Chrono Tintin #4: I sigari del Faraone

Con I sigari del faraone Tintin vive la sua prima avventura contraddistinta da un filo conduttore

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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I sigari del faraone, copertina di HergéCirca una decina di anni dopo la scoperta della tomba di Tutankhamon, Hergé decide di ambientare la quarta storia di Tintin nell'esotico Egitto. Per il reporter ha così inizio un grande viaggio attraverso l'Oriente che verrà in seguito suddiviso nei volumi I sigari del Faraone e Il loto blu.

Nonostante appaia simile alle storie precedenti, con una serie di situazioni pericolose che si susseguono l'una dopo l'altra, la nuova avventura inizia a mostrare una struttura più elaborata e ambiziosa. Il reporter belga infatti indaga su dei sigari e su uno strano simbolo rinvenuti tra i sarcofagi e le mummie: un mistero che sarà il filo conduttore tra le varie sequenze.

Iniziano poi a comparire i comprimari che torneranno in episodi futuri, come il perfido Roberto Rastapopulos (qui ancora una figura ambigua non uscita allo scoperto) e il ridanciano mercante portoghese Oliveira de Figuera. Sopra a tutti spiccano però Dupont e Dupond, i due poliziotti "gemelli" tanto imbranati e accecati dal rispetto delle regole da lasciarsi sfuggire il controllo della situazione spesso e volentieri.

Anche se li avevamo già intravisti nella prima tavola di Tintin in Congo (un cammeo aggiunto durante la realizzazione della versione a colori), questo è a tutti gli effetti il loro esordio ufficiale. Nell'edizione in bianco e nero i loro nomi erano X33 e X33bis, ma perderanno presto questi appellativi da agenti segreti in favore di un cognome che li avvicini all'immagine di poliziotti borghesi. Ne I sigari del Faraone inseguono il reporter attraverso diversi Stati, presentandosi da subito come simpatiche nemesi.

Ciò che sorprende di questa storia è quanto la vicenda rimanga in sospeso: pur non essendoci un vero e proprio cliffhanger finale, infatti, la trama fornisce un'apparente conclusione seminando alcuni spunti narrativi che saranno poi sviluppati ne Il loto blu.

Nel frattempo, però, ci sono altri misteri in sospeso, e così il settimanale Le Petit Vingtiéme inaugura una rubrica in cui i lettori possano fare ipotesi sui futuri sviluppi della serie o anche solo fare delle domande. Tintin sta attraversando una rapida trasformazione che lo allontanerà presto dalle gag slapstick e dalle avventure sconclusionate in cui si è mosso nei primi anni della sua vita editoriale.

CHRONO TINTIN:

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