Cinque serie TV ispirate a Lovecraft da guardare per prepararsi a Lovecraft Country

In attesa di sapere quando la serie prodotta da Jordan Peele arriverà in Italia, ecco una lista di serie TV che non sono tratte dalle opere di Lovecraft ma che ne riprendono la lezione

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Estate, tempo di mare, vacanze e Grandi Antichi: debutta oggi negli USA, su HBO (in Italia arriverà su Sky in autunno), Lovecraft Country, storia di un road trip nell'America profonda degli anni Cinquanta, ultra-razzista e popolata da creature che sembrano uscite direttamente da un libro dell’autore che dà il titolo alla serie. “In che senso?” chiederete voi. “Non sapevo che negli Stati Uniti mezzo secolo fa ci fossero i mostri tentacolari”.

Be’, purtroppo no: Lovecraft Country è una delle tante opere che stanno uscendo in questi anni che prendono l’opera dell’autore di Providence e provano a rimetterla in discussione o ad analizzarla da altri punti di vista, in questo caso quello di un gruppo di persone di colore, storicamente messe marginalizzate quando non direttamente indicate come “cattive” nei racconti di Lovecraft e che qui sono invece al centro del discorso. Tratta dall’omonimo romanzo di Matt Ruff, prodotta tra gli altri da Jordan Peele, la serie proverà quindi a re-immaginare la mitologia lovecraftiana e a darle un inquadramento sociale che nelle opere originali è assente, e a giudicare dai trailer usciti in questi mesi non si risparmierà neanche, ovviamente, mostri, tentacoli e tanto orrore.

Sfortunatamente ci toccherà aspettare ancora un po’ per poterla vedere anche qui da noi. Per ingannare l’attesa e cominciare a prepararsi a quella che promette di essere una serie che farà molto discutere, abbiamo preparato un po’ di consigli di visione: film e serie TV non tratti esplicitamente da opere di Lovecraft, ma che si ispirano alla sua opera per provare a dire qualcosa di diverso (o a ripetere cose già dette con uno stile nuovo). Qui sotto trovate la cinquina televisiva, per quella cinematografica invece andate qui.

True Detective

La prima stagione della serie creata da Nic Pizzolatto è esplicitamente lovecraftiana, e cita apertamente Carcosa e il re in giallo. Che non sono invenzioni di Lovecraft ma di Ambrose Bierce, ma dalle quali Lovecraft attinse, non fino al punto da citarle esplicitamente (anche se in Colui che sussurrava nelle tenebre vengono citati altri nomi legati all’opera di Bierce) ma facendosene ispirare a più riprese. In altre parole, True Detective è lovecraftiana di riflesso, e rispetto al modello è anche meno apertamente horror, ma certi temi e certi ragionamenti (in particolare l’indifferenza dell’universo di fronte alle sofferenze umane) sono senza dubbio figli delle opere di Lovecraft.

Buffy l'ammazzavampiri

Stiamo parlando di una serie popolata di demoni e mostri tentacolari, nella quale non mancano neanche i Grandi Antichi (soprattutto nella versione a fumetti) e l’imminente fine del mondo, e nella quale c’è letteralmente una porta verso l’inferno nella biblioteca della scuola. Buffy in realtà è un potpourri di influenze letterarie e cinematografiche, tra le quali Lovecraft è presente ma non predominante; e il suo canone mitologico pesca tanto dai romanzi di Anne Rice quanto da quelli del tizio di Providence. Ma nel corso di sette stagioni Whedon ha strizzato l’occhio più volte all’orrore cosmico, e siamo sicuri che Giles abbia letto tutti i racconti di Lovecraft dal primo all’ultimo compresi quelli inediti.

X-Files

X-Files è il figlio segreto della svolta sci-fi di Lovecraft e del complottismo paranoico americano post-guerra fredda. Per un esempio particolarmente azzeccato di come HPL abbia influenzato Randolph Chris Carter vi consigliamo di riguardare il 24esimo episodio della seconda stagione, Our Town, sul quale incombe nerissima l’ombra della Maschera di Innsmouth.

Twin Peaks - Il ritorno

Immaginiamo che David Lynch si offenderebbe se gli dicessimo che Twin Peaks, in particolare nella sua versione riveduta e corretta uscita nel 2017, è strapieno di tematiche lovecraftiane, di misteri misteriosi che ti fanno impazzire se li guardi troppo a lungo, di dimensioni di puro male, di riferimenti alla fredda indifferenza e alla follia del cosmo tutto. Be’, offenditi pure, David, resta il fatto che noi continuiamo a vedere dei paralleli evidenti tra il tuo modo di fare orrore (uno degli elementi fondanti di Twin Peaks) e quello scelto da Lovecraft.

Carnival Row

La citiamo per tre motivi. Il primo è che il “big bad” della prima e finora unica stagione è una creatura di evidente stampo lovecraftiano e che viene annunciata dall’irrinunciabile “pazzo ma sarà pazzo davvero?” che blatera di divinità oscure, grandi antichi e orrori cosmici. Il secondo è che, pur con un approccio piuttosto facilone alla faccenda, Carnival Row prova a fare quello che farà anche Lovecraft Country, cioè parlare di tematiche lovecraftiane ribaltandole (non è un caso che i “diversi” siano i protagonisti, e non gli antagonisti, della serie) e rimettendole in discussione. Infine perché speriamo che René Echevarria e Travis Beacham abbiano imparato la lezione e stiano preparando una seconda stagione all’altezza delle potenzialità di questo universo (e con più creature tentacolari, grazie).

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