Chrono Tintin #10: La stella misteriosa

Tintin e Milou viaggiano verso il Mar Glaciale Artico per raggiungere un frammento di meteorite precipitato sulla Terra

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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La stella misteriosa è un'avventura suddivisa in modo abbastanza netto in tre atti. Nel primo, Tintin e Milou soffrono per un'improvvisa ondata di calore e - grazie all'aiuto di Ippolito Calys, direttore dell'Osservatorio Astronomico - ne scoprono la causa. In cielo si staglia infatti un astro particolarmente luminoso: si tratta in realtà di un meteorite che di lì a poche ore si schianterà sulla Terra distruggendo il pianeta. I calcoli effettuati dagli astronomi si rivelano però sbagliati e il corpo celeste passa soltanto vicino al pianeta, anche se un frammento cade effettivamente sulla sua superficie.

La stella misteriosaNel secondo atto, il reporter belga parte per una spedizione verso l'Artico a bordo del cargo Aurora, guidato dal Capitano Haddock, con l'obiettivo di raggiungere la roccia extraterrestre.

Nel segmento conclusivo, invece, Tintin e Milou rimangono soli sul meteorite in mezzo al mare, in attesa di essere tratti in salvo dai loro compagni, ma presto si rendono conto che sull'isoletta formatasi le piante e gli insetti crescono a una velocità spropositata.

Il decimo volume di Tintin è stato il primo a essere stato pubblicato a colori e, proprio per questo motivo, è il più datato tra quelli giunti a noi nella versione originale; tutte le storie precedenti sono state infatti sottoposte a successive modifiche e le tavole completamente ridisegnate.

Anche qui, però, Hergé è intervenuto per fare qualche piccolo cambiamento relativo a elementi che al tempo della prima pubblicazione, nel 1942, non sembravano così controversi come invece sarebbero apparsi in seguito. Il personaggio del finanziere Blumenstein, ad esempio, era stato infatti rappresentato con una caratterizzazione fisica e comportamentale che giocava con gli stereotipi degli ebrei. Poche settimane dopo la conclusione di La stella misteriosa, i tedeschi costrinsero la popolazione ebraica a indossare la stella di David e successivamente la deportarono nei campi di concentramento. Hergé decise quindi di ridurre l'ironia nei loro confronti e sostituì Blumenstein con Bohlwinkel, ispirandosi a un negozio di dolci che conosceva, scoprendo però solo qualche anno dopo che anche questo nome aveva origini ebraiche.

In origine la corsa al meteorite vedeva la partecipazione degli Stati Uniti, che intendevano piantare la bandiera a stelle e strisce sulla roccia in mezzo al Mare Artico; si trattava di una vera e propria sfida tra Europa e America, ma, dopo la liberazione da parte degli alleati, Hergé decise di mettere da parte il sentimento anti-americanista sostituendo gli U.S.A. con la fittizia nazione sudamericana di São Rico.

Anche nell'incipit apocalittico c'è un'atmosfera figlia degli eventi della Seconda Guerra Mondiale: la figura del Professor Filippulus, che inneggia all'imminente fine del mondo, arricchisce la componente di follia presente nella serie, degnamente rappresentata da personaggi ubriachi, drogati o in preda alle visioni. Tintin, inoltre, si imbatte spesso nella perdita della ragione (in alcune rare occasioni ne è vittima in prima persona), un elemento che, evidentemente, il suo autore si diverte a esplorare in modo più o meno brillante rendendolo un ulteriore motore narrativo.

CHRONO TINTIN:

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