale, però, stiamo parlando di una persona il cui nome è da sempre garanzia di qualità, e sicuramente di grande cuore e passione.

In occasione dell’uscita proprio di Horizon, quindi, abbiamo pensato di dare uno sguardo alla sua carriera alternativa, mettendo in ordine dal peggiore al migliore i film che Kevin Costner ha diretto, scritto e/o prodotto. Inevitabilmente nella lista sono finiti anche film che ha interpretato, ma che ci volete fare? È uno al quale piace avere il controllo più o meno totale dei suoi lavori, e questo ogni tanto significa anche scriversi addosso un personaggio. Trovate la nostra classifica qui sotto: abbiamo escluso solo un paio di titoli per i quali figura come executive producer, e che sono meno “suoi” dei 12 che trovate qui sotto.

12. Black or White

La canzone di Michael Jackson? No, il film di Mike Binder, prodotto e voluto da Costner che interpreta un vedovo che si ritrova costretto a crescere ed educare la nipote, mentre fa i conti con il suo alcolismo. Pensato per finire agli Oscar, è in realtà un concentrato di retorica che è facile dimenticare subito dopo la visione.

11. Thirteen Days

La storia della crisi dei missili di Cuba vista dal punto di vista dell’establishment politico statunitense. Raro caso di film apprezzato dalla critica (soprattutto americana, che di fronte a questi progetti va sempre in brodo di giuggiole) ma snobbato dal pubblico, tanto che incassò 66 milioni di dollari a fronte di un budget di 80.

10. Le parole che non ti ho detto

Al contrario, questo polpettone romantico andò alla grande al box office ma venne distrutto dalla critica. Il fatto che abbiamo usato la parola “polpettone” dovrebbe farvi capire da che parte stiamo.

9. L’uomo del giorno dopo

Altro floppone clamoroso, ed è un peccato – non perché sia un gran film (non lo è, anche se ha qualche buona idea di messa in scena), ma perché è un western post-apocalittico, e già per questo si sarebbe meritato il successo. Purtroppo, le questioni di principio non fanno automaticamente un bel film.

8. Swing Vote – Un uomo da 300 milioni di voti

L’altra grande passione di Kevin Costner oltre al western è la politica. Swing Vote parte da un’idea molto forte (le elezioni americane vengono determinate dal voto di una singola persona) e la declina in maniera adeguata, anche se non ficcante come vorrebbe. Incidentalmente, è il film che dimostra come invecchiando Kevin Costner stia diventando Vasco Rossi (v. foto sopra).

7. Mr. Brooks

Doveva diventare una trilogia, invece è rimasto uno one-shot. Peccato, perché vedere un solitamente buono come Kevin Costner interpretare un serial killer è molto affascinante, anche se non per forza efficace come vorrebbe.

6. Rapa-Nui

Kevin Costner fece amicizia con Kevin Reynolds grazie a Robin Hood – Il principe dei ladri, e lo volle alla guida di questa avventurona storica basata sulle leggende dell’Isola di Pasqua. Reynolds lo odia, noi rispettosamente dissentiamo.

5. Guardia del corpo

Dite quello che è volete, che è sdolcinato, melenso, retorico, tutte le cose brutte che sono state dette negli anni su questo film. Ma un produttore ha prima di tutto il compito di rendere il suo progetto un successo indimenticabile con tutti i mezzi possibili, e chi non conosce I Will Always Love You?

4. Waterworld

Da premiare anche solo per il coraggio, o meglio l’ambizione scriteriata di girare un film post-apocalittico ambientalista nel 1995. C’è molto Mad Max in Waterworld, tra l’altro, il che non può che essere un bene.

3. Wyatt Earp

Vi abbiamo già parlato qui della vicenda di Wyatt Earp e della sua rivalità più o meno voluta con Tombstone. Al netto delle vicende produttive, e dei difetti che abbiamo già messo in evidenza, rimane comunque un gran film, e la dimostrazione che Kevin Costner è uno dei volti più importanti del western moderno e contemporaneo.

2. Terra di confine – Open Range

A proposito di western moderno e contemporaneo, ecco un film che si meriterà un approfondimento nei prossimi mesi (è una promessa). Intanto lasciateci dire una sola cosa: la sparatoria finale è una delle migliori della storia del cinema.

1. Balla coi lupi

Poteva essere altrimenti? Balla coi lupi è il film con il quale Kevin Costner ha costretto gli Stati Uniti d’America a confrontarsi con il loro passato coloniale, e con il quale ha ridefinito la figura del cowboy e i rapporti tra uomo bianco e nativi. Non è solo un filmone di dimensioni colossali, è anche una delle opere più importanti del secolo per la cultura americana, i cui effetti si sentono ancora oggi.

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